1.152 i posti letto totali con tariffe convenzionate per servizi alberghieri e ludici
MILANO – RHO – Posata alla presenza del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e dei sindaci di Milano Giuseppe Sala e di Rho Andrea Orlandi il 1° aprile la prima pietra dello studentato che nel 2027 aprirà i battenti in area Mind, il distretto milanese dell’innovazione in corso di realizzazione a Rho.
Presenti all’evento insieme alle autorità politiche anche la rettrice dell’Università Statale di Milano Marina Brambilla, il direttore esecutivo di Lendlease Fabrizio Zichichi che ha la responsabilità dello sviluppo privato di Mind, l’amministratore delegato di Academo e direttore commerciale di Lendlease Francesco Mandruzzato, la manager investimenti di Equiter Tiziana Corsini, il direttore generale di Ream Sgr Oronzo Perrini che gestisce il ‘Fondo Cervino comparto B’, e l’amministratore delegato di Arexpo Igor De Biasio.
Due le strutture che verranno realizzate da Ream Sgr nel campus: una di fronte all’’Albero della Vita’ di Expo 2015 con 646 posti letto e una di fronte all’ospedale Galeazzi con 506 posti letto. Dei 1.152 posti letto totali, 400 saranno riservati agli studenti della Dsu (diritto allo studio) della Statale, 652 a universitari, docenti, ricercatori, stagisti e borsisti e un infine un centinaio alle permanenze brevi.
Le tariffe applicate per accedere ai posti letto saranno in convenzione con il Comune di Milano e contempleranno una serie di servizi fra cui la direzione e la reception aperte giorno e notte, l’utilizzo della palestra e della cucina comune, il wifi e il canone Tv, il deposito e la custodia dei bagagli, la pulizia delle parti comuni e delle stanze, mentre un ristorante aperto al pubblico garantirà prezzi agevolati e convenzionati a personale universitario e gli studenti.
Il cantiere per la realizzazione di Mind, avviato nel 2023, sta lavorando su una superficie totale di 210mila metri quadrati che una volta completati i lavori accoglierà 23mila persone fra studenti, docenti e ricercatori.
O.T.R.
