CONSIGLIO. I  costi sono lievitati e non ci sono i soldi. E si riaccende la polemica sulla linea bus 561

 

ARESE – Mentre vengono avanti sull’ex Alfa Romeo il TopGolf e il Leroy Merlin, è ferma per mancanza di fondi la metro tranvia che doveva collegare Arese a Rho Fiera, alleggerendo con la mobilità sostenibile  il flusso viario giornaliero, che passerà dalle attuali 25mila auto a 40mila.

Il problema trasporti nel quadro dell’accordo di programma ex Alfa Romeo,  è stato affrontato martedì in  consiglio comunale. Il sindaco Luca Nuvoli ha raccontato che per protesta, assieme ai colleghi di Lainate e Garbagnate,  ha abbandonato in Regione Lombardia  l’11 marzo scorso il tavolo della segreteria tecnica al fine di far convocare il Collegio di Vigilanza mancante da un anno e mezzo. L’atto dimostrativo ha avuto l’effetto di calendarizzare la riunione del tavolo politico per il 7 aprile prossimo. 

Nuvoli, sollecitato dalla consigliera di centrodestra Roberta Tellini, ha poi informato sulla lievitazioni dei costi dell’opera: da 170 milioni a 230 quello per realizzarla e da 2,5 milioni a 4 quello per progettarla. Città Metropolitana, che ne è il soggetto attuatore, non avrebbe  né le risorse economiche né il personale per farvi fronte.

Chiederemo al Ministero dei trasporti e a Regione Lombardia – ha detto il sindaco – di contribuire ognuno per la sua parte”. Peraltro pressioni nei confronti di Regione Lombardia per finanziare la differenza dei costi di progettazione, sarebbero già state fatte fin dal 2023 dall’ex sindaco di Arese Michela Palestra, oggi fra i consiglieri di minoranza in  Palazzo Lombardia.

La risposta – ha continuato Nuvoli – è sempre stata negativa e tra un rimpallo e l’altro istituzionale,  si assiste a una frenata. Mi  auguro che tutti quanti noi,  centrodestra, centro e centrosinistra si spinga con le forze politiche di appartenenza affinché la metro tranvia diventi una priorità non soltanto per i comuni dell’adp, ma per tutti i livelli istituzionali. Il 7 aprile ci confronteremo  in Regione con gli assessori regionali di competenza”.

Nell’attesa di superare lo scoglio della metro tranvia, l’opposizione ha poi ritirato fuori l’argomento della fermata a Mazzo di Rho voluta dal comune di Milano della linea 561 di collegamento tra Arese e Rho-Fiera,  che consente alla frazione del  comune viciniero di usufruire senza costi per Rho del servizio su gomma fino alla metropolitana.

Nel rispondere alle richieste di aggiornamento, il vice sindaco Mauro Aguggini ha ripercorso cronologicamente i passaggi della linea 561, spiegando come il comune di Arese abbia più volte in sede di segreteria tecnica detto dell’importanza per la città della linea, chiedendo che venga finanziata con le risorse residue dell’adp.

“Il 20 gennaio 2025 – ha concluso Aguggini – è stata rinnovata la richiesta di convocazione del Collegio di Vigilanza al fine di perfezionare il dirottamento. I costi della 561 sono coperti da un residuo di  1.284.547 euro, da 26.601 euro derivanti dalla polizza fideiussoria per la realizzazione di opere di mitigazione ambientale e sicurezza viabilistica e da un contributo pari a 89mila euro annui per il potenziamento del trasporto pubblico locale da e verso la stazione metropolitana di M1 di Rho Fiera”.

Il dibattito ha poi preso la piega della contrapposizione politica tra giunta Nuvoli e opposizione per la mancata decisione dell’amministrazione di ricorrere al Tar,  affinché Rho contribuisca alla spesa della linea. Per la giunta non vi sarebbe costo-beneficio,  perché la causa costerebbe di più delle entrate dei biglietti,  in quanto la 561 sarebbe utilizzata da soli due cittadini rhodensi, mentre per l’opposizione il  numero degli utilizzatori sarebbe ininfluente, in quanto il costo della linea è calcolato sui chilometri percorsi.  

Comunque, a detta di Aguggini, la 561 è finanziata per il 50% da contributi storici di Regione Lombardia nell’ambito del trasporto pubblico locale annuo, per il 46% dal contratto di servizio tra Milano e Atm e solo per il 4% da Arese. Volendo dire, implicitamente, che Arese concorra a livello minimale costo della linea.

Ma Roberta Tellini (civiche) ha ricordato che la 561 è stata specificatamente richiesta da Arese durante la sottoscrizione dell’adp, ottenendo 3 milioni dal costruttore del centro commerciale; Maffizzoli (Lega) che due persone al giorno, fanno mille persone all’anno;  Cormanni (Fdi) che Mazzo di Rho conta 4500 persone che usufruiscono di un servizio pagato da Arese per cui Rho avrebbe dovuto istituire una sua linea.

Le posizioni sono quindi rimaste distanti. E ciò ha influito negativamente anche sulla proposta della minoranza di chiedere a  Rho a favore degli aresini, in cambio del servizio della 561, un certo numero di parcheggi gratuiti alla MM di Rho Fiera a favore. Che la maggioranza ha bocciato.

Ombretta T. Rinieri

Articolo pubblicato su “Il Notiziario” del 28 marzo 2025 a pag. 57

 

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