Arte pedagogia
22 Dicembre 2014 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Arte, Cronaca, Cultura, Sanitaria, Sociale, Spazio giovani |
Commenti disabilitati
|
Il presidente del Senato Pietro Grasso socio onorario di Ossigeno per l’Informazione
21 Dicembre 2014 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Bianca, Cronaca, Cultura, Eventi, Impegno civile, Informazione, Nazionale, Politica |
Commenti disabilitati
|
ROMA – Per il suo impegno a difesa della libertà di stampa, del diritto di cronaca e della libertà di espressione, il presidente del Senato, Pietro Grasso, è stato nominato socio onorario di Ossigeno per l’Informazione, l’osservatorio sui giornalisti minacciati e sulle notizie oscurate con la violenza, patrocinato dalla Fnsi e dall’Ordine dei Giornalisti, che in otto anni ha documentato 2.100 intimidazioni rivolte a giornalisti italiani.
Il riconoscimento gli è stato conferito dal presidente onorario di Ossigeno, il senatore Sergio Zavoli, dal direttore e dal segretario dell’Osservatorio, Alberto Spampinato e Giuseppe F. Mennella, d’intesa con il socio onorario don Luigi Ciotti, a Palazzo Giustiniani, durante l’incontro con i giornalisti parlamentari per lo scambio degli auguri di fine anno.
Leggi tutto: Ossigeno per l’Informazione
Il coro San Guglielmo di Castellazzo in concerto per beneficenza
19 Dicembre 2014 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Bianca, Buone notizie, Cronaca, Cultura, Eventi, Musica, Sociale, Volontariato |
Commenti disabilitati
|
CASTELLAZZO DI BOLLATE – Il Coro San Guglielmo della parrocchia di Castellazzo sta prestando in questi giorni di festività natalizia la sua voce in favore delle opere di beneficenza. Il 12 dicembre, diretto dalla Maestra Daniela Barbera, ha tenuto nella chiesetta dei Padri Betharramiti un concerto di canti gospel e natalizi per aiutare l’associazione Il Seme della Speranza attiva in Africa. Poco prima dell’esibizione, Enrico Rosti, fra i soci fondatori dell’organizzazione, ha spiegato brevemente l’opera che il gruppo sta portando avanti nel Continente.
“Il Senme della Speranza – ha raccontato – nasce nel gennaio 2012 dalla volontà di alcuni amici, quasi tutti con esperienza di volontariato in Africa, ma soprattutto con la volontà di aiutare chi sta peggio di noi. Fondamentalmente aiutiamo l’Etiopia e l’Eritrea dove abbiamo dei contatti con dei missionari”.
In Etiopia il Seme della Speranza aiuta le missione di Conto e di Tubo, nel Sud del Paese. A Conto vi sono i missionari cappuccini, mentre a Tubo le sorelle di Francesca Cabrini. In Eritrea l’opera è invece indirizzata al vescovo della diocesi di Barintu. “L’Eritrea – ha spiegato Rosti – vive un momento veramente drammatico a causa di una feroce dittatura e la gente sta muorendo di fame. Due anni fa hanno mandato via tutti gli stranieri. Noi avevamo in programma un viaggio, ma a due settimane dalla partenza ci hanno ritirato il visto. Siamo partiti in nove come persone che si impegnano di più e ora siamo arrivati a trenta, senza contare gli associati. La cosa più bella che noi abbiamo sono le fotografie dei bambini che sorridono negli asili, nelle scuole o nei centri medici che noi abbiamo aiutato”.
Il Seme della Speranza sostiene fondamentalmente progetti di studio: “Perché se vogliamo che diventino autonomi – ha sottolineato Rosti – li dobbiamo far studiare. E poi sanità, perché se non si sta bene, non si può studiare e non si può lavorare. Sono tante piccole gocce, il mare è fatto di tante piccole gocce, se ognuno mette la propria questi paesi avranno un futuro migliore”.
Stasera il coro si esibirà alle 19.30 in favore del Lions Club di Bollate al ristorante Villa Magnolie di Garbagnate Milanese cui seguirà la cena di Natale dell’associazione. Repertorio:
I canti gospel Nobody knows, Amen, Amazing Grace, Freedom, Swing low, sweet chariot e natalizi Fermarono i cieli (S.Alfonso Maria de Liguori), In notte placida (F.Couperin), Laggiù in una stalla (Away in a manger, vers. italiana) e Jubilate Deo
Ombretta T. Rinieri
Centro “Le mimose”: la rabbia dei commercianti/1
19 Dicembre 2014 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Bianca, centro commerciale Arese, Commercio, Cronaca, Economia, ex Alfa Romeo, Inchieste, Locale, Politica, Sociale, Territorio |
Commenti disabilitati
|
Parcheggio malandato, promesse non mantenute, pulizia strade…ce n’é per tutti
ARESE – Mimose. E’ l’area commerciale in fondo alla via Caduti. Se vogliamo in zona semicentrale. Potrebbe essere uno dei quartieri fra i più frequentati e rigogliosi di Arese, considerando la vastità dei caseggiati intorno, invece la piazza è mal tenuta, il parcheggio è tutto una buca, il turn over fra i commercianti è altissimo. Gli esercenti vengono disincentivati a operare se non addirittura impossibilitati nell’ iniziativa commerciale. Anche questa, come quella di viale Einaudi (vedi Notiziario 21 novembre 2014) è un’area privata a uso pubblico, dove le manutenzioni della piazza dovrebbero essere a carico dei condomini e dove si lamenta il mancato intervento dell’amministrazione comunale per rendere quantomeno decorosa la situazione dell’area.
La cartoleria Ravasi, presente nel comprensorio da trentacinque anni, è un po’ la memoria storica delle Mimose. In epoca Perferi, si incaricò persino di raccogliere le firme per chiedere che la farmacia comunale aprisse i battenti nel porticato con l’idea che avesse portato un po’ più di movimento, ma fu tutto inutile. “E adesso che sembrava dovesse spostarsi dalla Via Vismara dove pagava tre volte per venire in via Mattei – racconta la signora Ravasi – non si muove più”. Con i soldi per il commercio di prossimità stanziati dall’operatore del centro commerciale forse ora si muove qualcosa, le facciamo notare. “Non mi parli di questi soldi – ci risponde pronta – sono due anni che attendiamo che prendano corpo le promesse elettorali e che ci rifacciano i parcheggi. Invece ci sono le buche fonde venti centimetri. Ho tagliato una gomma, è caduta una signora. È finito l’anno scorso. E’ finito quest’anno. Lei li ha più visti?”.
Il figlio Enrico rincara la dose: “Noi negozianti siamo tutti arrabbiati. In campagna elettorale sono passati dalle Mimose tutti i candidati sindaco con la storia di questi oneri di urbanizzazione dell’ex Alfa Romeo. “Vi rifacciamo tutto noi….vi rifacciamo il parcheggio…non vi preoccupate dei soldi”. Però questa promessa al momento non è stata onorata”.
Le Mimose nascono come area urbanistica divisa a metà. Sul lato sinistro doveva sorgere l’Unisuper e quindi i negozi attualmente sono all’interno di un ‘grande cassone’ e hanno una proprietà. La piazza e il lato destro dell’area commerciale è invece di un’altra parrocchia, suddivisa per vari proprietari. Il parcheggio ricalca questa situazione. “A sinistra – spiega Enrico Ravasi – il parcheggio era per il supermercato. Anche quella parte dove ci sono i tre gradini, che era l’area di manovra dei tir per poter scendere sotto i magazzini. Quindi area priva a uso pubblico. Così i padroni del caseggiato dicono: noi non tiriamo fuori una lira perché è usato da tutti”.
La piazza si presenta veramente male. Aiuole con erbacce i cui cordoli hanno marmi livelti o inchiodati alla belle e meglio, quando gli stessi chiodi non sono anche pericolosamente mezzi fuori. “Ci cresceva l’ambrosia. Abbiamo fatto solleciti su solleciti per estirparla. Alla fine l’ho eliminata io con il sale grosso”, racconta Ravasi.
Fra le altre iniquità il lavaggio della strada proprio il sabato. “Il venerdì notte – racconta il cartolaio – gli abitanti delle vie qu intorno ci riempiono il parcheggio con le loro doppie auto e le tolgono alla sera del sabato. Abbiamo chiesto di cambiare il giorno della apulizia, ma pare che sia impossibile!”.
Ombretta T. Rinieri
(Il Notiziario 19 dicembre 2014 – pag. 80)
Mimose, i negozianti: “non ci fanno fare nulla”
19 Dicembre 2014 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Bianca, centro commerciale Arese, Commercio, Cronaca, Economia, ex Alfa Romeo, Inchieste, Locale, Politica, Sociale |
Commenti disabilitati
|
ARESE – Fabio Pagani gestisce da un paio d’anni l’enoteca delle Mimose. Inizialmente operava come rivendita. Ora ha aperto anche la degustazione. Si unisce, come il vicino ristorante vegetariano Zoi Healthy Bakery, alle lamentele della cartoleria Ravasi sulla situazione dell’area. “Noi commercianti siamo impossibilitati a fare alcunché – spiega – non possiamo mettere tavolini e sedie perché la piazza non è nostra. Avevamo chiesto ai condomini la possibilità di rendere più vivibile e decorosa l’area di sobbarcandoci noi almeno la manutenzione del verde. Ma ci è stato detto di no. Proprio settimana scorsa ho scritto al sindaco Michela Palestra chiedendo lumi sulla situazione, perché questo degrado per noi negozianti è davvero devastante. Il sindaco ci ha spiegato che a gennaio l’amministrazione comunale uscirà con un bando e che ogni zona commerciale dovrà portare un progetto. Ma il problema è che la piazza non è nostra e che non potremo portare alcun progetto. Il fatto è che il comune non si rende conto che a fare brutta figura è l’amministrazione stessa. Quando da me vengono i clienti da Milano la domanda è: ma il comune non fa niente per questo scempio? L’altro giorno su quattro lampioni ne andava uno solo. Insomma, noi abbiamo un’attività qua. Io non vorrei la piazza delle fiabe, ma neanche una piazza come si sta vedendo”.
Sotto Natale, i commercianti non possono nemmeno accendere le luminarie. Forse perché la corrente elettrica la pagherebbero i condomini? Chiediamo. “Macché – risponde Pagani – la pagheremmo noi. Semplicemente non vogliono farci lavorare. Così nessuno li disturba, tra virgolette. Non hanno il via vai di persone. E’ anche vero che venendo la gente e vedendo la situazione aumentano anche le segnalazioni e quindi l’obbligo di mettere mano alle manutenzioni”.
Vita dura per i commercianti delle Mimose, che sotto Natale devono combattere anche con i mercatini che vengono da fuori. “Noi qui non possiamo organizzarli – dice rileva Pagani – e il comune certo non ci aiuta facendoli in centro proprio in questo periodo. Fanno un mese prima. Falli un mese dopo. Ma non adesso”.
O.T.R.
(Il Notiziario – 19 dicembre 2014 – pag.80)
Abusi che riceviamo, abusi che facciamo
19 Dicembre 2014 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Cronaca, Cultura, Sanitaria, Scuola, Sociale |
Commenti disabilitati
|
Tratto dai seminari Aleph
In vigore la riforma del lavoro del governo Renzi
15 Dicembre 2014 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Cronaca, Lavoro, Nazionale, Politica, Sociale |
Commenti disabilitati
|
E’ entrata in vigore la legge 183/2004 la riforma del governo Renzi mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali, comunemente nota ‘Jobs Act’ . La legge è entrata in vigore oggi. Fra i punti più controversi l’anacquamento dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori che imponeva al datore di lavoro il reintegro del dipendente sul posto di lavoro in caso di licenziamento senza giusta causa e/o giustificato motivo, le nuove regole sul demansionamento e il controllo a distanza. In contropartita previsti contratti a tutele crescenti per i neo assunti. Saranno tuttavia prossimamente i decreti delegati a definire i dettagli della riforma pubblicata in Gazzetta Ufficiale nelle sue linee generali.
Via libera in Consiglio comunale alla linea di bus per Rho – Fiera
12 Dicembre 2014 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Bianca, Cronaca, ex Alfa Romeo, Locale, Politica, Territorio, Trasporti |
Commenti disabilitati
|
ARESE – Ratificata in consiglio comunale la delibera di giunta del 23 ottobre con la variazione al bilancio di previsione e al piano esecutivo di gestione 2014/16 per la nuova linea del bus 561 che dal 3 novembre scorso collega direttamente Arese con la metropolitana di Rho fiera e che è attiva anche il fine settimana e nella fascia notturna.
Soddisfatta l’assessore al bilancio, sicurezza, vigilanza e mobilità Roberta Tellini Tellini, che si è particolarmente spesa dall’avvio dell’amministrazione Palestra per un adeguato collegamento pubblico della città al metrò. La nuova linea, che ha usufruito di un contributo da parte di Tea (l’operatore del centro commerciale) pari a 3 milioni di euro, è partita al momento in via sperimentale. Ma ai primi di febbraio si farà il punto della situazione. “L’idea – ha annunciato Tellini – è quella di perfezionare la tratta in funzione delle esigenze che emergeranno in seguito a un’analisi sull’utilizzo del servizio. In quest’ottica prevediamo di modificare le frequenze aggiustandole ai dati sui momenti di maggior utilizzo. Potremmo anche pensare in alcuni orari di diminuire la 560 per poter utilizzare con maggior frequenza la 561”.
La variante è comunque passata con dodici voti favorevoli e l’astensione del consigliere Carlo Giudici di Arese al centro e di Scarparo del m5s. “Il nostro voto di astensione sull’integrazione al costo di questo nuovo percorso – ha spiegato Giudici – è condizionato all’analisi dei dati, perché non vorrei che qui succedesse quello che è sempre successo ad Arese, ossia che tutti vogliono il trasporto pubblico salvo poi non utilizzarlo nessuno. Salvo alla mattina presto, questi autobus sono sempre vuoti. Inoltre eliminando la linea 560 si elimina la Varesina. Quanti sono coloro che chiedono la 561? Saranno 300. Perché gli altri vanno a Milano in macchina ed è difficile cambiare loro le abitudini. Varrebbe più la pena fare venti passaggi, ipotesi, che cinquanta ma gratuitamente. Perché durante il giorno i bus girano vuoti e a noi costano 4,47 al km”.
“Sono d’accordo con Giudici – ha convenuto l’assessore Tellini – purtroppo ad Arese i mezzi pubblici vengono usati poco. Con questa linea, che incentiva lo spostamento, stiamo tentando di invertire la tendenza. Per questo cercheremo in questi mesi di primo servizio di analizzare tutti i percorsi e gli orari. Il 29 ottobre, prima dell’avvio della linea, abbiamo chiesto un intervento sul costo del biglietto mandando a tutti gli enti e uffici preposti la richiesta di un biglietto unico integrato, che superi il perimetro milanese e rientri nell’area metropolitana. Qualora dovessimo ottenere dei risparmi questi verranno convertiti in una scoutistica sugli abbonamenti in modo da rendere il servizio più appetibile”.
Nella maggioranza, molto favorevole alla nuova linea 561 il consigliere Buroni del Pd, che non ha mancato di ricordare il lungo tortuoso iter per arrivare a questo risultato: “E’ almeno dal 2007 che amministrazioni e candidati hanno prospettato di questa navetta per Rho fiera senza che ciò si sia mai verificato, perciò faccio i miei completamenti alla giunta e all’assessore per il traguardo raggiunto. Finalmente abbiamo un collegamento con Milano veloce ed efficiente. Il potenziamento dei servizi pubblici va a favore di un servizio per le categorie più svantaggiate come i giovani e gli anziani che magari la macchina non ce l’hanno”. E portando la voce dei pendolari: “Non sono purtroppo ancora chiare le tariffe dei biglietti e bisognerebbe che l’amministrazione supplisse a questa mancanza, mentre è da recriminare l’esclusione della tratta via Paltani-via Tigli dal percorso della 561”.
“Noi siamo favorevoli all’uso dei mezzi pubblici e quindi ben venga questa linea – ha detto nella sua dichiarazione di voto Ugo Scarparo – ma spesso per Arese i pullman girano vuoti e una delle particolarità che riscontriamo sono i tanti genitori che accompagnano i figli in macchina a scuola.
Ombretta T. Rinieri
(Il Notiziario – 12 dicembre 2014 – pag. 80)
La Gallazzi Vismara accende gli animi in consiglio comunale
12 Dicembre 2014 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Commercio, Cronaca, ex Alfa Romeo, Locale, Politica, Sanitaria, Scuola, Sociale |
Commenti disabilitati
|
ARESE – La casa di riposo Gallazzi Vismara è stata al centro della discussione in consiglio comunale in fase di approvazione dell’assestamento di bilancio 2014-2015. In particolare l’opposizione, con Giuseppe Bettinardi (Arese al centro) e Ugo Scarparo (m5s) hanno recriminato sull’aumento delle rette della rsa a carico dei degenti e dei loro parenti e della nuova richiesta da parte del cda di un contributo per 40mila euro. “A riguardo di questa richiesta – ha domandato Scarparo – è stata citata la maternità di una dipendente della farmacia, ma per la maternità non è l’Inps che interviene?”.
“La maternità di un ente pubblico – gli ha risposto l’assessore alle partecipate Giuseppe Augurusa – non è quella dell’ente privato per cui noi non abbiamo lo sgravio. Inoltre la discussione con il cda ha riguardato la sostituzione, ossia se ricorrere a un lavoro subordinato o a una delle figure atipiche. Vi è stato un ricorso alla Corte dei Conti per chiedere lumi su una soluzione o l’altra e ciò ha allungato i tempi. Rispetto invece ai 40mila euro, la questione è più complessa e riguarda i mini alloggi, che non erano omologati e si è avuta la necessità di intervenire immediatamente: se non avessimo fatto l’adeguamento lo scarto sarebbe stato di 243mila euro rispetto ai 40mila. Il tema vero del 2015 sarà come renderemo disponibili i mini alloggi e quindi come introiettare risorse”.
La risposta di Augurusa ha suscitato l’impeto di Carlo Giudici, che lo ha visto in consiglio comunale particolarmente battagliero: “Non è che fossero inadeguati o mini alloggi – ha sottolineato – ma è il cda che ha deciso di modificarli trasformandoli in ulteriori posti come residenza sanitaria assistita”. A Quel punto è intervenuta l’assessore Barbara Scifo: “Tale decisione – ha ricordato – era già stata presa ai tempi del direttore generale Luigi Piana. I mini alloggi erano stati trasformati in parte ma non tutti quelli trasformati erano stati adeguati alla normativa dell’Asl venendosi a trovare in una situazione, tra virgolette, di illeicità normativa. Per questo l’Asl ha deciso di omologarli e poi di continuare con la trasformazione anche degli altri. Ma la spinta prima è stata data da un adeguamento cogente perché per l’Asl eravamo fuori norma”. Poi precisazioni anche sulla sostituzione maternità della farmacista. “Vi era un vincolo normativo che ci impediva di autorizzare un aumento di costo del personale. Abbiamo quindi temporizzato finché non è arrivato un adeguamento normativo che ci ha permesso la sostituzione. Però vi sono stati dei mesi per cui il personale della farmacia era sottodimensionato e ciò ha inciso sul fatto di poter essere più in attivo”.
L’altra modifica importante al piano triennale ha riguardato i lavori di bonifica dell’amianto e dell’impianto tecnico per le scuole elementari di via Col di lana e di via Dei Gelsi, che si erano interrotti a causa degli importi troppo elevati (un milione sul primo istituto e 700mila sul secondo). Il 20 novembre da Roma è arrivato l’ok per lo sblocco di due tranche da 300mila euro di finanziamenti a fondo perduto per i due lavori. In variazione di piano la giunta ha quindi rimodulato il progetto e impegnerà 500mila euro sull’elementare di via Col di Lana e 300mila su quella di via Dei Gelsi.
Infine nell’ambito degli impegni finanziari per il marketing territoriale presi da Tea, l’operatore del centro commerciale erogherà quest’anno 10mila euro e 20mila nel 2015 per illuminare durante le feste natalizie le facciate del municipio e delle chiese SS Pietro e Paolo, San Bernardino e Maria Aiuto dei Cristiani.
Ombretta T. Rinieri
(Il Notiziario 12 dicembre 2014 – pag.80)
Una giornata di festa per celebrare l’Alfa Romeo? La maggioranza boccia la proposta di Muratori
12 Dicembre 2014 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Area Metropolitana, Aziende, Cronaca, Cultura, ex Alfa Romeo, Locale, Politica, Territorio |
Commenti disabilitati
|
ARESE – Cercava un’unità d’intenti tra maggioranza e minoranza la mozione presentata il 27 novembre 2014 in consiglio comunale da Luigi Muratori per l’istituzione di una manifestazione, da tenersi il 24 giugno di ogni anno (giorno della fondazione a Milano dell’Anonima lombarda fabbrica automobilistica), che promuovesse Arese come la città dell’Alfa Romeo e dei Motori.
“La manifestazione – ha spiegato Muratori – potrebbe durare tre giorni e coinvolgere Riar (il registro italiano del Biscione, ndr), commercianti, imprenditori, piccoli artigiani della zona organizzando eventi anche di natura diversa o parallela, allo scopo di stimolare l’indotto economico del territorio. Questa mozione potrebbe essere lo stimolo volto a far lavorare insieme maggioranza e minoranza per ridare un po’ di lustro a questa città”.
Ma la chiusura è stata netta. Da Castelli: “Di eventi questa amministrazione ne ha in programma abbastanza”. A Paola Pandolfi: “Una mozione viene fatta quando si ritiene che sia necessario un impegno che non c’è, mentre invece questa amministrazione si è attivata per la riapertura del museo Alfa Romeo”. Al sindaco Michela Palestra. “Condivido la filosofia della mozione rispetto al rilancio e alla vocazione legata all’auto. Ma qui si chiede di una manifestazione, mentre noi stiamo lavorando per una realtà presente e costante che consenta un volano in grado di rispondere anche in termini occupazionali e di rilancio del territorio”.
O.T.R.
(Il Notiziario 12 dicembre 2014 – pag. 80)