Prospettive 2023: si lavora sulla politica locale e forse nasce un’associazione
21 Ottobre 2022 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Associazioni, Aziende, Economia, Locale, Politica |
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Augurusa avverte: dietro la riforma di Gesem molti costi. E lancia una proposta alternativa
ARESE – Con settembre é ripresa con grande ritmo l’attività dei gruppi di lavoro di Prospettiva 2023. Il tavolo di lavoro, che partito su iniziativa di Giuseppe Augurusa in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno, ha trovato l’adesione di una sessantina di persone che si sono ripromesse di stendere un decalogo da consegnare al futuro candidato sindaco del centrosinistra.
Il 14 ottobre scorso, il tavolo ha tenuto una riunione plenaria durante la quale Roberto Peronaglio (gruppo bilancio e partecipate), Giorgio Ciriello (urbanistica e smart city), Michaela Piva (ambiente e mobilità), Salvatore Leone (educazione e giovani), Fabrizio Malvicini (cultura e sport) Giorgio Barbieri (welfare di prossimità) e Laura Campani (lavoro e formazione) hanno relazionato, ognuno per otto minuti, sullo status quo del lavoro. A seguire i partecipanti si sono impegnati in una discussione sull’evoluzione dello scenario politico locale e sullo stato di avanzamento iniziative pubbliche riguardo Palazzo Gardella, ex centro tecnico Alfa Romeo, e Villa La Valera, ex Ricotti, chiusa al pubblico da diverso tempo, mentre Paola Toniolo ha lanciato l’idea di costituire Prospettive 2023-la fabbrica delle idee come associazione non riconosciuta.
Intanto, Prospettive 2023 ha preso già una sua posizione circa la prossima modifica statutaria di Gesem, decisa di recente dai comuni soci, in applicazione della legge Madia del 2016 che impone la separazione tra l’attività d’igiene urbano e quella dei beni strumentali.
Spiega Giuseppe Augurusa, ex assessore alle partecipate in giunta con l’attuale sindaco Michela Palestra, dimessosi a gennaio 2021 in polemica con la sua maggioranza: “L’assemblea dei comuni soci di Gesem ha deciso la costituzione di una holding per gestire tutte le attività di carattere finanziario e poi da questa società costituire altre controllate per la gestione dei tributi, delle attività strumentali e dell’igiene ambientale. Di fatto da una società, ne spuntano fuori almeno altre tre se non quattro, a seconda che le attività strumentali si separino dai tributi, con un aumento di costi amministrativi ingiustificato che produce inefficienza. La proposta è già stata approvata da alcuni consigli comunali, fra cui Arese e Rho, mentre Lainate al momento l’ha bloccata”.
Oggi Gesem fa tutto da sola: incamera i tributi, provvede ad attività strumentali ai comuni quali il servizio parcheggi, quello delle affissioni, la manutenzione degli edifici pubblici o la realizzazione delle strisce stradali e gestisce l’igiene urbano, ossia il controllo della gestione dei rifiuti. All’esterno appalta solo la raccolta rifiuti.
“In ogni caso – continua Augurusa – avremmo una holding che controlla due società, una per le attività strumentali e i tributi e una per l’igiene urbana. Quest’ultima avrebbe carattere di società mista pubblico-privata ed è quella che poi farebbe la gara per la raccolta dei rifiuti. Rispetto a oggi dove c’è un amministratore unico e un direttore (con la scomparsa a settembre di Bartolomeo Zoccoli, ora da rinominare, ndr), domani si moltiplicherebbero i cda. Noi proponiamo invece di mantenere Gesem così com’è facendole fare solo attività strumentale e i tributi e di costituire una sola società controllata da Gesem per l’igiene urbano. In questo modo si otterrebbe comunque la separazione prevista dalla legge ma con un aumento leggero dei costi”.
Fra i motivi della costituzione della holding vi sarebbe il fatto che consentirebbe a Rho (che ha una quota del 9 per cento) e ai piccoli comuni di essere rappresentati in Gesem e quindi di controllarla, cosa che attualmente non è per vari meccanismi. Ora se l’assemblea dei sindaci ha già approvato l’ipotesi holding, avvallata anche da Rho e Arese, com’ é possibile bloccare l’iter in atto? “L’iter – risponde Augurusa – deve essere approvato dai sette comuni soci e Lainate al momento lo ha bloccato. Oltretutto non è pensabile che il socio di maggioranza relativa, che è Lainate (detiene il 26 per cento di Gesem, così come Arese), non lo approvi”.
Mentre Prospettiva 2023 lancia la sua proposta sulla riforma Gesem, dimostrando di voler incidere sulle politiche locali ben prima delle prossime amministrative, il 29 ottobre il consiglio comunale di Lainate discuterà proprio dello schema di convenzione per il controllo analogo congiunto su Gesem da parte dei comuni soci. Non resta che attendere gli sviluppi, veramente molto a breve.
Ombretta T. Rinieri
Articolo pubblicato su “Il Notiziario” del 21 ottobre 2022 a pag. 58