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Rette casa per anziani, Augurusa ha chiesto al Cda della Gallazzi di provvedere ai controlli
18 Novembre 2016 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Bianca, Cronaca, Locale, Politica, Sanitaria, Sociale |
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Al centro della vicenda il conteggio del giorno bisestile trascinato sugli anni successivi

Data l’importanza sociale della denuncia abbiamo chiesto l’opinione dell’assessore alle partecipate Giuseppe Augurusa (per i conti) e all’assessore ai servizi sociali Barbara Scifo (per l’assistenza).
“Sul problema del giorno bisestile trascinato nelle rette – ha detto Giuseppe Augurusa (che nel frattempo si è parlato con Rosanna Barberini) – ho chiesto una verifica contabile certificata al cda, che è il nostro interlocutore primario e sono ancora in attesa di risposta. Propendo, in caso di errore, per un errore materiale, che peraltro, in caso di accertamento di tale errore, non vi sia dubbio che le famiglie debbano essere risarcite. Noi come assessori abbiamo una funzione d’indirizzo e controllo sulle politiche generali e non di gestione diretta. La Gallazzi Vismara è un’azienda autonoma controllata dal socio unico al 100% (il comune, ndr) e in caso una questione venga posta in termini legali la struttura è dotata di un fondo rischi su cui può attingere”.
Intanto a ottobre il direttore generale Luigi Leone aveva risposto alla richiesta di rimborso della figlia della signora Pozza eludendo di entrare nel meccanismo del conteggio che aveva ingenerato l’errore, limitandosi a evidenziare solo quanto fatturato e versato dalla signora Pozza. Il 4 novembre scorso, la figlia Barberini ha quindi risposto a tale lettera rimarcando come nel 2008 il giorno bisestile non fosse stato incluso nella retta calcolata su 365 giorni-anno e ricostruendo in una tabella esplicativa il conteggio che dimostra l’indebita aggiunta dal 2012 in poi.
Ma come avviene il controllo? Lo abbiamo chiesto ad Augurusa: “Abbiamo due organi preposti – ha spiegato l’assessore – uno è il cda, che risponde al socio. E l’altro è il controllo analogo esercitato presso il comune di Arese dalla responsabile delle risorse finanziarie. Ovviamente ciascun assessorato procede al controllo nel rapporto con il consiglio d’amministrazione chiedendo ragione dell’indirizzo triennale di gestione. Stai mettendo i posti a libero mercato? Stai estendendo i servizi? Stai riducendo i trasferimenti? Stai rendendoti autonoma rispetto alla possibilità che la legge regionale introduca una mannaia? Con il cda discutiamo delle decisioni prese. Non sempre la pensiamo allo stesso modo, ma sono sicuro che quando ci riportano una situazione è quella, perché sono dei professionisti che sanno fare il loro mestiere”.
Ombretta T. Rinieri
“Il Notiziario” 18 novembre 2016 – pag.74