Agenti a convegno sulla sicurezza stradale

Nei comuni manca spesso la valutazione del rischio stradale e una formazione adeguata agli agenti che ne preservi l’incolumità sulle strade – Formazione carente anche ai conducenti dei mezzi di soccorso: ricordato il tragico episodio di Claudio Marovelli nel concetto che per salvare una vita non puoi ucciderne un’altra

ARESE – Da circa tre anni tra via Salvador Allende e via Per Passirana è stata realizzata una rotonda che ha eliminato il senso unico in uscita da via Allende, riportando la strada a doppio senso, così com’era il 29 novembre 2007 quando si consumò la tragedia in cui morì il piccolo dodicenne Claudio Marovelli.

All’epoca,  l’incrocio era regolato da un semaforo. Quella mattina, intorno alle 8, il papà di Claudio stava accompagnando il figlio  in macchina alle scuole medie della frazione di Valera. Arrivato in via Allende superava il semaforo verde dell’incrocio per proseguire il tragitto,  quando la sua auto fu presa in pieno al lato vicino al guidatore da un’autocisterna dei vigili del fuoco,  la cui provenienza da via Per Passirana  a forte velocità e a sirene attive era stata schermata al padre per la visibilità  dal muro di cinta di Villa Ricotti e per il suono dai finestrini chiusi dell’abitacolo.

Claudio perì sul colpo, mentre il papà sotto shock fu portato in ospedale.  La tragedia sconvolse la popolazione dell’intero  territorio di Arese e dei comuni limitrofi, in primis di Garbagnate Milanese dove risiedevano  e dove risiedono tuttora i genitori i quali, in ricordo dell’unico figlio,  dal 2008 organizzano ogni anno il “Memorial Claudio Marovelli”  i cui fondi raccolti sostengono innumerevoli attività per i giovani.  

Il tragico episodio è stato ricordato sabato 12 giugno da Antonino Borzumati, vice segretario nazionale comandanti  e ufficiali di Polizia Municipale, nell’ambito del convegno:Responsabilità e precarietà della Polizia Locale”,  tenutosi  in mattinata al centro civico “Agorà”.

Borzumati vanta una lunga esperienza professionale in Polizie Locali ed è un guru nel campo della sicurezza stradale: è stato comandante della Polizia Locale di Seveso, Garbagnate Milanese e  Cantù, istruttore presso la centrale operativa di Milano, è membro esperto in commissioni concorso per ruoli direttivi e dirigenziali del corpo municipale,  mentre sono innumerevoli i comuni dove ha tenuto in qualità di docente corsi di  formazione di base e aggiornamento degli agenti. Tutto quanto sopra per dare un’idea del perché l’intervento di Borzumati è stato fra i più seguiti dal pubblico presente in sala.

Il tragico episodio del piccolo Marovelli è stato l’incip con cui Borzumati ha spiegato i motivi per i quali continuano, tuttora, a ripetersi in ambito urbano incidenti con feriti gravi  che vedono il coinvolgimento di veicoli delle forze di polizia, dei pompieri e delle ambulanze.

In certe condizioni – ci spiega – la sirena, a seconda di come gira il vento, non si sente o non si riesce a capire da dove arrivi il mezzo di soccorso e, a volte, la senti all’ultimo momento quando ce l’hai quasi addosso.  Inoltre ai conducenti dei veicoli d’emergenza vengono fatti di norma corsi di guida veloce, i cui esami sono ridicoli, mentre andrebbero fatti fare prima corsi di guida sicura dove si ipotizzano varie situazioni di pericolo. Un po’ come fa  la Polizia di Stato che a Cesena tiene dei corsi specialistici. Seppure a norma del codice della strada i conducenti di tali veicoli in emergenza con attivi luci e sirene non siano tenuti al rispetto del codice della strada, nei processi i giudici li richiamano al rispetto delle regole di prudenza e diligenza dell’uomo medio volte a evitare di generare un danno a persone o cose, nel concetto che per salvare una vita non puoi ucciderne un’altra”.

Oggetto dell’incontro la normativa sulla sicurezza negli ambienti di lavoro pubblici e privati e i buchi normativi per quanto riguarda l’attività della Polizia Locale. Il testo unico è entrato in vigore nel 2019,  obbliga a redigere un documento di valutazione dei rischi e  prevede dispositivi  di protezione individuale  per tutte le categorie dei lavoratori. Ogni comune ne ha uno e gli agenti, che rientrano nel personale dipendente  dell’amministrazione, hanno una valutazione dei rischi  che li riguarda all’interno  del comando, negli uffici. Ma solo in pochi comuni hanno la valutazione del rischio sulla strada documentata per l’attività che gli agenti svolgono all’esterno, quando cioè sono in mezzo alla strada per regolare il traffico, fermare i veicoli e  intervenire negli incidenti.    

Il testo unico sulla sicurezza – spiega Borzumati – è una norma generale. La valutazione del rischio sulla strada non è obbligatoria. Tuttavia è necessaria che sia sostituita da altre disposizioni scritte e da  corsi di formazione specifici in quanto le disposizioni speciali contenute  nel codice  della strada e nel regolamento di esecuzione,  non bastano a fare sicurezza in un’attività così rischiosa, complessa e pericolosa. Formazione che però nella maggior parte dei casi gli agenti non ricevono. In alcuni comuni mi è capitato di notare agenti sulle strade che in situazioni di pericolo non segnalano la propria presenza né con i dispositivi di protezione individuale,   né con i cartelli o con i segnali complementari come i triangoli, i coni o le torce accese. Non basta mettere l’auto di traverso con il lampeggiante acceso: di notte non ci sono i punti visivi e non si capisce se si è in movimento; di giorno se l’auto è ferma o se sta circolando, perché solo il lampeggiante acceso ha una funzione relativa. I rischi per l’agente e per l’utente della strada sono notevoli. E bisogna sapere che se sulla strada accade qualcosa di grave a essere incriminato è  il datore di lavoro, che nel comune è il funzionario-dirigente, ossia, nella fattispecie, il comandante della Polizia Municipale. Esso è infatti di solito in regola per la sicurezza interna ma non per l’esterno. E il sindaco risponde solo nei comuni con meno di 5mila abitanti”.

Ombretta T. Rinieri

Articolo pubblicato su “Il Notiziario” del 20 giugno 2025 a pag. 59

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