Ricordato a Milano l’eccidio nazifascista dei martiri di piazzale Loreto
11 Agosto 2024 | Inserito da Ombretta T. Rinieri under Associazioni, Cronaca, Cultura, Eventi, Locale, Nazionale, Politica |
Commenti disabilitati
|
MILANO – L‘8 agosto 1944, a Milano, in viale Abruzzi, ci fu un attacco a un camion tedesco che provocò la morte di sei milanesi e il ferimento di altri undici. Seppure nessun tedesco ne rimase vittima, fu applicato il ‘bando di Kesselring’ che prevedeva la fucilazione di dieci italiani per ogni tedesco ucciso.
La mattina del 10 agosto ’44 partigiani rinchiusi nel carcere di san Vittore, Gian Antonio Bravin (36 anni, gappista), Giulio Casiraghi (45 anni, comunista), Renzo Del Riccio (21 anni, socialista), Andrea Esposito (46 anni, comunista), Domenico Fiorani (31 anni, socialista), Umberto Fogagnolo (33 anni, azionista), Tullio Galimberti (22 anni, gappista), Vittorio Gasparini (21 anni, antifascista), Emidio Mastrodomenico (22 anni, gappista), Angelo Poletti (32 anni, antifascista), Salvatore Principato (52 anni, socialista), Andrea Ragni (23 anni, antifascista), Eraldo Soncini (43 anni, socialista), Libero Temolo (39 anni, comunista) e Vitale Vertemati (26 anni, antifascista), furono prelevati dai nazifascisti e fucilati senza processo in piazzale Loreto.
I loro corpi furono lasciati esposti per tutto il giorno come monito alla popolazione. Il 9 e il 10 agosto Milano ne ha ricordato l’eccidio.
Venerdì 9 agosto, il vicesindaco Anna Scavuzzo, Primo Minelli dell’Anpi, alcuni familiari dei martiri uccisi e il direttore della casa circondariale “Francesco Di Cataldo” Giacinto Siciliano hanno visitato il raggio dov’erano rinchiusi i quindici martiri e a seguire partecipato alla cerimonia tenutasi al Campo della Gloria del Cimitero Maggiore dove sono stati ricordati tutti i morti per la Liberazione e i deportati milanesi.
“L’80esimo della Liberazione – ha detto Scavuzzo – che si celebrerà il prossimo anno chiede fin da ora di rinvigorire l’impegno che lega i milanesi e Milano alla storia democratica e antifascista del nostro Paese, che è costata la vita ai nostri predecessori e che garantisce la libertà a noi e alle nuove generazioni”.
Sabato 10 agosto si è tenuta la posa delle corone dinanzi alla stele con i nomi dei quindici caduti e l’intitolazione dell’area che ospita il monumento con la denominazione ‘Largo 15 Martiri di Piazzale Loreto’.
Oltre agli interventi delle autorità presenti, si sono tenute le testimonianza di Sergio Fogagnolo, figlio del caduto Umberto, e del presidente dell’Associazione “Le radici della pace. I quindici” e in serata l’incontro “Quindici vite per la libertà“, con letture dell’attrice Aglaia Zanetti e intermezzi musicali con Sandro e Marino Severini (Gang).
O.T.R.