- Detto Schietto - https://www.dettoschietto.it -

Zanzare infette. Piano Nazionale Arbovirosi 2020-2025

L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che ogni anno le arbovirosi   causino oltre un miliardo di casi umani e un milione di morti, rappresentando circa il 17 per cento dei casi totali di malattie trasmissibili.

 

MILANO – Nel 2017 l’Oms ha approvato la risoluzione 20301 contro i vettori. Tale strategia si basa su sei linee d’indirizzo: 1) rafforzare le attività e la collaborazione intra e intersettoriale; 2) favorire la partecipazione comunitaria; 3)  rafforzare il monitoraggio e la sorveglianza dei vettori e valutare gli interventi, 4) consolidare ed integrare gli approcci e gli strumenti disponibili; 5) sostenere l’innovazione e la ricerca di base e applicata; 6) migliorare le capacità di controllo dei vettori.

 

Nell’ultimo decennio si è assistito in Europa e in Italia all’aumento della segnalazione di casi importati ed autoctoni di alcune arbovirosi molto diffuse nel mondo, tra cui dengue, Chikungunya e West Nile e si è accesa l’attenzione su questo problema e sulle conseguenze dovute alla trasmissione del virus dalla madre al feto.

 

In base alla mutata situazione epidemiologica in ambito europeo, l’Unione europea ha adottato il Regolamento 1143/2014 con cui ha introdotto nella comunità una serie di prescrizioni volte a proteggere la biodiversità e i servizi ecosistemici dagli impatti causati dalle specie esotiche invasive e il 22 giugno 2018 ha approvato la decisione 945 con cui ha aggiornato l’elenco di malattie da incorporare nella rete di sorveglianza epidemiologica comunitaria, estendendolo a diverse arbovirosi, fra cui chikungunya, dengue e zika, che pongono una minaccia per la sanità pubblica.

 

L’Italia si è adeguata alla decisione europea 1143/2014 con il Dlgs 23010 del 15 dicembre 2017 (entrato in vigore il 14 febbraio 2018), che  individua in Ispra l’organismo atto ad applicare il Regolamento comunitario.

 

L’Italia si è poi dotata del Piano nazionale di prevenzione 2020-2025, che prevede quale prima misura la rimozione dei focolai larvali. Allo scopo tutta la cittadinanza è chiamata a collaborare, dai privati cittadini alle Asl, agli enti locali.

 

Il Piano nazionale si applica alla sorveglianza delle arbovirosi, con particolare riferimento ai virus: West Nile,Usutu, Chikungunya, Dengue, Zika , inclusa la sindrome congenita, al virus dell’encefalite viraleda zecche e al virus Toscana. La segnalazione dei casi umani di arbovirosi  è stata aggiornata ai requisiti europei con circolari ministeriali.

 

La zanzara tigre depone le uova in piccole raccolte d’acqua. Per questo è necessario monitorare tutte quelle situazioni che favoriscono il ristagno d’acqua, come sottovasi di piante e fiori, aiuole, vasche e fontane ornamentali, grondaie e qualsiasi contenitore lasciato all’aperto.  

Oltre all’impiego di ovitrappole o trappole per adulti, gli enti locali devono, almeno ogni quindici giorni,  effettuare trattamenti larvicidi nei tombini e in tutte le zone di scolo e ristagno poste in aree pubbliche, disinfettare ospedali, parchi o centri anziani.  Fra i rimedi anche quelli di introdurre pesci rossi, predatori delle larve di zanzara, nelle vasche e nelle fontane dei giardini.

 

Stando al Piano Nazionale, in presenza di cluster di due o più casi umani di forme neuro invasive, la cui correlazione spazio-temporale sia stata confermata mediante indagine epidemiologica, Regioni, pubbliche amministrazioni e comuni  devono intensificate le attività di contrasto alle zanzare, partendo dalle abitazioni più esterne del cluster, eliminando focolai larvali ed eliminando i focolai larvicidi non rimovibili. Non sono invece necessari interventi straordinari adulticida in presenza di casi umani singoli, puntiformi nello spazio e nel tempo o in ambiente rurale o scarsamente urbanizzato.  

 

In caso di focolaio epidemico autoctono presunto o confermato, il Piano prevede l’avvio di un’ indagine entomologica per la ricerca dei virus nelle zanzare con il coinvolgimento dei medici della medicina di base, ospedalieri e territoriali, per la tempestiva identificazione ed isolamento dei casi e per la predisposizione degli interventi di disinfestazione e prevenzione necessari per l’interruzione della trasmissione.

 

In caso di emergenze sanitarie e d’igiene pubblica, è  il sindaco la massima autorità sanitaria locale e  in questa veste ha l’obbligo di emanare ordinanze contingenti ed urgenti.

 

Il periodo “standard” di maggiore attività dei vettori va dal 1 giugno al 31 ottobre, ma può essere esteso tra aprile-maggio fino a novembre, laddove le condizioni climatiche di un determinato anno risultino particolarmente favorevoli per lo sviluppo delle zanzare.  

 

Entro il 2023, Regioni e PA dovranno  iniziare  la sorveglianza dell’introduzione di nuove specie di zanzare invasive, individuando i principali siti a rischio di introduzione  predisponendo un programma di visite ispettive indirizzate alla verifica delle condizioni del sito e alla ricerca di larve e adulti di zanzare invasive.

 

Entro il 2025, ogni Regione e PA, inizierà a implementare un’attività di monitoraggio della resistenza a prodotti insetticidi impiegati e adottare di conseguenza strategie di controllo alternative .

 

Entro febbraio 2026 Regioni e PA invieranno una relazione al Ministero della SaluteDirezione Generale della prevenzione sanitaria e Direzione Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari circa i provvedimenti adottati.

Ombretta T. Rinieri

 

Fonte: Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e rispoista alle arbovirosi (Pna) 2020-2025

 

I Laboratori per la Regione Lombardia

Laboratorio di Microbiologia, Azienda Ospedaliera “L. Sacco”, Milano, Via G. B. Grassi, 74

Email: microbiologia@hsacco.it

Tel: 0239042239; 02.50319831  – Fax: 0250319832

Referente: Dott.ssa M. Rita Gismondo

 

S.S. Virologia Molecolare, S.C. Microbiologia e Virologia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo

Via Taramelli 5,  Pavia

Email: f.baldanti@smatteo.pv.it

Tel: 0382502633; 0382502283 – Fax: 0382502599

Referente: Prof. Fausto Baldanti