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Il consolidato della Gallazzi Vismara chiude con un utile di 290mila euro

L’attivo grazie al buon andamento delle farmacie che da anni coprono le perdite della rsa

 

ARESE – Il consiglio comunale ha approvato martedì il  bilancio consolidato 2022 di Gallazzi Vismara formato dai due distinti settori rsa e farmacie comunali.  La casa di riposo ha chiuso in rosso per 276mila euro prima delle imposte, in aumento rispetto al passivo del 2021 che era stato di quasi 229mila euro.

 

I ricavi delle vendite (rette) e delle prestazioni (sollievi e centro diurno integrato) sono stati pari a 4.701.521 euro contro i 4.342.205 dell’anno precedente.

 

 

 

 

Ricavi

Le rette sono cresciute del 4,54 per cento, e cioè di 2.477.516 euro. I sollievi hanno portato entrate per 286.835 euro, in crescita di 99.023 euro. Dal cdi sono entrate 68.743 euro, +64.723 euro rispetto ai 4.020 euro del’21. I ricavi del servizio assistenza domiciliare sono stati di 11.524 euro contro i 9.220 dell’anno prima. I rimborsi per la lavanderia e i trasporti sono stati pari a 52.417 euro. Poi c’è una voce ‘altri ricavi’ non specificata per 22.850 euro.  Il comune di Arese ha contribuito con 27.678 euro per gli impianti, mentre le sopravvenienze attive sono state pari a 343.352 euro (12.271 nel 2021).

Di seguito le entrate da Regione Lombardia: 1.603.074 per la rsa (1.584.484); 13.183 euro per l’iperproduzione del 2021; 100.571 euro per il cdipiù 84 euro per l’iperproduzione del 2021; 63.905 euro per la rsa aperta,  819 euro in più per l’iperproduzione dell’anno prima. L’anno scorso la Gallazzi Vismara ha ottenuto da Regione Lombardia anche un finanziamento di 690mila euro per la riqualificazione energetica della palazzina, che è pari al novanta per cento della spesa.

 

Costi

A parte i costi per le materie prime, di consumo e i farmaci in diminuzione (178.064 euro contro 198.829), in salita tutti gli altri costi: i servizi (assistenza sanitaria e direzione sanitaria, asa, rsa aperta, sad, lavanderia, animazione, global service, revisori, utenze, manutenzioni, reception ecc.) sono costati 3.761.312 euro rispetto ai 3.584.994 del 2021; personale interno 295.711 euro (261.271 euro); oneri sociali 76.557 euro  (67.060); tfr 44.087 euro (28.785).  Una somma importante riguarda la voce accantonamenti per rischi, pari a 660.618 euro contro i 403.036 del 2021.

Fra i costi sostenuti dalla casa di riposo,  l’ex direttore generale Andrea Segrini (andato in pensione alla fine dell’anno scorso) ha sottolineato nella sua relazione i 92,5mila euro corrisposti al Comune di Arese a titolo di affitto della struttura e i  67mila euro per il servizio di assistenza domiciliare erogato a titolo gratuito come voluto dalla giunta Palestra.

 

Fra gli investimenti, segnalati: l’ampliamento dello spazio a disposizione degli anziani e dei loro parenti nell’area bar-reception con la realizzazione di una veranda e la riqualificazione del giardino sul fronte di via Matteotti e degli ingressi della struttura il cui costo sarà sostenuto dalle imprese Papalini e Labirinto a compensazione di alcuni servizi non realizzati per la riduzione degli anziani a causa del Covid-19; una nuova area coperta sul terrazzo al secondo piano.

 

I lavori per la veranda hanno comportato un ritardo di oltre quattrocento giorni e la rsa ha avviato di conseguenza un’azione di rivalsa  per danni nei confronti dell’esecutore delle opere e sta verificando la richiesta dell’appaltatore sulla revisione dei prezzi. Fra le altre  criticità, il rinvio a quest’anno dell’intervento interno sulle porte tagliafuoco e quello sul gruppo pompe “in quanto l’accesso in struttura è stato interdetto a terzi a causa della pandemia”.

 

Inoltre fra i lavori sostenuti, rimossa la cabina Arpa in disuso e avviato il cantiere per il rifacimento della cabina ossigeno; l’installazione di condizionatori nelle parti comuni del nucleo Alzheimer  e quella di tende schermanti al terzo piano, alla prima zona sollievo e al centro diurno integrato.

 

Farmacie comunali

Il settore farmacie ha  chiuso con un utile prima delle imposte pari a 700.928 euro, in crescita rispetto ai 449.497 euro del 2021. Il bilancio consolidato della Gallazzi Vismara ha quindi chiuso con un utile netto di 290mila euro.

Se le farmacie continuano a coprire con i propri utili le perdite della rsa, soffrono di un costante turn over nonostante ‘il sistema incentivante per il personale’.  Nel 2022 sono andati via due farmacisti. Uno è stato sostituito con una persona a contratto determinato e uno a contratto libero professionista e il bando di concorso emesso è andato deserto.

Del resto a fronte di un valore della produzione delle farmacie pari a 3.893.234 euro (3.180.904 nel 2021) il costo per salari e stipendi è veramente misero: 316.829 euro (312.105 nel ’21) cui si aggiungono oneri sociali per 107.925 euro (107.053) e tfr per 20.922 (22.072).

In totale i costi della produzione sono ammontati a 3.202.741 e quindi la differenza tra valori e costi è di 690.493 euro.

A ben guardare il consuntivo 2021 delle farmacie, dato anche il pesante anno Covid con i relativi lockdown  è stato più performante di quello del 2022: ricavi infatti erano ammontati a 3.180.904 euro e i costi sostenuti erano stati pari a 2.731.410  euro con un attivo di 449.494 euro.   

 

In fase di discussione, facendo un accenno indiretto al possibile passaggio della gestione della gallazzi Vismara sotto Sercop, sia Roberta Tellini di Arese Rinasce che Andrea Miragoli di Forza Italia, hanno sottolineato come la rsa sia “adeguatamente gestita sia come erogazione dei servizi che come investimenti a significare che al suo interno vi sono persone capaci” e che quindi “non vi è necessità di stravolgere la modalità di gestione attuale”.

Ombretta T. Rinieri

Articolo pubblicato su “Il Notiziario” del 21 luglio2023 a pag. 51