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Gallazzi Vismara sotto Sercop? Intervista al Sindaco

SERVIZI – L’idea risale alla giunta Palestra e fu bloccata a causa del veto di Roberta Tellini. Ora la maggioranza ne discute. L’ipotesi prevede anche lo scorporo dalla rsa delle farmacie comunali   

 

ARESE – Sabato 15 luglio la giunta Nuvoli si è riunita con la sua maggioranza per iniziare ad analizzare l’idea del passaggio all’azienda consortile Sercop della rsa Gallazzi Vismara.  Un’ipotesi che  è fortemente avversata dalla minoranza fra i cui banchi siede ora Roberta Tellini, assessore  negli ultimi dieci anni delle  giunte  Palestra. La diaspora con Tellini  si è consumata in campagna elettorale allorquando si è candidata a sindaco correndo in contrapposizione a Nuvoli.

 

Tellini è sempre stata contraria all’ipotesi e ora escono i retroscena che hanno animato i rapporti con gli ex alleati. E’ lo stesso sindaco Luca Nuvoli a parlarne e a spiegare le valutazioni politiche che si stanno facendo con al sua Amministrazione.

 

Nella precedente consigliatura – esordisce il sindaco – abbiamo bloccato lo studio di fattibilità del passaggio della Gallazzi Vismara sotto  Sercop a causa del disaccordo che c’era con Tellini,  nella speranza di poter restare insieme in coalizione. Lei è contraria in assoluto al passaggio a Sercop, a prescindere da qualsiasi elemento di discussione nel  merito. Ora che la maggioranza è politicamente più tranquilla,  abbiamo iniziato una prima discussione per capire se la proposta è adeguata o noLa discussione non si esaurisce al confronto politico e coinvolgerà dipendenti della struttura e tutti gli altri interlocutori. E’ un percorso working in progress sapendo che noi vogliamo innanzitutto mantenere la gestione  pubblica dell’azienda”.

 

Intanto martedì, in consiglio comunale, sono stati resi noti i nomi del nuovo cda della Gallazzi Vismara: Roberto Penna, ingegnere, presidente; Veronica Cerea, ex assessore nella giunta Palestra,  vice presidente: Laura Albano, avvocato, consigliera. Sostituiscono nell’ordine   Roberto Mori, Pasquale Fantini e Margherita Corsi.

 

“Il presidente Penna – spiega Nuvoli – è stato manager d’azienda in multinazionali. Ha quindi un’esperienza  gestionale. Cerea, è stata assessore alle politiche sociali e  conosce bene l’ambito. Albano  è un avvocato e ci copre l’ambito giuridico”.

 

Ma cosa succederà  al neo cda nell’ipotesi che la gestione della Gallazzi passi sotto Sercop?

L’idea – risponde Nuvoli –  è di costituire per la rsa una Cabina di Regia in modo che Comune e Sercop definiscano le scelte della rsa. Il Cda appena nominato rimarrebbe in vita per la gestione delle due farmacie comunali. Quando il cda andrà in scadenza,  si nominerebbe un amministratore unico. I proventi delle farmacie non andrebbero più a coprire il bilancio della rsa, ma sarebbero incamerati direttamente dal comune perché nel progetto di Sercop è previsto il  miglioramento gestionale per cui l’eventuale loro utile andrà a nettare i costi che noi abbiamo per gli altri servizi di Sercop per i quali spendiamo all’anno circa un milione e mezzo di euro. Nel caso in cui Sercop generasse  nella rsa, poniamo, un utile di 300mila euro, questa cifra verrebbe stornata dal nostro debito di un milione e mezzo. Ciò perché gli utili e i costi della Gallazzi Vismara sono attribuiti  ad Arese. Non sono nel calderone generale con gli altri comuni soci di Sercop”.

 

Tuttavia Sercop prevede che tutti i costi siano in carico ad Arese e dato che la rsa della Gallazzi Vismara non ha mai generato un utile in vita sua, come verrebbe soppesata la situazione?

“Ma anche oggi –  ribatte il sindaco – tutti i servizi sociali sono in perdita, perché  non sono coperti dalle  tariffe. Quindi Sercop cosa ti dice? Tot entrate. Tot uscite. Il risultato finale  viene poi pagato dal comune.  Lo stesso discorso vale per la rsa. Se ci dovessero essere delle perdite, si sommano agli altri  costi. Noi però  contiamo sull’esperienza che Sercop ha maturato con la gestione della rsa  di Lainate, per cui non si prevedono perdite ma un pareggio progressivo.  La questione è che noi vogliamo aumentare i servizi e per farlo sono necessari degli investimenti. Sercop ci consentirebbe di fare sinergia con l’altra casa di riposo. Il centro diurno non è al massimo della saturazione e vorremmo fare il centro notturno integrato. Il servizio ‘Bussola’ di accompagnamento e orientamento gestito a tempo pieno da un’assistente sociale non è banale.  Attualmente le nostre assistenti sociali hanno compiti più di simil segretariato sociale per l’inserimento dei pazienti. Il ricovero in rsa dev’essere l’ultima spiaggia: prima ci sono il servizio di assistenza domiciliare, poi il centro diurno e i ricoveri di sollievo. Arese per esempio non ha il Sad  e quindi non abbiamo una serie di finanziamenti e di collaborazioni con Ats”.

 

Per Nuvoli è ancora più importante arrivare al laboratorio infermieristico dove poter fare in struttura tutta una serie di prestazioni. Gli infermieri, oggi in parte assunti in rsa e in parte di cooperativa, sarebbero assunti tutti da Sercop. Così pure tutti gli amministrativi.  Verrebbe riattivato il Comitato Parenti e per quanto riguarda le rette Nuvoli afferma di essere contrario: “Sono già state adeguate a febbraio all’inflazione – dice – del 5 per cento anziché del dieci”.

 

Altra questione da valutarsi è la diminuzione del minutaggio di Asa e Oss come sarebbe previsto dalla proposta di Sercop.

 

In un’ottica di economia di scala, il direttore di Sercop, Ciceri, diventerebbe anche il direttore generale della Gallazzi Vismara. Di Sercop anche il direttore sanitario. Il tutto sarebbe regolato da un contratto di servizio e controllato dalla Cabina di Regia di cui due dei tre componenti sarebbero del Comune.  

Ombretta T. Rinieri

Articolo pubblicato su “Il Notiziario” del 21 luglio 2023 a pag. 51