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Sì del Consiglio alle comunità energetiche

RISPARMIO – La Giunta punta a installare pannelli su scuole ed edifici pubblici. Prospettive pensa all’ex Alfa

ARESE – Il 3 novembre scorso sono state approvate in consiglio comunale due mozioni sulle comunità energetiche distinte, ma coincidenti, presentate dalla maggioranza che sostiene la giunta Palestra e dalla consigliera 5 Stelle Michaela Piva.

 

Le due mozioni impegnano il sindaco Michela Palestra e la giunta  a promuovere in Arese la conoscenza dei benefici energetici, sociali ed economici delle comunità energetiche e di autoconsumo collettivo decise dal governo con il D.lgs 199/2021 (direttiva Ue 2001 del 2018 sull’energia pulita) al fine di stimolarne la creazione in città con il coinvolgimento dei residenti e l’impiego di aree o edifici di proprietà comunale,   la creazione di un apposito centro informazioni e la condivisione di eventuali esperienze già in essere in altri comuni.

 

Fra gli obiettivi da raggiungere la riduzione dei costi in bolletta per i cittadini svantaggiati economicamente  che ricadono o rischiano di ricadere in povertà energetica. Obiettivo che va a  salvaguardare anche le casse pubbliche,  dato che  ai cittadini sotto un certo reddito sono concessi dei sussidi o delle riduzioni per far fronte alle bollette.

 

“L’ente pubblico – ha sottolineato la Piva presentando la sua mozione  –  ha un ruolo d’esempio e di traino. Auspico che anche  i nostri edifici  comunali ottengano un risparmio energetico in modo da ridurre a cascata altre spese, magari alle fasce più fragili”.

 

Purtroppo è assurdo che alcuni impianti fotovoltaici già installati sugli edifici prima del marzo 2020, non possano accedere alle comunità energetiche, perché  non credo che sia il momento di fare queste distinzioni ma che sia il momento di unire le forze. Però questa è la legge e dobbiamo prenderne atto. Qual è la nostra  situazione?”,  ha considerato e chiesto a sua volta alla giunta Mauro Aggugini del Forum, relatore della mozione della maggioranza.

 

Nella legge sulle comunità energetiche c’è questo limite del 2020 – ha risposto l’assessore all’edilizia Enrico Ioli – e gli impianti che abbiamo già installato sono tutti antecedenti. È chiaro che il governo intende incentivare i nuovi impianti. Quindi stiamo ragionando sulla possibilità di farlo, partecipando ai nuovi  bandi.  Ora come ora noi abbiamo pannelli fotovoltaici  sulla scuola  di via dei Gelsi a 55 kWatt. Un altro impianto è sulla caserma della polizia locale. Su entrambi abbiamo messo dei sistemi di accumulo aumentano il rendimento dei pannelli. Finora gli installati sono in autoconsumo. In rete non immettiamo nulla perché l’energia viene pagata pochissimo ed è più conveniente sfruttarla abbassando l’incidenza  della nostra bolletta. Abbiamo messo i pannelli anche su tutti i nuovi edifici, quindi sulla caserma dei carabinieri, sulla sede della Misericordia dove funziona in elettrico perché non c’è l’allacciamento al gas e le ambulanze sono attive h24 per 360 giorni l’anno. Purtroppo la produzione non è sufficiente al consumo e attingono anche dalla rete. Pannelli ci sono anche sulla Casa delle Associazioni e sul centro civico Agorà. Ora la sfida è installarli sui tetti delle scuole”.

 

Ma sul tema delle comunità energetiche un’altra sfida è stata lanciata all’amministrazione da Prospettive 2023, nato su spinta dell’ex assessore Pd, Giuseppe Augurusa,  e riguarda gli 11mila metri quadrati che la proprietà dell’ex Alfa Romeo deve cedere ai comuni di Arese e Lainate e che proprio Augurusa aveva commutato dalla stecca centrale dietro Palazzo Gardella ai capannoni del comparto 13 dietro il centro commerciale. Ma mai rogitati.

 

La sfida è arrivata il 28 novembre con un comunicato della grillina Piva a nome della neo nata associazione trasversale di sinistra Prospettive 2023 cui partecipa. Riprendendo implicitamente il discorso fatto da Ioli in consiglio comunale sulla futura installazione dei pannelli solari  su scuole e uffici comunali, Piva ricorda appunto alla Giunta l’esistenza dei capannoni le cui coperture, sottolinea,  potrebbero essere un volano per le comunità energetiche. E, ritornando sul suo cavallo di battaglia, insiste col dire che il risparmio derivante potrebbe andare a sostegno delle fasce deboli attraverso la riduzione di tariffe e o tasse locali, ma anche a ridurre i costi energetici alle villette unifamiliari  così diffuse ad Arese, perché la crisi energetica data dalla guerra in Ucraina,  “può mettere in ginocchio anche chi fino a ieri era in perfetto equilibrio”.

 

Ma c’è un ma: Arese e Lainate, che dopo anni da un iniziale accordo non hanno ancora rogitato i capannoni né l’amministrazione ha avuto successo con i bandi per inserirvi imprese e incubatori di start up, sono ancora interessati come comuni a scambiare lì gli undicimila metri quadri che la proprietà dell’ex Alfa Romeo deve cedere loro? 

Ombretta T. Rinieri

Articolo pubblicato su “Il Notiziario” il 2 dicembre 2022 a pag. 58