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Arese Sud: degrado, pericoli e…palude

IL CASO – Rabbia dei residenti: vandali, insicurezza, uscita dei mezzi dei Cc congiunta al parchetto dei bimbi…

 

ARESE – I documenti sono pronti ed entro ottobre l’Arma dei carabinieri  dovrebbe lasciare la l’attuale caserma di Viale Resegone e prendere possesso della nuova struttura ad Arese Sud. I residenti del complesso Sansovino non vedono l’ora che i militi arrivino da loro. Li attendono con ansia, perché nonostante abbiano fra i loro abitanti un politico della Giunta Palestra in carica, si sentono da almeno tre anni abbandonati a loro stessi.

I problemi sono veramente tanti e vanno dal timore per la sicurezza dei bambini, delle persone e viabilistica a causa di una scarsa manutenzione e vigilanza fino a un imperante vandalismo che nessuno riesce a contenere. La speranza è che i carabinieri, che operano per la gente e vivono in mezzo alla gente, siano in grado di indurre con la loro presenza ‘chi deve fare cosa’ a riportare decoro nell’area e, dall’altra, che facciano  da deterrente ai malviventi.  A detta dei cittadini il politico, infatti, pare non intervenga per non incorrere nell’accusa di interessarsi alla situazione per un interesse personale, dato che nel condominio anch’esso vi abita.

 

Tuttavia, un problema di sicurezza riguarda anche i carabinieri. Il passo carraio d’accesso al loro parcheggio e alla loro caserma è condiviso con l’accesso all’area giochi dei bambini e alle piste del  parco. Le mamme e i nonni sono preoccupati: “Con i bambini piccoli non bastano cento occhi  – dicono – se uno ti scappa o ti corre dietro a una palla, mentre le auto escono a sirene spiegate si rischia il dramma. Con che testa si progettano le cose?

 

 

Da mesi c’è la fontanella dell’acqua del parchetto divelta dalla base e rovesciata per terra. Nessuno viene ad aggiustarla. Da due anni c’è un tombino senza copertura. I vigili sono usciti, hanno messo le transenne, ma regolarmente qualcuno di notte le scaraventa in giro. Per fortuna, abbiamo dei signori volontari che di giorno le recuperano e le riposizionano attorno al buco. Il laghetto è diventato una palude con zanzare, topi e bisce. Ce li ritroviamo dappertutto. Non si contano le segnalazioni e gli incontri che abbiamo fatto in comune. Quest’estate c’è  stato anche l’allarme della zanzara africana. I ragazzini più grandicelli entrano in quella che è diventata una palude dato che canne e arbusti sono cresciuti a dismisura. Una volta che sono lì dentro non li vedi più. Le radici stanno alzando le pietre bianche di arenaria del cordolo. Peseranno 50-60 chili. E se una cade addosso a uno i loro? Siamo veramente preoccupate. Eppure quando siamo venute qui ad abitare,  ci pareva il paradiso”.

 

 

Già, zanzare, topi, bisce, ma anche il rospo smeraldino protetto dalle leggi europee, l’airone cenerino e altre specie tipiche di un’area umida. Perché tale è diventata a causa della mancata manutenzione della  vasca volano realizzata a mo’ di laghetto con lo scopo di drenare l’acqua piovana dal terreno ghiaioso delle Groane.

 

 

Manca la manutenzione. Manca la vigilanza. Le doghe in plastica dell’area relax del parco sono state scardinate in più punti lasciando buchi con il pericolo che se qualcuno vi mette un piede in fallo, rovina a terra e si fa male. In un punto qualcuno vi ha dato anche fuoco.

 

 

 

 

La vegetazione ha invaso anche le piste ciclopedonali: si fa fatica a passare a piedi e in bicicletta. Figurarsi con un passeggino!

 

 

 

 

 

 

Le panchine in legno e ferro davanti all’area cani sono state vandalizzate. E nella tettoia prospiciente sono stati asportati dei pannelli solari dell’illuminazione pubblica.  Si dirà ci sono le telecamere. Ebbene, quando è stato necessario esaminarle – dicono alcuni abitanti – si è scoperto che la risoluzione è talmente bassa, da non servire a nulla.

 

 

 

Spostandosi dall’area parco all’altro lato dell’area Sansovino, dove ci sono le palazzine costruire in edilizia convenzionata, la farmacia e degli uffici Gesem e del Csbno,  il mancato sfalcio di una siepe coincidente con la pista ciclopedonale,  impedisce a chi in auto si lascia l’Eurospin alle spalle e svolta a destra (rotonda carabinieri) di vedere chi si appresta ad attraversare e chi attraversa non può vedere le auto che arrivano.

 

Stesso problema sul ponte che porta alla via Di Vittorio. 

 

 

 

 

 

 

 

 

La costruzione della rsa è ferma da mesi. Succede che giovani e ragazzini, passando da un angolo del parcheggio Eurospin, accedono al cantiere e salgono sulle impalcature. E c’è anche la gru ancora montata!

 

 

 

I residenti dicono di aver più e più volte segnalato i disagi al Comune e alla Polizia Locale senza che si risolvesse nulla. Il problema starebbe nelle competenze in capo all’Amministrazione e a quelle in capo al costruttore,  il Fondo Numeria, pare, dietro alla Sansovino. “Si rimpallano le responsabilità – dicono i cittadini – è una vergogna”. Ora sperano nell’arrivo dell’Arma dei Carabinieri.  

Ombretta T. Rinieri

Articolo pubblicato su “Il Notiziario” del 30 settembre 2022 a pag. 59