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Pandemia: gli ultimi dati dell’Agenas

ROMA – Secondo i dati diffusi oggi dall’Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, è al 41 per cento il numero delle terapie intensive occupate in Italia dai pazienti Covid e al 48 per cento quello dei posti letto occupati nei reparti medici. In calo, quest’ultimo dato,  dell’1 per cento  rispetto a ieri e del 2 e del 3 per cento rispetto a una settimana fa.

Le percentuali di entrambi i settori restano comunque alte rispetto alle rispettive soglie  di rischio, che sono del 30 per cento (decreto 30 aprile 2020) per le terapie intensive e del 40 per cento per i ricoveri nei reparti. 

 

Di seguito a scalare  le regioni e province che superano nelle terapie intensive la soglia del 30 per cento:

Lombardia (61), Piemonte (60), Provincia autonoma di Trento (49), Umbria (49), Puglia (48), Liguria (47), Marche (44), Provincia autonoma di Bolzano (44), Toscana (44), Abruzzo (40), Valle d’Aosta (39), Molise (38), Sardegna (38), Lazio (37), Friuli Venezia Giulia (35),  Emilia Romagna (33).

 

Di seguito a scalare  i posti letto occupati dai malati Covid-19 nei reparti di medicina, pneumologia e malattie infettive ekke regioni e province italiane:

Provincia autonoma di Bolzano (99), Piemonte (80), Provincia autonoma di Trento (67), Valle d’Aosta, (57%) Liguria (54), Friuli Venezia Giulia (50), Lazio (50), Abruzzo (49), Emilia Romagna (49), Lombardia (49), Marche (49), Puglia (49), Umbria (48), Calabria (47) e Veneto (42).

 

Incrociando i numeri, risulta quindi evidente la situazione particolarmente critica negli ospedali in Piemonte, Lombardia e nelle Province di Bolzano e Trento.   Mentre il superamento deella soglia critica dei posti letto nelle regioni di Calabria e Veneto segnano l’espansione del Covid-12 in territori italiani prima sfiorati. 

 

La speranza è ora nel vaccini. Ma mentre in Italia si è ancora lontani dall’arrivarci, la Gran Bretagna ha annunciato di aver già approvato l’uso del vaccino Pfizer-BioNTech, il quale sarà disponibile nel Paese  a partire dalla prossima settimana. Più lunga invece la procedura di approvazione dell’Ema che per il proprio via libera richiede un numero di prove e controlli maggiori. In Belgio invece le vaccinazioni sono previste a cominciare dal 5 gennaio 2021.

O.T.R.

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