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Brusaferro dell’Iss: “In Italia picco significativo nelle ultime due settimane”

Silvio Brusaferro

ROMA – Il presidente dell’Istituto superiore della sanità Silvio Brusaferro ha tenuto il 4 novembre in videoconferenza un’audizione alla Commissione Affari sociali  della Camera sul rapporto dell’Istituto: “Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale” e sullo stato attuale del monitoraggio e del tracciamento dei contagi.

 

La circolazione del virus e’ particolarmente attiva tutta Europa, ma in Italia si assiste a un’alta incidenza  con un picco significativo nelle ultime settimane, dal 19 ottobre al 1° novembre. Rispetto alla prima ondata di marzo il virus circola in tutte le regioni e in alcune è particolarmente elevata”.

 

 

Brusaferro ha spiegato che per quando riguarda i ricoveri con sintomi non si sono ancora raggiunti i picchi, ma e’ un numero che sta crescendo. E questo e’ un elemento di grande attenzione, perché noi sappiamo che intercorre del tempo dal momento in cui si contrae l’infezione al momento in cui si manifestano dei sintomi e a quello in cui, per affrontare alcuni sintomi, è necessario il ricovero o il ricovero in terapia intensiva. Un altro elemento importante e’ capire come si comporta la ‘resilienza’ di sistema territoriale,  cioè la capacità’  del sistema sanitario  di rispondere con posti letto e assistenza una volta che la persona ha contratto l’infezione o ha sviluppato dei sintomi.

 

Rispetto a marzo, in questo periodo sono cresciuti molto i numeri dell’isolamento domiciliare.”Pertanto – ha detto Brusaferro – dobbiamo cercare come Paese, di garantire il bisogno di ricoveri in degenza ordinaria o in terapia intensiva. Tenendo conto che alcune regioni hanno supero la soglia critica dei posti in terapia intensiva e che altre regioni sono vicine. Il significato è che fatto 100 l’offerta di posti letto in degenza ordinaria di area medica, oltre il 40 per cento di occupazione per pazienti Covid vuol dire dover riprogrammare le attività per dare priorità alla clinica dei pazienti con Sars-CoV-2, dilazionando ricoveri per altre patologie”.

Ombretta T. Rinieri

Il video dell’audizione alla Camera