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Sciopero a sorpresa di sette classi del “Fontana”

GARBAGNATESette classi del liceo artistico “Lucio Fontanahanno scioperato a sorpresa il 16 ottobre scorso. Pare che infatti la mattina di quel venerdì direzione e docenti  si siano trovati la scuola svuotata senza essere stati pre avvertiti. La notizia è trapelata solo negli ultimi giorni quando ormai a forza di decreto governativo i ragazzi da lunedì 26 dì scorso sono in didattica a distanza.

 

Di seguito le loro motivazioni e richieste: 1) rispetto delle pause tra una lezione e l’altra e dell’intervallo perché alcuni  docenti allungherebbero il loro orario (si tenga conto che a ogni fine lezione i ragazzi devono aerare e  igienizzare l’ambiente,  andare in bagno ecc.); 2) la possibilità di pranzare nei giorni  della settima lunga  (pare che due volte alla settimana i ragazzi saltino il pasto); 3) la possibilità di stare in didattica a distanza nel caso in cui si attendano i risultati dei tamponi;  4) una migliore gestione delle entrate e delle uscite scaglionate perché persisterebbe l’assembramento all’ingresso a scuola; 5) la pulitura dei filtri dei condizionatori del prefabbricato la cui inadempienza impedirebbe l’utilizzo della struttura;  6) chiarimenti sugli orari del trasporto pubblico che sarebbero ridotti e insufficienti: i ragazzi che escono da scuola alle 15 arrivano a casa due ore dopo; 7) mancanza del rispetto della distanza, dell’areazione e di varie manovre anti Covid  in quattro aule.

 

La popolazione scolastica del liceo artistico, docenti e studenti,  vive da oltre vent’anni una situazione di grave disagio e stress ambientale. Un disagio che con l’emergenza Covid-19 sta ingenerando evidentemente anche paure che possono trovare una giustificazione. La struttura da  scuola elementare stile anni 70 è divenuta insufficiente a ospitare in modo adeguato il numero delle classi. Il prefabbricato che ha dato un po’ di respiro ai tempi della giunta Perferi è divenuto obsoleto e  carente è la sua manutenzione. Doveva da tempo essere sostituito con uno più grande ma ciò non è accaduto mandando. In estate è stato sostituita la pavimentazione di un’ala della scuola perché il vecchio pvc conteneva l’amianto nella colla. La scuola doveva essere consegnata a fine agosto. Cosa che non è avvenuto complicando i grandi sforzi che direzione e docenti hanno fatto durante l’estate per adeguare la struttura alle misure anti-Covid.

 

Non si contano in oltre vent’anni le proteste, le manifestazioni e gli scioperi che le varie generazioni di ragazzi hanno fatto per migliorare la loro scuola supportati in questo da docenti e  direzione. Questa volta il meccanismo solidale si è inceppato.

Ombretta T. Rinieri

Articolo pubblicato su “Il Notiziario” il 30 ottobre 2020 a pag. 66