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Decentrati a Sercop molti dei servizi sociali

Approvato il bilancio preventivo 2020. Il fenomeno dei minori allontanati dalle famiglie e messi in strutture lontane dal territorio

 

ARESE  –  E’ passato a maggioranza il 4 febbraio scorso in consiglio comunale il piano programma 2020 e il budget economico triennale di Sercop, il consorzio cui i comuni di Arese, Cornaredo, Lainate, Pero, Pogliano Milanese, Rho, Settimo Milanese e Vanzago delegano molti dei loro servizi sociali.

 

sercop-tab1Dal 2019 al 2020 il bilancio cresce dell’11 per cento per effetto della presa in carico da parte di Sercop della Rsa e Rsd di Lainate. La produzione è orientata per il 41% all’area disabile, seguono i minori, gli asili nido e gli interventi sugli anziani. Dall’ottobre scorso è stato aperto anche  uno sportello per le famiglie del Rhodense che hanno al domicilio un anziano non autosufficiente.

 

sercop-tab2A illustrare i conti del consorzio il direttore Guido Ciceri. Il preventivo 2020 prevede ricavi per complessivi  28.347.240 euro di cui 15.975.557 versati dai comuni associati, pari al 56% del totale, così suddivisi: trasporto disabili (1.666.695 euro); inserimenti lavorativi (391.411); assistenza domiciliare minori (2.403.209); tutela minori (3.736.498); Sad (664.660); rsa-rsd Lainate (748.483); servizio sociale professionale (501.939); Cse/Sfa (1.911.208,50); ufficio protezione giuridica  (149.851); progetti speciali (159.885); asili nido (1.023.591); Cdd (987.941); Comunità, Css, Rsd (2.195.809); Comunità Arese (105.006); housing sociale (245.959); oneri centrali (580.376).

 

sercop-tab3I contributi degli altri enti (Regione, Ministeri, fondi nazionali, voucher eccetera) contano per il 27.30% e toccano i 7.738.423 euro. Le voci più importanti sono il contributo dal fondo nazionale Rsa-Rsd (2.235.937 euro), il progetto Rica (985.380),  i disabili nelle scuole superiori (847.896), gli stranieri per 1.001.991 euro (151.244 dal Fnps stranieri e 850.748 per i richiedenti asilo), i minori per 1.053.811 euro (309.595 collocamenti in comunità, 200mila quale contributo per allontanamenti, 200mila assistenza domiciliare minori,  123.811 spazio neutro per gli incontri protetti genitori-figli, 80.018 contributo Fdr per Cse, 76mila Sad, 40mila contributo Fsp per affidi, 23.843 altro contributo alle entrate affidi). Segue il contributo per il piano povertà nazionale del reddito di cittadinanza pari a 290.472 euro, i contributi al reddito di cittadinanza per adm (32mila euro) e l’housing (93.254).

 

sercop-tab3-2Negli  oltre 7,7 milioni di euro rientrano anche il contributo di Arese, Lainate e Pero per gli asili nido (67.500) e del solo Arese per i voucher Css disabili (23.241).

 

Gli utenti versano a Sercop 4.430.215 euro (il 15,63%) per:  rette di anziani e disabili in Rsa – Rsd (3.545.168); rette asili nido (780.460) e compartecipazione alle rette centri diurno disabili (94.963); rette comunità socio sanitarie, residenze sanitarie diurne (8.123) e  per l’housing (1.500).

 

I comuni non associati versano 77mila euro (0,27% del budget)  per tutela comunità (12mila euro); servizio educativo integrato (35mila); spazio neutro (10mila).

 

Per lo spazio neutro i comuni associati compartecipano invece per 20mila euro. Altre fonti di finanziamento sono il fund rising (1.099.355) e un contributo di Nerviano (126.046).

 

Parimenti ai ricavi, i costi d’esercizio riportano in uscita la stessa cifra degli oltre 28 milioni dei ricavi cui corrispondono le  stesse voci. Fra quelle non illustrate sopra,  rientrano i costi per l’ufficio di piano (313.066), il sostegno inclusione attiva (305.435), il servizio sociale professionale (501.939) e gli oneri delle strutture centrali dell’azienda (657.388).

 

L’allontanamento minori ha attirato l’attenzione della consigliera d’opposizione Michaela Piva (m5s) , che ha posto una serie di domande a Ciceri durante la discussione in aula. E’ così emersa la decisione di risparmiare sulle strutture di collocamento. A riguardo è stato stilato (sulla falsariga di Milano) un elenco di istituti il cui criterio è il costo unitario di collocamento che ha portato a un risparmio di  4 euro a giornata. Così facendo la struttura accreditata può essere distante anche diversi chilometri dalla residenza dei genitori del minore con chiara difficoltà per questi ultimi a raggiungerlo in visita.

 

Ad Arese, per esempio, vi è un caso fuori regione.  I collocamenti, che costano mediamente intorno ai 90 euro al giorno, stanno prendendo molto piede rispetto agli affidi (300-350 euro al mese) in quanto sono molti, a dire di Ciceri, “Gli affidi falliti nel passato a causa della crisi economica e dell’evaporazione dei legami sociali”.

 

Gli allontanamenti possono avvenire per incuria, maltrattamento, conflittualità, abuso.  Più del 50 per cento avviene per conflittualità (63 casi solo nell’ultimo anno).

 

Mi chiedo – ha detto Piva – quale capacità di mediazione vi sia dato che tutte le coppie che si separano sono in conflitto altrimenti non ci sarebbe la separazione”.

 

Ciceri ha convenuto che non è facile darne una risposta: “Il procedimento parte dal Tribunale o dagli avvocati che ravvisano un pericolo per il minore.  Quando le separazioni arrivano al servizio sono già pregiudicate. Il bambino è una vittima,ma la patologia è della coppia”.

Ombretta T. Rinieri

Articolo pubblicato su “Il Notiziario” del 7 febbraio 2020 a pag. 66