- Detto Schietto - https://www.dettoschietto.it -

Mind porterà valore ed occupazione in tutta la zona

Il nodo principale è il trasporto pubblico da e per l’ex Expo. Il prolungamento della metropolitana farà la differenza per lo sviluppo dei territori. Rho ha messo le mani avanti

 

ARESE – Negli ultimi mesi si sono gettate velocemente le basi di Mind (Milano Innovation District), il distretto dell’innovazione che nascerà sull’ex Expo del 2015, un’area di un milione di metri quadrati, la cui ricettività sarà tra le 60 e le 70mila persone.

 

Dopo l’amministrazione di Milano, l’8 ottobre scorso quella di Rho ha adottato per l’area il PII, ossia il piano integrato d’intervento che ne definisce la vocazione a parco della scienza, del sapere e dell’innovazione in vista dell’insediamento dell’ospedale Galeazzi, del campus scientifico dell’Università Statale di Milano, di Fondazione Triulza quale rappresentante del terzo settore e dell’istituto  Human Technopole quale centro per la ricerca sulle “Scienze della Vita”. Quest’ultimo con sede in Palazzo Italia e in alcuni edifici circostanti.

 

Ma Rho vuole evitare che la zona, come successe per Expo, rimanga un’area chiusa e decentrata rispetto al territorio comunale,  perciò la giunta Romano sta studiando come farle oltrepassare i confini ed estenderla a tutto il territorio, puntando a creare abitazioni per gli studenti e i ricercatori e a facilitare l’insediamento di aziende innovative che non troveranno spazio nell’area.  In questo senso il sindaco rhodense è molto attivo e ha già reso noto di aver stretto relazioni con Mind “sotto molti punti di vista, come ad esempio il nuovo Teatro de Silva che soddisferà l’offerta culturale dell’area, mentre sul lavoro si stanno definendo accordi affinché Lendlease si avvalga delle imprese e del personale del territorio”.

 

Nell’ottica di Città Metropolitana, Mind dovrebbe diventare un nuovo quartiere milanese. Infatti il terreno dell’area si estende a cavallo tra Milano e Rho.  Secondo Pierfrancesco Maran, assessore all’urbanistica di Milano, la rigenerazione dell’ex Expo si inquadra nello sviluppo di Milano 2030 e porterà nuove eccellenze internazionali, un grande polmone verde in continuità con i parchi di Cascina Merlata e Farini e sarà un luogo di sperimentazione dal punto di vista della mobilità driverless.

 

Sempre in ottobre, per la precisione il 2, l’associazione di imprenditori locali Distretto 33 già molto attiva durante l’esposizione internazionale, ha tenuto i suoi stati generali su come coinvolgere in Mind  i territori del Nord Ovest con proiezioni future che addirittura guardino alle Olimpiadi 2026. Fra i partecipanti ai lavori oltre al responsabile del progetto Mind Francesco Mandruzzato, i consiglieri regionali Carlo Borghetti e Roberto Giovanni Mario Mura, il direttore sanitario del Galeazzi Fabrizio Pregliasco, il vice sindaco di Città Metropolitana Arianna Censi,  Igor De Biasio e Attilio Di Cunto, il vice presidente della Regione Veneto Gianfranco Forcolin e il suo direttore dell’area sviluppo strategico Diego Vecchiato,  il professore aggiunto del Politecnico di Milano Mauro Nicoletti, il sindaco di Bollate Vassallo, l’architetto Stefano Casagrande di D33 per la rigenerazione urbana intorno a Mind, il portavoce del Comitato Risorgimento Paolo Bindi sulle nuovo prospettive dell’area industriale di Mazzo di Rho, Gerardo Gentile di Tecnocasa e Tommaso Brancati di GMultiservizi.

 

Ora tutti i comuni direttamente coinvolti e limitrofi guardano allo sviluppo del trasporto pubblico quale  nodo principale da risolvere per portare migliaia di persone provenienti da tutta la Lombardia e non solo dentro e fuori Mind. E a tal proposito Censi ha annunciato che è stato proposto di implementare la rete di trasporto e i collegamenti già definiti in un protocollo firmato con la Regione Lombardia.  Il 2 ottobre Censi non lo ha esplicitato ma, dato che MM è una partecipata del comune di Milano,  tutti hanno pensato al prolungamento della linea 1 oltre il capolinea di Rho Fiera. Ma fino a dove? 

 

Come si diceva all’inizio,  Rho corre: a luglio il consiglio comunale ha approvato il Piano Strategico Rho 2030 in cui prospetta il prolungamento della MM e il 22 ottobre  ha approvato all’unanimità una mozione con cui chiede di finanziare uno studio di fattibilità tecnico-economica per prolungare il tracciato con analisi delle direttrici e del bacino d’utenza.

 

La corsa a stringere rapporti con imprese portatrici di valore e occupazione è partita e Rho ha già staccato.

Ombretta T. Rinieri

Articolo pubblicato su “Il Notiziario” del 6 dicembre 2019 a pag. 72