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Il sindaco Michela Palestra giura e avvia il suo secondo mandato

LUNEDI’ – Il consiglio dona il gettone di presenza al fondo Caritas per le famiglie di via Cantù

 

ARESE – E’ partito lunedì 2 luglio il secondo mandato della giunta Palestra con il primo consiglio comunale post elezioni. Nuova presidente del consiglio Eleonora Gonnella, che in qualità di consigliere anziano ha aperto da subito i lavori.  Eletta all’unanimità, il voto a Gonnella è andato in virtù del suo impegno politico verso la città, già dimostrato in nove anni prima come consigliere e poi come assessore,  e perché recepita dal consiglio tutto come garanzia di imparzialità grazie alle sue riconosciute capacità di ascolto e di dialogo. Fiducia che la neo presidente ha rinfrancato nel discorso d’insediamento affermando che la propria appartenenza politica non le sarà d’ostacolo nell’essere imparziale all’interno e fuori dall’aula.

 

I lavori si sono caratterizzati subito con il primo punto all’odg per la dichiarata incompatibilità da parte del segretario Pepe  alla carica di consigliere di Elio Giuffrida, terzo eletto nelle liste della Lega Nord con 41 voti, in quanto al momento della seduta pare fosse ancora pendente un credito di Gesem nei suoi confronti.  Preso atto dell’incompatibilità, il consiglio ha deliberato di dar modo a  Giuffrida di presentare osservazioni o di eliminare le cause d’ incompatibilità entro una decina di giorni. 

 

Poche le battute sull’argomento tra Edoardo Buroni (Pd) e Vittorio Turconi (Lega). Il primo ha sottolineato per i consiglieri l’importanza di tenere un comportamento di rigore in un momento in cui la fiducia dell’opinione pubblica verso chi amministra è bassa. Il secondo ha invitato a non fare un processo su questioni ancora ignote considerato che al consigliere si era dato il tempo per far valere le sue ragioni. “Sarebbe stato più opportuno – ha detto – non andare nei dettagli e mettere in votazione la delibera”.

 

A seguire il giuramento del sindaco. Nella commozione del momento solenne,  Michela Palestra ha rinnovato il suo impegno a rappresentare la cittadinanza per altri cinque anni  e l’orgoglio di essere stata eletta con una percentuale del 63 per cento dei voti che consegnano alla maggioranza numeri importanti seppure, non ha nascosto, le elezioni si siano caratterizzate per una bassa affluenza al voto. La nuova sfida è di appassionare maggiormente i cittadini sui temi della politica locale.

 

In questo luogo – ha detto –  dovremo essere capaci di accogliere contributi positivi e di essere sempre in ascolto. Il confronto sarà anche duro ma nel reciproco rispetto. Vogliamo continuare a essere simbolo di stabilità senza tralasciare le sfide complicate ma anche entusiasmanti per la nostra città. Dal tema della trasformazione dell’ex Alfa Romeo al dopo Expo al nuovo bando per il nostro centro sportivo”.

 

La formalizzazione dei capigruppo ha registrato fra i banchi della maggioranza la nomina di Chiara Varri per il Pd, di Barbara Scifo per il Forum e di Antonio Castelli per Arese Rinasce, mentre per la minoranza a guidare i quattro consiglieri leghisti sarà Vittorio Turconi. Michaela Piva, unica eletta fra i grillini, è di default  capogruppo del m5s. Le altre formalità hanno riguardato la nomina dei consiglieri membri della commissione elettorale e della commissione dei giudici popolari.

 

In coda ai lavori,  il sindaco ha accennato alla situazione di quelle famiglie della residenza “Don Bosco” che hanno perso la casa nell’incendio del 29 giugno scorso. Sei i  nuclei (una ventina di persone) di cui l’amministrazione sta seguendo giornalmente la situazione. Uno è ancora alloggiato all’albergo del Giada.

Permane per loro – ha spiegato il sindaco – una situazione di emergenza e di disagio perché essendo in corso le verifiche rispetto alle cause del rogo non sono ancora noti i tempi per una normalizzazione, anche se questa parola è certamente fuori contesto. Quello che si sta facendo è di accompagnare nel frattempo  queste famiglie verso una situazione meno precaria,  ma che abbia un contesto più di residenza che non quella di permanere all’interno di un albergo”.

 

Seppure infatti subentreranno le assicurazioni condominiale e personale, la risoluzione e ricostruzione degli alloggi dell’ultimo piano della stecca in via Cantù ha tempi ancora non ipotizzabili e per questo le famiglie nel mentre vanno sostenute nei loro bisogni. Il sindaco ha quindi ricordato il conto di solidarietà aperto per loro  dalla Caritas cui simbolicamente i consiglieri hanno donato il proprio gettone di presenza. A tal proposito Michaela Piva è intervenuta per precisare che il m5s vorrebbe donare direttamente, magari a una famiglia fra le più fragili non coperta dall’assicurazione, andando oltre il gettone di presenza.

 

“Il fondo unico – ha risposto il sindaco – consente di raccogliere quello che è il desiderio della cittadinanza nella gestione dell’emergenza per poi intervenire sulle singole famiglie. Andare a identificare una specifica famiglia andrebbe in qualche modo a evidenziare elementi che attengono a una sfera privata . Trovo il gesto generoso e ne sottolineo la valenza positiva. Bisognerà capire come veicolare questa messa a disposizione  nei modi che potremmo definire meglio successivamente” .

Ombretta T. Rinieri

pezzo pubblicato su “Il Notiziario” del 6 luglio 2018 a pag. 65