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I sindaci: empasse sull’Adp per colpa di Regione

PARLA IL SINDACO DI LAINATE – Manca il rapporto ufficiale sulla viabilità. Il problema trasporti

partendo da sinistra: i sindaci di Rho Pietro Romano, di Lainate Alberto Landonio e di Arese Michela Palestra

ARESE – LAINATE – La direzione infrastrutture di Regione Lombardia non ha ancora presentato sui tavoli del Collegio di Vigilanza e della Segreteria tecnica dell’atto integrativo all’accordo di programma ex Alfa Romeo il suo rapporto ufficiale sulla viabilità. Senza questo documento i sindaci di Arese e Lainate non intendono iniziare a discutere dei nuovi investimenti di Tea sull’area.

 

L’operatore – racconta il sindaco di Lainate Alberto Landonioha illustrato la sua proposta, l’Ikea, lo sci indoor e tutto il resto. Ma, Inserendo delle nuove infrastrutture bisogna anche indicare come ci si arriva e quali sono le altre infrastrutture a supporto. I comuni vogliono snocciolare i vari temi. Tea ha fatto delle ipotesi, ma non è l’operatore che decide. Noi stiamo aspettando Regione”. I tempi intanto si sono dilatati e dal 30aprile stabilito dalla delibera regionale per la firma dell’atto si è arrivati a fine anno con un nulla di fatto. I tavoli, nonostante gli innumerevoli incontri, sono fermi sulle ipotesi. Uno dei punti focali è il trasporto pubblico su rotaia.    

 

“Si tratta di una prima ipotesi in discussione, ma in realtà non è definitiva. Prevede la riattivazione del vecchio tracciato ferroviario che all’epoca dell’Alfa Romeo in attività, collegava la fabbrica con la stazione di Garbagnate. E’  un binario scalcinato che c’è ancora e che viene citato  nel piano regionale dei trasporti fra i possibili interventi ferroviari. A prescindere  dal completamento del recupero dell’ex Alfa Romeo”.

 

Il piano  regionale dei trasporti definisce tutti gli sviluppi  infrastrutturali, in questo caso della rete ferroviaria regionale. Fra gli sviluppi,  anche se non è previsto oggi uno stanziamento, è indicato il  recupero di questo sedime ferroviario, perché si considera che Lainate con 26 mila abitanti sia  forse l’unica città di medie dimensioni  senza un collegamento ferroviario. Arese, con meno di 20mila abitanti, è più piccola. Almeno questa è l’analisi della regione alla cui redazione peraltro i comuni non hanno partecipato. 

 

Fisicamente il tracciato  parte dalla stazione di Garbagnate,  sfiora quasi il centro ippico, corre parallelo alla via Trattati di Roma (quella che porta al Bricoman)  e si ferma in una parte dell’area dietro il centro commerciale, in comune di Lainate.  Nell’ipotesi di Regione a un certo punto il tracciato verrebbe sdoppiato e  un binario portato in zona cittadina. Ma non sarebbe così semplice realizzarlo perché il nuovo percorso incrocia una strada.

 

il plastico con il tracciato ferroviario che collegava l’autosilos dell’Alfa Romeo alla stazione di Garbagnate milanese

In origine il binario, che era adibito al trasporto delle auto nuove, partito dalla stazione giungeva nell’area industriale Garbagnate-Lainate, proseguiva lungo il torrente Lura, lambiva la pista prove (oggi zona Aci Vallelunga)  e  terminava all’autoasilo dove erano stoccate (l’area dove ora sarebbe prevista l’Ikea) entrando anche nei comuni di Arese e Rho attraverso un sottopasso che consentiva di superare sotto traccia la provinciale.

 

Con i lavori del centro commerciale, nel tratto Lainate-Arese-Rho, i binari sono stati tolti e al loro posto è stata realizzata la pista ciclabile, ma il sottopasso c’è ancora e lo si incontra andando in bicicletta. Poi ci si deve fermare perché il passo è stato sbarrato con un cancello in attesa di realizzare il progetto di rinaturalizzazione del Parco del Lura,  che prevede anche la sua saldatura con il confinante Parco delle Groane all’altezza del Museo Alfa Romeo. 

 

L’edificazione della pista ciclabile e del parcheggio de “Il Centro” hanno tolto la possibilità di proseguire con il vecchio tracciato fino ad Arese-Rho a meno di non andare sottoterra e di riemergere dall’altra parte. Ora come ora tale ipotesi non è presa in considerazione e ciò, al momento, taglia fuori di netto le potenziali tratte ferroviarie Garbagnate-Lainate-Arese.   

 

Stando così le cose, ad Arese non rimane che guardare a Rho-fiera  per collegarsi a Milano con un trasporto pubblico su rotaia.Ma come fare se l’area in questione è altamente edificata e urbanizzata? Sul tavolo, da anni,  una sola ipotesi: realizzare una metro tranvia che percorrerebbe in superficie il  tracciato della tanto contestata “tangenzialina” contro cui si batté nel 2009  il Comitato Difendiamo Arese, disegnata a fianco dell’autostrada e vicino alle case. Il ricongiungimento con la MM di Rho-fiera avverrebbe attraverso lo scavalco dell’autostrada.  A causa dei costi ritenuti troppo elevati, finora nessuno ha osato prendere in considerazione il totale percorso ferroviario  sotto terra Garbagnate-Lainate-Arese-Rho né il prolungamento dall’attuale stazione della metropolitana di Rho-fiera di tre nuove fermate  Mazzo di Rho-Arese-centro commerciale. Peraltro  la MM, che pure  manca nel quadrante dell’hinterland milanese di un completo collegamento  a Ovest, non è coinvolta sui tavoli in Regione dove si sta discutendo dell’adp.

 

Il tema sono le risorse – puntualizza   Landonio – Chi paga? La Regione  afferma di non aver previsto stanziamenti su questa partita. All’operatore  si potrà chiedere  di contribuire ma certo non a  tutta l’infrastruttura leggera. Vorrebbe dire caricarlo in modo sproporzionato di interventi non di sua competenza, mentre per un problema di ritorno dell’investimento dato dal bacino d’utenza non è nemmeno facile riattivare il tracciato ferroviario Lainate-Garbagnate, perché la fermata prevista è  in una zona limitrofa e la linea non sarebbe diretta fino a Milano. Tutto questo  quando in centro paese parte un pullman per Lampugnano. Non è logico cambiare a Garbagnate per andare a Milano. E’ la ragione per cui Trenord  sta valutando l’ipotesi di una tratta Lainate-Milano Cadorna  aggiungendo uno scambio  ferroviario”.

 

Lainate, dunque, in un modo o nell’altro avrà il suo collegamento su rotaia con  Milano, favorita com’è dalla demografia, dalla posizione geografica, dal piano trasporti regionali e  dai costi sostenibili del progetto (cento milioni di euro secondo Tea). Arese, invece, per conquistarsi il suo trenino (oltre i  cento milioni, sempre secondo Tea) ipotizzato lungo la “tangenzialina”, dovrà battere i pugni sul tavolo e attendere già così almeno due anni,  considerato che la direzione infrastrutture è in ritardo con piano ufficiale sulla viabilità e posto che i soldi per ora li mette solo Marco Brunelli.  

Ombretta T. Rinieri

(Il Notiziario – 15 dicembre 2017 – pag. 74)