- Detto Schietto - https://www.dettoschietto.it -

Arese fa quadrato attorno al sindaco sull’Adp

IKEA – Passa in consiglio la mozione che condiziona l’assenso alla variante urbanistica. Ok ai tavoli tematici

 

ARESE –  A sei mesi dalle elezioni amministrative le forze politiche di Arese mettono da parte gli interessi da campagna elettorale e decidono di sostenere il sindaco Michela Palestra sui tavoli che in Regione Lombardia  stanno discutendo dell’atto integrativo dell’adp ex Alfa Romeo. E’ passata in consiglio comunale, con le uniche astensioni del movimento 5 stelle e di Arese in Testa una mozione presentata da Pd, Forum per la Città e Arese rinasce,   che impegna sindaco e giunta  a portare su quei tavoli la realizzazione di alcune opere infrastrutturali quali punti imprescindibili per qualsiasi ipotesi  d’ accordo e sottoscrizione dell’atto integrativo.

 

I punti sono il  ribaltamento del casello di Lainate,  la connessione con la statale del Sempione e variante Varesina.  Solo con queste opere, è stato il pensiero della maggioranza dei consiglieri di maggioranza e di minoranza è possibile tutelare  il territorio dalle  conseguenze negative derivanti dalle  trasformazioni prospettate. La mozione ha imposto anche a sindaco e giunta di ottenere idonee garanzie di un significativo sviluppo occupazionale e d’impresa, interventi d’ abbattimento dell’inquinamento  acustico e atmosferico,  risposte concrete sulla sostenibilità  ambientale e la realizzazione di  un sistema di trasporto pubblico al servizio dell’area quale valida  alternativa al mezzo privato. 

 

All’approvazione si è giunti dopo un iniziale dibattito infuocato dove la minoranza composta da  Arese al Centro, Forza Italia, m5s e Arese in Testa (assente la Lega Nord) ha parlato di una mozione  quale “spot elettorale” che arriva dopo cinque anni di totale  mancato coinvolgimento dell’opposizione sull’argomento.  Il più duro Luigi Muratori di Arese in Testa: “La mozione sfonda una porta girevole – ha detto – ma è come se tornassimo indietro di cinque anni. Viene fatta quando ormai i privati mettono fretta, perché questi progetti non sono stati presentati ieri. Avete acquistato dai privati immobili per 7,5 milioni di euro,  avete ridotto la quota di occupati  per Arese ottenuta per “Il Centro”, avete gestito  i trasporti in modo inesistente e la viabilità senza lungimiranza. Ora che siete una giunta uscente insistete per lo spostamento del casello. Non avete condiviso alcuna soluzione con le opposizioni, anzi. Questa mozione ormai è superabile con le elezioni. Sembra più un vostro spot elettorale, che una vera volontà di ottenere tutele e vantaggi per il nostro territorio.  Per questi motivi, pur condividendo la posizione di sindaco e giunta, Arese in testa si asterrà”.

 

Giuseppe Bettinardi di Arese al centro è andato invece a rinvangare un suo intervento del marzo 2016 quando all’indomani delle  notizie di stampa chiese lumi sul  possibile arrivo sul territorio di Ikea. “In quell’occasione – ha ricordato – l’amministrazione comunale negò pubblicamente ogni trattativa per poi scoprire nel mese di agosto la sua attuazione tra i documenti ufficiali e tutto questo mentre i cittadini erano in vacanza. Qui sembra che nessuno sappia mai nulla. Però sento parlare di presentazione di progetti, non solo di natura  architettonica da parte di Ikea, di progetti viabilistici , sottopassi e di quattro rotatorie in prossimità del museo Alfa Romeo. Già allora chiedevamo e leggo: <Un’attenta amministrazione non deve  attendere la definizione degli accordi in sede sovra comunale per analizzare  l’impatto sul territorio di tali interventi. Deve aprire con estrema urgenza  tavoli istituzionali locali , ponendo particolare attenzione all’indispensabile visione e aggiornamento alla viabilità territoriale, al conseguente incremento del servizio di trasporto pubblico , carente ed insufficiente per un simile intervento>.  E’  inutile che ci raccontiamo delle frottole. Con la presenza dell’autostrada il pm10 non lo toglierà mai nessuno. Facciamo delle barriere verdi, ma facciamolo collegialmente. Non veniamo a limitarci a dire che sui tavoli  sovra  comunali mettono fretta. E ci mancherebbe altro. Ci sono degli investimenti che il privato sta facendo, dei quali si può condividere o meno, che portano comunque dei benefici al territorio, anche di natura fiscale. Si può cominciare a pensare alla riduzione delle tasse. Abbiamo avuto delle opportunità, ma dobbiamo essere coinvolti e partecipi tutti quanti, non arrivare sistematicamente alla vigilia di Natale o prima dell’estate a essere edotti  sullo stato di avanzamento di queste cose e onestamente non basta una mozione”.

 

Carlo Giudici, anch’egli di Arese al centro e anch’egli d’accordo con lo spirito della mozione, si è invece soffermato sulla forma.  Invece di una mozione dovevano essere coinvolte tutte le forze politiche e approvato un ordine del giorno. “Proprio l’errore di questa forma – ha sottolineato – è la ragione per cui si scaldano  gli animi in questi interventi. Se si voleva condividere la mozione si doveva coinvolgere la minoranza prima facendo una riunione di capigruppo”.

 

Il mancato coinvolgimento è stato il tema anche dell’intervento di Andrea Miragoli, Forza Italia: “A sei mesi dalle elezioni ,nel momento di dare risposte concrete ai cittadini e a chi chiede di costruire nuove strutture commerciali pretendete di farci mettere la faccia anche a noi. Arese ha bisogno di una struttura su rotaia che si colleghi alla vicina stazione di Garbagnate, di una bretella di collegamento con la tangenziale (magari tornando al famoso progetto della tangenzialina), un collegamento con l’autostrada che preveda il ribaltamento del casello di Lainate , una viabilità che abbia un senso nell’immediato confine di Arese, più Forze dell’ordine per non demandare la gestione del traffico alla Vigilanza del centro commerciale come succede a tutt’oggi ogni settimana. Forza Italia non è contraria a fare richieste serie per il nostro territorio, solamente non troviamo necessaria una mozione della maggioranza”.

 

Laconico invece Lorsi Balsamo (m5s) il cui interessamento per il territorio da parte di un’amministrazione comunale dovrebbe essere scontato.

 

C’è voluto tutto il sovoir faire  di Tito Bellunato (Forum per la Città) che cogliendo lo spirito unanime sulla mozione ha proposto un momento di riflessione. La presidente del consiglio Veronica Cerea ha così interrotto i lavori e dopo una cinquantina di minuti di riunione dei capigruppo, la mozione è passata.

Ombretta T. Rinieri

(Il Notiziario – 1 dicembre 2017 – pag. 71)