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Grossa sorpresa: Ikea anticipa i tempi

ADP  – Presentata una richiesta di autorizzazione, sebbene non ci sia ancora il cambio di destinazione

autosilos alfa romeo

ARESEIkea ha protocollato nei giorni scorsi ai comuni di Arese e Lainate una richiesta di autorizzazione ambientale riguardante l’ex silos Alfa Romeo quando ancora non è stato definito il cambio di destinazione d’uso dell’area da produttiva a commerciale. La sorpresa dei due comuni è stata grande.

 

Il sindaco di Arese Michela Palestra, pur tacendo il nome del colosso svedese (ma la notizia era già filtrata), ha emesso martedì sera un durissimo comunicato riaffermando a  chiare lettere il ruolo tutt’altro che marginale  degli enti locali, mentre a sua volta  il sindaco di Lainate Alberto Landonio ha preso cappello in segreteria tecnica. Entrambi hanno sottolineato come la richiesta sia giunta loro inaspettata e molto anticipatoria rispetto alla discussione sui tavoli in Regione Lombardia relativa all’atto integrativo dell’accordo di programma, quello con cui la galassia Iper chiede di completare la riqualificazione dell’area ex Alfa Romeo ampliando il centro commerciale esistente, portando due altre grandi strutture di vendita (una appunto sull’ex silos e una sull’ex parcheggio Expo) oltre a una struttura per sciare al  coperto, un parco urbano e funzioni legate alla ricerca medico-sportivo e a quella sullo sviluppo di materiali innovativi. Seppure la delibera regionale del 2 agosto 2016 poneva il 30 aprile 2017 quale termine per l’atto integrativo, non si sarebbe ancora andati sui tavoli del Collegio di Vigilanza e della Segreteria Tecnica oltre il livello ipotetico.  

 

“Incomprensibilmente e inspiegabilmente –scrive il sindaco Palestra nella sua nota – riceviamo direttamente all’ufficio protocollo del comune di Arese, da parte di soggetti privati interessati alle trasformazioni delle aree, richieste di avvio di procedimenti non conformi con l’attuale destinazione  d’uso quasi a significare che l’esito del tavolo dell’atto integrativo dell’adp venga considerato scontato. Così non è. L’esito è soggetto al parere favorevole degli enti locali, nella persona del sindaco che siede ai tavoli promossi da Regione Lombardia, ma anche e soprattutto del consiglio comunale chiamato, in caso di esito positivo delle negoziazioni in seno ai tavoli dell’adp, ad approvarne i contenuti. Quanto sopra evidenziato, non può che condurci a un giudizio negativo rispetto al percorso istituzionale scelto. Questo modo di procedere esclude totalmente il coinvolgimento degli enti pubblici, instaurando un dialogo preferenziale con il soggetto privato”.

 

L’area dove c’era il silos Alfa Romeo interessata all’arrivo di Ikea

Fulcro delle trattative in Regione è il cambio di destinazione d’uso da produttivo a commerciale. Senza tale  conversione non sono possibili richieste di autorizzazioni per avviare il progetto. “Il privato avanza le sue richieste – ci spiega il sindaco di Arese – ma il nostro ruolo di amministratori è quello di rappresentare il territorio ponendo delle condizioni necessarie sapendo che già oggi nei fine settimana l’area del centro commerciale è congestionata, che il ribaltamento del casello autostradale è saltato per responsabilità di Expo e che la variante Varesina è attesa da 15 anni. Di fronte a una situazione infrastrutturale così compromessa per indurci a considerare il progetto dovremmo vedere degli interventi talmente significativi sulla viabilità da convincerci che la rete viaria possa supportare e sopportare il nuovo carico di auto. Altri punti nodali sono i trasporti, l’occupazione, l’ambiente e il commercio di prossimità. A distanza di un anno e mezzo dal documento di scoping, al di là di aver visto proiettate delle slide e una presentazione di massima, Arese non ha ancora le risposte su questi temi e non ha  in mano i documenti, le valutazioni, le analisi di come verranno affrontati che pure il privato si è fatto carico di elaborare con un lavoro anche corposo. Gli enti locali non vengono coinvolti nella valutazione delle possibili soluzioni alle criticità.  Io però ora chiedo a Regione, che è  il mio interlocutore e che è il soggetto di sintesi, di istituire dei tavoli tematici, ossia dei gruppi di lavoro per affrontare con noi nei dettagli le varie questioni. Il metodo deve cambiare e si devono aprire discussioni su proposte concrete ”.

 

Fra i punti cardine che i comuni pongono per il loro assenso, e ribaditi il 20 ottobre scorso in una lettera dal sindaco di Arese al sottosegretario Parolo, vi sono un’analisi delle interazioni tra le  strutture già esistenti e future con conseguente impatto territoriale, uno studio dei flussi di traffico e delle infrastrutture, un idoneo trasporto pubblico considerato che un primo approccio di sistema integrato gomma-rotaia ha risorse finite e limitate, la connessione verde nord-sud, la riduzione delle emissioni, un significativo sviluppo occupazionale, servizi e compensazioni ambientali a favore dei comuni, la compensazione economica ai negozi di prossimità locali.

 

“Senza possibilità di entrare nel merito di questi nodi – specifica Michela Palestra – non vi è, per quel che riguarda il comune di Arese, alcuna possibilità di un esito positivo del tavolo”.

 

E’ un chi va là, quello di Arese, scatenato da Ikea. “Iper – ha sottolineato il sindaco di Lainate  Landonio – ha presentato la  procedura di natura urbanistica complessiva sull’adp e Ikea, pur essendo ancora in fase preliminare la richiesta di Iper, ha presentato un documento al protocollo per avere una sorta di autorizzazione ambientale a fare alcuni interventi. Giustamente Arese e anche noi diciamo: come facciamo ad autorizzarvi a fare un intervento su un’area di cui non abbiamo ancora deciso la destinazione?”. Questa è la domanda.

Ombretta T. Rinieri

(Il Notiziario – 24 novembre 2017 – pag. 71)