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Il percorso della mostra, dagli esordi alla ribalta

ARESE – La mostra dedicata ad Alfredo Papa si articola in  una linea del tempo, che parte dalla nascita, ne percorre la carriera dagli anni 70 fino al culmine negli anni 1985-86-87La polemica con la Rai, i personaggi con cui ha lavorato, gli spettacoli, i ricordi di giornalisti e colleghi di lavoro e i ricordi della famiglia.

 

Il percorso è integrato da pannelli con fotografie, manifesti dei suoi spettacoli, ritagli di giornali, una biografia. Vi sono inoltre le registrazioni dei suoi sketch che formano una galleria dei personaggi imitati mettendo in evidenza la sua bravura e fedeltà al personaggio.

 

 

 

L’episodio che determinò la sua emarginazione artistica avvenne il 16 dicembre 1989, durante il “Fantastico” condotto da Massimo Ranieri e da Giancarlo Magalli, quando Papa costretto a improvvisare per un taglio imprevisto della sua esibizione mandò “a quel paese” i conduttori da dietro le quinte una volta abbandonato il palcoscenico. Non accorgendosi di avere ancora il microfono inserito l’invito fu sentito in diretta tv.

 

Negli anni 90 partecipò al programma Rai Radio 2La Domenica delle Meraviglie” e nel ’98 fu ospite di una puntata della trasmissione “Meteore” che fece rivedere il famoso incidente. All’epoca Papa stemperò l’episodio affermando che non fosse necessariamente quella la causa del suo allontanamento dalla televisione.

 

La morte improvvisa per infarto nel 2005 mentre era in vacanza in Sardegna ha poi interrotto il filo di un’esistenza artisticamente ricca,  ma umanamente incompresa. E anche la famiglia ha avuto bisogno del suo tempo per elaborarne il lutto. Come ha sottolineato nel suo intervento l’assessore Giuseppe Augurusa.

 

“La mostra – spiega oggi la famiglia dell’artista – vuole essere un tributo ad Alfredo Papa, cosa che non è stata fatta a suo tempo per diversi motivi. Ora, a distanza di 12 anni,  è stato possibile cercare nei ricordi e far rivivere la vita artistica e, un poco, anche quella privata di Alfredo”. Al progetto hanno contribuito in modo consistente la mamma Rina, i fratelli Lorenzo e Johnny, le sorelle Miriam ed Emilia e i nipoti Stefano ed Enzo.

 

La mostra resterà aperta fino al prossimo 24 giugno, negli orari di apertura della biblioteca.

O.T.R.