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Migranti: consiglio aperto ma pacato

ARESE  – Il 5 giugno si è tenuto presso “Agorà” un consiglio comunale aperto sull’accoglienza degli immigrati.

Un incontro pacato. Poche le domande dal pubblico; limitata la discussione consiliare. Il fenomeno migratorio di massa dal Sud al Nord del mondo nel suo macro insieme e le misure decise dall’Italia per farvi fronte sono state illustrate dalla vice presidente di Amnesty International Alba Bonetti, dal sindaco Michela Palestra, dal  direttore di Sercop Guido Ciceri e dal presidente del consorzio Farsi Prossimo Giovanni Carrara.

 

Due gli interventi sul territorio. Il primo è un bando Sprar di Sercop aggiudicato a febbraio a Farsi Prossimo rispondendo al Dm 10/2016. Il bando prevede di accogliere 55 richiedenti asilo (20 titolari con rispettivo nucleo familiare e 35 singoli di sesso maschile) dando loro alloggio, vitto, formazione linguistica, inserimento lavorativo, sociale, legale e  tutela psico-socio-sanitaria.

 

Finanziato dal Ministero dell’interno, ha una base d’asta di 2.950mila euro (1.7.17-30.6.20) oltre Iva,  che potrà arrivare a 3.372.600 euro  per la copertura dei quattro anni del bando che scadrà il 30.6.2021.

 

In base al bando, il costo  giornaliero, al netto degli oneri fiscali, è di 42 euro (dall’1.7.17 al 30.6.21=1460 giorni; 42,00x55x1460= 3.372.600 euro). In seconda battuta il bando contempla anche l’accoglienza in regime di Cas (i centri di accoglienza straordinari).

La quota di Arese è di 15 titolari richiedenti asilo. Finora però non sono ancora stati trovati i proprietari di casa disponibili a sottoscrivere canoni concordati.  

 

La seconda misura è invece scattata il 18 maggio quando Arese, insieme ad altri 80 comuni, ha sottoscritto alla presenza del ministro  Marco Minniti un protocollo tra Prefettura di Milano, Città Metropolitana e  Zone Omogenee per accogliere i richiedenti protezione internazionale nell’ambito del piano di riparto tra Anci e ministero dell’agosto 2016.

Il protocollo estende le misure Sprar a quelle Cas e le integra. In base a questo accordo la quota di Arese è di 52 persone, ma ne dovrà collocare 26 persone (il 50 per cento) entro ottobre per raggiungere la clausola di salvaguardia che salva i comuni sottoscrittori del protocollo dai bandi coercitivi del prefetto.  

Ombretta T. Rinieri

Il Notiziario 9 giugno 2017 – pag. 71