- Detto Schietto - https://www.dettoschietto.it -

Approvato il Consuntivo 2016: avanzo di 8 milioni

BILANCIO – Maggiori risorse su ambiente e trasporti. Meno su istruzione, giovani e sociale 

Il sindaco Michela Palestra

ARESE – Il 27 aprile 2017, tre giorni prima del termine ultimo, il consiglio comunale ha approvato a maggioranza il bilancio consuntivo 2016 del comune di Arese. Astenuti Carlo Giudici (Arese al Centro) e Sergio Cattaneo (Lega Nord), unici due consiglieri di minoranza presenti nel ponte del 1° maggio.

 

Il consuntivo chiude con un avanzo di amministrazione pari a 7.914.422,51 euro che, considerato normativa entrata straordinaria, potrà essere impiegato negli anni successivi per futuri investimenti. Il risultato positivo deriva dalla somma della gestione corrente per 179.968 euro (tenendo conto che è stata finanziata per 600mila euro da oneri di urbanizzazione), della gestione in conto capitale per 598.390, di quella dei residui per 466.959 e degli esercizi precedenti per 6.669.105.

 

L’anno scorso il comune di Arese ha incamerato risorse per un totale di 29.166mila euro, in flessione rispetto ai 33.917mila del 2015. Disaggregando il dato, le entrate correnti, derivanti dal complesso delle imposte ai cittadini, dal fondo di solidarietà comunale, dai trasferimenti dallo Stato e dagli altri enti pubblici, dalle tasse per i servizi a domanda individuale, dalle multe, dagli utili delle società partecipate e dagli interessi attivi, sono ammontate a 13.711.000, in diminuzione rispetto ai 13.855.000 del 2015.

 

Le entrate per gli investimenti, derivanti da quelle in conto capitale (vendita di beni comunali, trasferimenti da altri enti pubblici, oneri di urbanizzazione e sanzioni edilizie) dalla riduzione di attività finanziarie e dall’accensione di mutui e prestiti sono ammontate a 2.177mila euro (4.787mila nel 2015), composte da 89.783 quale rimborso da Città Metropolitana per il rifacimento della copertura del liceo artistico, 6mila dalla Regione per la sicurezza, 92.217 dalle imprese, 531.285 per la vendita di diritti di superficie e da 1.457mila da oneri di urbanizzazione, comprensivi di 60.085 per la monetizzazione di aree.  

 

In tema di trasferimenti, nel 2016 Arese ha ricevuto 102.082 euro  dallo Stato, 47.779 dalla prefettura per il referendum,   128.059 da Regione Lombardia e 193.532 contributi da imprese per parte corrente per un totale di 471.532 euro.

 

Nel totale delle entrate rientra anche il fondo pluriennale vincolato che nel 2016 ha raggiunto la cifra di 13.466.140 euro dei quali 13.162.875 sono destinati a finanziare la quota delle opere pubbliche previste negli esercizi precedenti e non ancora realizzate e 303.265 per finanziare impegni di parte corrente.

 

Passando alle spese, nel 2016 quelle correnti sono ammontate a 13.824mila euro, in diminuzione rispetto ai 13.909mila del 2015.

 

Fra queste si segnalano spese una tantum , finanziate da corrispondenti entrate una tantum per un totale di 700mila euro volti a finanziare l’attivazione della linea 561 (473.081 euro), il referendum ((75.668) e il marketing del territorio per sostenere il commercio locale (150.469).

 

Nell’analisi dei capitoli di spesa, tolto quello principale per la macchina comunale (personale e beni) che ha preso 3.756mila euro (3.835mila nel 2015), la parte del leone l’hanno fatta lo sviluppo sostenibile e la tutela dell’ambiente con 2.805mila euro (2.752mila nel 2015) e i trasporti e il diritto alla mobilità con 1.285mila euro (1.222mila).

 

La spesa è cresciuta anche per cultura con 747mila euro (679mila), sviluppo economico e competitività con 202mila euro (48mila) e per l’assetto del  territorio con 263mila euro (256mila).

 

E’ venuta invece meno la spesa per il sociale. In particolare, in netta diminuzione l’istruzione e il diritto allo studio.

 

Un trend negativo che si protrae dal 2010 quando nella colonnina l’importo segnato era di 2.623mila euro per passare nel 2011 a 2.240mila, nel 2012 a 2.143mila,  nel 2013 a 1.983mila,  nel 2014 a 1.673mila,  nel 2015 a 1.612mila e nel 2016 a 1.576mila.

 

Trend negativo anche per i diritti sociali, politiche sociali e famiglia: 2.465mila euro contro i 2.708mila del 2015 e i 2.964mila del 2014. Seppure, va sottolineato, nel 2013, anno di insediamento della giunta Palestrail capitolo aveva segnato un cambio di passo rispetto alla china discendente del 2012 e del 2011 sul  2010, quando il capitolo ammontava a 2.887mila euro.  

 

Scendono ancora le spese per le politiche giovanili, lo sport e il tempo libero: 125mila euro nel 2016 contro i 143mila del 2015, i 180mila del 2014 e i 193mila del 2013.  Erano 230mila nel 2010. E scendono gli stanziamenti su ordine e sicurezza e per il lavoro e la formazione professionale con stanziamenti rispettivamente per 566mila euro (615mila) e 14mila (19mila).

 

Stabili le risorse sul soccorso civile con  17mila euro e sull’energia e la diversificazione delle fonti energetiche con 3mila euro.     

 

Ombretta T. Rinieri

Il Notiziario – 12 maggio 2017 – pag. 73