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Rette Gallazzi-Vismara, verifiche in corso

CASA ANZIANI – Controlli dopo la denuncia di Rosanna Barberini. Il direttore: "Ci mancano documenti"

Luigi Leone, direttore generale della rsa Gallazzi Vismara

ARESELuigi Leone, 56 anni, laurea in scienze politiche indirizzo economico professionale, ex quadro nel settore vigilanza delle rsa di Regione Lombardia, un’esperienza in diversi enti e fondazioni, consigliere per una lista civica al comune di Bereguardo,  è dal 2014  il direttore amministrativo della rsa Gallazzi Vismara scelto dalla giunta Palestra.  

Da qualche mese si è ritrovato sul suo tavolo la gatta da pelare delle rette con il giorno bisestile trascinato dal 2012 negli anni seguenti. Dopo un’iniziale incomprensione con i parenti degli anziani ricoverati, grazie a un incontro chiarificatore avuto con loro questo mese, ha scoperto una difformità tra i valori delle rette comunicate alle famiglie da un precedente direttore e quelli stabiliti per gli stessi anni dall’amministrazione comunale. L’unica deputata a stabilire gli importi da applicare. Così ora è in corso la ricerca di tutte le delibere comunali sulle rette dal 2012 a seguire per poter procedere all’appaiamento con le lettere del precedente direttore alle famiglie nel tentativo di  arrivare all’esattezza dei conteggi.   

Durante l’incontro che ho avuto con le famiglie – spiega il direttore Leone –  è saltata fuori una delibera del comune che stabiliva un importo che io non avevo. Il nostro statuto stabilisce che le rette sono determinate dal comune. Quindi se io trovo in ufficio la lettera di un precedente direttore che applica un importo, a rigor di logica, è da ritenersi che la comunicazione ai parenti riporti la retta decisa dal comune”.

Insomma negli uffici della Gallazzi Vismara mancherebbero delle delibere del comune sulle rette. “Abbiamo quelle degli ultimi tre anni ma il problema è precedente. Io  mi sono basato su quello che ho trovato che, devo dire la verità, non sono documenti del comune”.  Giocoforza, senza le informazioni complete,  la risposta che il direttore Leone ha fornito in un primo tempo a Rosanna Barberini (la prima parente a essersi accorta che qualcosa non quadrava nelle rette e che si è rivolta anche ad Altroconsumo) non poteva essere esaustiva: “Io ho dato la versione – spiega Leone – rispetto ai documenti che avevo qui agli atti. Se poi salta fuori un documento del comune che stabilisce per le rette un valore diverso da quello che io ho nei documenti in mio possesso, bisogna verificare”.

Un po’ di sconcerto rimane nel venire a sapere che in Gallazzi Vismara non vi sono in archivio tutte le vecchie delibere del comune sulle rette, considerando che il comune è anche il proprietario della struttura. “I conti si fanno sulle delibere – dice Leone – ma lo posso garantire da quando ci sono io. In  precedenza non so che imput abbiano avuto”. Fra i parenti incontrati da Leone, anche Maria Turconi, ex assessore ai servizi sociali nelle giunte Perferi. “Mi ha mostrato una delibera del comune del 2013 – spiega Leone – e probabilmente c’è qualcosa di poco chiaro”. Si è acceso un campanello d’allarme e ora sono in corso tutti i controlli di rito. E se l’errore sui conteggi dovesse essere confermato la Gallazza Vismara si troverebbe nelle condizioni di dover restituire delle somme. Un esborso imprevisto, che arriva dal passato ma che va a incidere sull’attuale gestione. Una rogna di cui l’attuale dirigenza avrebbe volentieri fatto a meno.

Ombretta T. Rinieri     

(Il Notiziario – 27 gennaio 2017 – pag. 66)