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Il Csbno adesso è davanti alla nuova sfida

Nuova Biblioteca – Dopo l'inaugurazione parla il presidente del Csbno Nerio Agostini 

ARESE – Il nuovo Centro Civico dovrà rispondere alle diverse domande dei cittadini cui è chiamato il Consorzio interbibliotecario che annovera al suo interno trentatré comuni, fra cui Arese. Il presidente del Csbno Nerio Agostini è pronto a cogliere la nuova sfida.

Punteremo molto sulle professionalità  – spiega – come quella di Claudia Giussani, che ha gestito il passaggio di testimone con la direttrice Mariagrazia Cislaghi e il trasloco della biblioteca da via Platani a via Monviso e di Franca Deponti, l’attuale direttrice della biblioteca di Paderno Dugnano,  la grande biblioteca progettata da Gae Aulenti”.

Il Centro Civico di Arese, con i suoi spazi modulari che potranno essere utilizzati separatamente, consentirà attività che si potranno svolgere in orari diversi da quelli della biblioteca. La sfida sarà proprio quella di riuscire a gestire il tutto, sia sul piano delle risorse umane che delle disponibilità economiche. Sarebbe da incoscienti non preoccuparsene anche perché l’utenza, come è auspicato, dovrebbe aumentare e insieme a essa le relative richieste di nuovi e sempre maggiori documenti (libri, dvd eccetera) e servizi.

Da qualche tempo, per far fronte ai costi, il Csbno ha chiesto ai suoi utenti di sottoscrivere, oltre alla tessera normale,  una tessera volontaria il cui contributo è di base 10 euro. Grazie a una serie di convenzioni sottoscritte con il Consorzio, la tessera dà diritto a tutta una serie di facilitazioni come  sconti nei teatri, nei cinema, nei concerti, nelle arene estive. Perfino sul festival di Villa Arconati. “Quest’anno – afferma Agostini –  chiudiamo con 5mila tessere, che non sono poche. Ed è stato un aiuto. Se ad Arese gli amministratori decidessero un giorno di dire che il servizio è attraverso un contributo di questo tipo i cittadini, che sono forti utilizzatori della biblioteca, non credo farebbero problemi”.

Il contributo potrebbe aiutare anche ad abbattere i costi dei corsi proposti dal consorzio le cui tariffe a volte non sono concorrenziali. “Purtroppo è il mercato – ricorda Agostini – le tariffe devono coprire le spese. Ma comunque non sono un freno alle richieste, che sono molto alte”.

Ombretta T. Rinieri 

(Il Notiziario – 6 gennaio 2017, pag. 70)