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Affluenza record segno di partecipazione democratica

referendum costituzionaleARESE Giuseppe Bettinardi di “Arese al Centro”  sottolinea l’affluenza straordinaria della città ai seggi segno di democrazia: il 77,80% dei 15.028 cittadini aventi diritto al voto si è recato alle urne. Per il resto il voto esulerebbe dalla giunta e vi è conferma anche da parte sua sui  sì del  centrodestra.  “Ritengo che l’espressione del voto aresino nulla abbia a che fare con l’amministrazione locale – afferma – tanto che anche una parte del nostro elettorato ha votato sì. Non trovo nessun elemento di riferimento se non la condivisione di una proposta di cambiamento. Ora l’unica preoccupazione è il forte rischio di instabilità. Molto dipenderà da quello che succederà in questo anno di transizione in attesa della chiamata alle urne dove i partiti definiranno nuove coalizioni. Sono certo che le sorprese non mancheranno. La Repubblica è salva ma il paese affonda. Servono vere riforme. Dare urgentemente risposte alle famiglie in difficoltà, ai giovani senza lavoro, agli operai. Preoccupazioni che restano e che il voto referendario non ha spazzato via. Serve uno sforzo unitario”.

“Siamo tutti contenti dell’affluenza alle urne – afferma Roberta Tellini, assessore al bilancio ed espressione della lista civica Unione italiana Arese rinasce tirando la coperta dalla parte della giunta – perché una così alta partecipazione mi fa pensare che la gente non sia proprio così refrattaria alla politica e quindi lo prendo come un segno positivo nei nostri  confronti”.

“Non credo sia un voto dettato dalla giunta – le risponde Andrea Miragoli, capogruppo di Forza Italia – sarebbe come  insultare il pensiero del nostri  cittadini, che seguano un’idea politica senza manifestare i loro ideali. Oltretutto, non tutta la giunta era a favore del sì”. Sul risultato nazionale Miragoli ha una sua idea: “La ritengo una grande vittoria per tutta l’Italia, perché nonostante il risultato sia scaturito da una forte mancanza di fiducia nei confronti di un governo non eletto dal  popolo, gli italiani hanno deciso di partecipare attivamente a questa decisione, con un’affluenza alle urne che registra percentuali storiche. Il popolo e la democrazia hanno deciso ugualmente di cambiare , al contrario di quanto sostiene il Pd, perché anche mandare a casa un governo illegittimo è sinonimo di cambiamento. Per quanto riguarda la vittoria del sì ad Arese, seppure di pochi punti percentuali, ritengo comunque doveroso riconoscere e apprezzare che quando ci sono in gioco decisioni importanti che possono cambiare radicalmente la politica italiana, gli aresini siano in grado di seguire il loro istinto e la loro idea, al di fuori degli ideali politici.  Ad Arese il centrodestra ha votato sì in controtendenza all’indicazione dello schieramento nazionale forse per la paura divulgata nei giorni precedenti a un pericolo economico in caso di vittoria del no”.

Poche parole contraddistinguono il commento del consigliere comunale Loris Balsamo del m5s: “Onestamente non ho alcuna spiegazione sui motivi per i quali ad Arese abbia prevalso il sì. Piuttosto che inventare assurde correlazioni tra voto e altri parametri (come per esempio  lo schieramento politico dell’amministrazione, il reddito pro capite eccetera) preferisco astenermi. Ringrazio comunque quanti del mio partito hanno partecipato alla campagna referendaria”.  Senza commento invece la Lega Nord di Arese che pur contattando invano il consigliere di riferimento,  non siamo riusciti a coglierne in tempo la lettura partisan nel momento in cui andiamo in pagina. Inutili ad Arese gli incitamenti di Matteo Salvini per il no.

In provincia di Milano, oltre che nel capoluogo e ad Arese,  su 134 comuni i sì hanno vinto anche a Basiglio (lista civica), Cernusco sul Naviglio, San Donato Milanese e Segrate (comuni tutti con giunte di centrosinistra). La curiosità la troviamo in provincia di Monza e Brianza dove i sì vincono a Vimercate, città  retta dalla giunta del sindaco Francesco Sartini del m5s. Poi, su 55 comuni,  i sì solo nei comuni delle liste civiche di Burago,   MolgoraCarnate e in quelli di centrosinistra di Monza e di Vedano al Lambro.

Ombretta T. Rinieri

“Il Notiziario” 8 dicembre 2016 – pag. 74