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Arese Sud, infuocato dibattito sui social

Il cantiere aperto di Arese Sud

Il cantiere aperto di Arese Sud

ARESE – I palazzi ad Arese Sud stanno crescendo e sulla pagina Facebook “Sei di Arese” i commenti negativi riscaldano il già caldo clima aresino di questo luglio 2016. E, per lo più. Non mancano ironia e sarcasmo. “Ultimo aggiornamento sulla “Città degli Alberi” e Residenza ecosostenibile – annuncia Roberto  Agosta, mentre posta una serie di istantanee degli edifici in costruzione  – che stanno sorgendo vicino alla piattaforma ecologica (più verde di così) di Arese sud. Notare l’autostrada con tanto di guardrail neanche fosse l’autosole e la maestosità di questi sei piani sei che, sicuramente, riusciranno ad armonizzarsi tra la fitta vegetazione che verrà importata dal Borneo…spettacolo!”. “Un orrore – rincara Francine Reculez – lo dico senza esitare. Quale amministrazione lungimirante ci ha lasciato questa meraviglia in eredità?”.  “La Regione Lombardia. Cioè Maroni “ – gli risponde un Lino Segna sicuro.

La centrale elettrica confinante con l'area a Sud di Arese dove sarà realizzato il complesso residenziale

La centrale elettrica confinante con l’area a Sud di Arese dove è in  corso di realizzazione  il complesso residenziale

“Ma quello che più mi inquieta – interviene preoccupata Luisa Alfa – sono i piloni dell’alta tensione che circondano l’area!”. “Perché scusa, – gli risponde pronto Lino Segna – tu casa come la illumini, col fiato del bue e dell’asinello!”.  “La persona che ha disegnato questi palazzi – considera Valentina Gonnella – stava attraversando un periodo cupo che ha deciso di esaltare con la presente rappresentazione artistico-architettonica”.  “E di farla pagare a tutti noi – continua Lino Segna – ma non importa, tanto i mass media sono compatti a fare passare ogni forma di opposizione a sta m…. come deliri dei “buonisti” “Chic” “eco talebano. Che il progresso si fa con le 180 cv turbodiesel, che le Ztl e le domeniche a piedi “distruggono il diritto di fare impresa”!, che gli alberi fanno cadere le foglie e la “sporcizia” e alle città servono uffici e parcheggi multipiano, etc..etc..etc..”.  “Orribile davvero”, conviene pure Katia Matonte.

Ma c’è anche qualcuno che l’appartamento ad Arese Sud l’ha acquistato e che sul social interviene per difendere la propria scelta e indirettamente….Maroni.  E’ Ronny Levy che

Arese Sud come sarà realizzata secondo il progetto pubblicizzato dal costruttore

Arese Sud come sarà realizzata secondo il progetto pubblicizzato dal costruttore

scrive dal profilo della fidanzata Barbara Filippone. “Allora…scusate se mi intrometto… – attacca – ma quanti architetti e ingegneri strutturali che ci sono in questo gruppo. Renzo Piano in confronto a voi è un dilettante…ma conoscete il progetto? Sapete che le palazzine di qualsiasi costruzione vanno giudicate alla fine del lavoro? Maroni penso non sappia manco  dell’esistenza di questa costruzionesemmai il comune di Arese e non la Regione Lombardia…sapete cosa sono i frangisole? Sapete cosa sono i mattoni a vista? Spiegatemelo per favore che leggo tanti professori qua ad Arese…”.

“C’è libertà di opinione – gli risponde piccata Katia Matonte – senza essere architetti o ingegneri strutturali. Può non piacere quel complesso, al momento? Magari una volta finito sarà splendido, per il momento è un orrore, PER ME”. “Certo Katia – insiste Levy – la libertà d’espressione ci sta ovviamente ma la libertà di scrivere cose non vere no… questo non è giusto e non è corretto! A cantiere finito si giudica non ora che non ha senso…tutti i cantieri non finiti sono brutti”.

Matonte però non ci sta a passare per bugiarda e insiste: “Non ho scritto nulla di non vero…per me al momento sono orribili. Non mi pare né ingiusto, né scorretto…è la mia visione soggettiva, opinabile ma resta vera per me. Se alla fine sarà un’area meritevole di plauso, riceverà il plauso. Al momento è un orrore”.

Ma Levy non si arrende: “Ma orribili per il colore? O per le caratteristiche fisiche e performanti della struttura? Ma è superficiale dire “è orribile ora, dopo vedremo”…non credi?”. Sui social non ci si arrende mai. Perciò Katia Matonte è categorica: “no non credo. E’ circostanziata come commento, semplicemente. Vedremo”.

Ombretta T. Rinieri

(Il Notiziario – 15 luglio 2016 – pag.65)