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40esimo dei padri Betharramiti a Castellazzo: un eremo in città

Il parroco di Castellazzo padre Egidio Zoia e il decano di Bollate don Maurizio

Il parroco di Castellazzo padre Egidio Zoia e il decano di Bollate don Maurizio

CASTELLAZZO DI BOLLATE – Il decanato di Bollate è il terzo in ordine di grandezza nella diocesi di Milano, che è già la diocesi più grande del mondo. Raduna sette comuni e ventuno parrocchie per un totale di circa 156mila abitanti. Una  piccola diocesi nella diocesi al cui interno vi sono tre comunità religiose: i Salesiani di Arese con tutta la realtà scolastica e formativa giovanile; i Deodiani nella vicina chiesa San Giovanni della frazione Serenella di Garbagnate Milanese impegnati soprattutto nell’attività missionaria di predicazione;  i Betharramiti di Castellazzo che sono un punto di riferimento spirituale.

Il quadro è stato tracciato dal decano don Maurizio Pessina, che prendendo spunto dall’immagine di copertina del libro sulla spiritualità di San Michele presentato all’inizio della tavola rotonda ha detto: “L’immagine è quella di un “eremo nella città” ed è questo il significato ulteriore della presenza Betharramita a Castellazzo: un punto di riferimento di spiritualità per gli incontri personali, per la formazione  biblica, alla fede, il recupero alla nuova evangelizzazione contro un certo analfabetismo di ritorno anche dal punto di vista della conoscenza della nostra fede cristiana”.

Pensate – ha poi collegato don Maurizio – tre giorni fa, il 14 aprile, a poche centinaia di metri in linea d’aria da qui si è aperto il più grande centro commerciale d’Europa. Questo è interessante, però. Qualche centinaia di metri dividono una logica da un’altra e questo fa di Castellazzo e della presenza dei padri  Betharramiti un segno profetico. Auguri e andiamo avanti così”.

O.T.R.