MILANO – Il Giappone è stato premiato dal Bie nella categoria dei padiglioni superiori ai 2mila metri quadrati per “l’armoniosa combinazione tra la rappresentazione della natura e l’innovazione tecnologica”. Ma, ai posteri, passerà per essere stato il più…desiderato.
Chilometriche le code che gli oltre 5mila visitatori ogni giorno hanno dovuto pazientemente percorrere a passo di lumaca per poter entrare all’interno della sua muraglia di legno: ne passavano solo 52 ogni 6 minuti. Ciò a causa degli ambienti interni stretti che non avrebbero consentito un maggior numero di persone. Poi, una volta dentro, il visitatore era libero di ‘gustarsi’ l’allestimento piano piano a suo piacimento. Ma se ciò avveniva, le hostess all’esterno erano obbligate a bloccare l’afflusso.
Il Giappone è stato da subito uno dei padiglioni fra i più gettonati. Ma nessuno avrebbe potuto prevedere come i tempi delle file si sarebbero dilatati, passando dai 20 minuti dei primi mesi d’apertura alle 7-8 ore dell’autunno. Ci sono state decine di persone in coda dalle 8.30 del mattino fino alle 16.30 del pomeriggio.
Nella lunga attesa, i visitatori hanno dato sfogo alla fantasia lasciando sui blocchi di legno i più svariati commenti, che nelle successive ore serali altri visitatori andavano a leggere incuriositi dando nuova vita intorno al padiglione serrato.
Ombretta T. Rinieri
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