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Cerri suggella a Villa Arconati la prima edizione dell'”Italian Jazz Fest”

DSC_0507BOLLATEFranco Cerri ha chiuso a Villa Arconati con la sua chitarra il 30 settembre scorso la prima edizione dell’”Italian Jazz Fest” . Senza nulla togliere ai ragazzi dell’ Eazy Quartet che si sono esibiti nel pre serale, l’attesa del pubblico in sala è stata tutta per il famoso jazzista italiano. Che non ha deluso le aspettative. Due ore di esibizione accompagnato da Alex Orciari e Alessandro Usai volate via in note nella consapevolezza di assistere a un incontro musicale di altissimo livello in un contesto particolarmente suggestivo.

Il merito di aver portato sul territorio una carrellata di musicisti a esibirsi nella “Sala Museo” della Villa seicentesca sotto la statua di “Tiberio” o “Pompeo Magno”, come è più nota,  va tutto all’intuizione di Daniela Barbera, maestra del coro “San Guglielmo” ed essa stessa jazzista impegnata al pianoforte DSC_0449insieme al gruppo “Fragaria Vesca” sostenuta e coadiuvata nell’ organizzazione dalla Parrocchia San Guglielmo di Castellazzo, dall’associazione “Vivere Castellazzo” e dalla cooperativa di ceramisti “Grufa”, che con questa iniziativa hanno inteso perseguire, ciascuno nell’ambito delle proprie specifiche finalità, obiettivi sociali e artistico culturali.

La Fondazione Augusto Rancilio, sposando l’iniziativa dei “vicini di casa di Castellazzo”, ha messo a sua volta a  disposizione dei giovani talenti italiani meno conosciuti e di artisti trainanti come Cerri Villa Arconati, una “location” per l’Italian Jazz Fest di grandissimo pregio storico e artistico.

Inedito infatti nel panorama musicale del jazz il programma portato avanti dagli organizzatori, che DSC_0486hanno dato spazio nelle tre serate del palinsesto settembrino all’esibizione di talenti italiani, sia emergenti che affermati,  in una gara a staffetta tra l’ora dell’aperitivo e il dopocena.

Il giornalista Paolo Nizzola dell’associazione Bollate Jazz Meeting, che  si è prestato sul palco a fare nella sua veste di esperto jazzista gli onori di casa della nuova kermesse,  ha condotto nell’ultima serata l’intervista al maestro Franco Cerri, festeggiato a Villa Arconati  anche per i suoi settant’anni di carriera. Presenti oltre alla famiglia dell’artista, Cesare Rancilio ed Ermanno Camisasca della fondazione Far e il sindaco di Bollate Andrea Vassallo. Per l’occasione, a ricordo dell’anniversario,  gli artigiani della Grufa hanno donato a Cerri  una targa-pergamena in  ceramica, mentre il parroco di San Guglielmo padre Egidio Zoia ha consegnato all’artista i volumi sul Borgo di Castellazzo e sul targa2Santuario della Fametta di cui è autore insieme con lo storico Giovanni Battista Sordelli.

Il maestro Franco Cerri si è congedato dal pubblico presente auspicando di poter tornare presto a Castellazzo, un proposito che nell’atmosfera di festa con cui si è concluso il mese jazzista a Villa Arconati assume il significato di un auspicio   a ripetere l’anno prossimo l’esperienza con l’Italian Jazz Fest, affidato nella sua prima edizione alle parole del poeta Kahlil Gibran, impresse sulla targa donata al maestro: “La musica è la lingua dello spirito. La sua segreta corrente vibra tra il cuore di colui che canta e l’anima di colui che ascolta“.

Ombretta T. Rinieri