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Il nuovo cda relaziona al Consiglio: “Abbiamo aumentato l’assistenza medica e paramedica a tutti i nostri assistiti”


La residenza sanitaria assistita di Arese casa di riposo Gallazzi Vismara

La residenza sanitaria assistita di Arese casa di riposo Gallazzi Vismara

ARESE – In “Gallazzi Vismarala condizione clinica media degli anziani degenti si sta aggravando. “Ciò comporta – ha detto la presidente della rsa Alessandra Oldani in consiglio comunale – più assistenza e la somministrazione di farmaci sempre più complessi. Spesso un mix di farmaci, taluni dei quali molto  costosi in quanto di marca perché non esistono in molti casi i generici corrispondenti. Solo due anni fa per i farmaci si spendevano 93mila euro. Quest’anno ne ipotizziamo 120mila, se non di più”.

Per far fronte alla domanda di maggiore assistenza, Oldani ha affermato che i minuti medi dedicati a ciascun ospite in Gallazzi Vismara è oggi pari a 1211 minuti medi contro una media delle altre rsa intorno di 1100-1150 e ai 901 per ciascun ospite richiesti dalla Regione.
“Ora vi è un operatore Asa in più in tutte le ore notturne – ha proseguito Oldani – in modo da garantire la sorveglianza a tutte le categorie degli ospiti, 4 ore in più di alza al giorno, 4 ore settimanali in più di direttore sanitario che opera anche per 8 ore come geriatra di struttura,  5 ore in più di fisioterapia, 4 ore in più di assistenza medica specializzata. Grazie al nuovo bando chiusosi nel dicembre 2014, abbiamo anche 24 ore  di animazione in più, che passano da 52 a 76 delle  attuali. Questo ci ha  consentito di inserire una terza persona. Inoltre abbiamo 12 ore in più di manutenzione con una presenza quotidiana del manutentore. Abbiamo  ottenuto e negoziato con la cooperativa che ha vinto il bando  la predisposizione del giardino Alzheimer”.
Per entrare in Gallazzi Vismara vi è una lista d’attesa mediamente composta da 180 persone, mentre il ricambio annuo è intorno ai 20-25 anziani. “Tenendo conto che la capienza è di 100 posti – ha precisato Oldani – il conto è presto fatto. È pratica comune iscriversi a più liste d’attesa perché aumentano le possibilità di entrare, ma Regione non considera un merito avere una lista d’attesa molto  lunga  come l’abbiamo noi, perché vuol dire essere inadeguati nella risposta a un servizio. Sappiamo che le rette particolarmente interessanti sono uno degli elementi che incentivano a iscriversi preferibilmente alla nostra rsa, ma il risultato di questo è che creiamo un’immagine agli occhi dell’ente  pagatore che purtroppo non ci fa onore”.
O.T.R.  (Il Notiziario – 6 giugno 2015 – pag. 74)
sul minutaggio vedi anche: