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Il bilancio 2014 della Gallazzi non convince la minoranza

Barba Scifo: abbiamo investito nell’ offerta aumentando le ore di medici, fisioterapisti e assistenza asa 

La residenza sanitaria assistita di Arese casa di riposo Gallazzi Vismara

La residenza sanitaria assistita di Arese casa di riposo Gallazzi Vismara

ARESE – In sede di discussione consiliare, Andrea Miragoli (Fi) ha puntato il dito sulla perdita d’esercizio 2014  della Gallazzi Vismara  nonostante la rsa abbia beneficiato nel 2014 di 50mila euro in più di trasferimenti sociali rispetto al 2013. Luigi Muratori (Arese in testa) ha contestato che lavanderia e taluni trasporti siano stati messi a carico dei degenti oltre alla retta versata, mentre Giuseppe Bettinardi (Arese al centro) ha rivelato come in sede di capigruppo sia emerso che il professionista incaricato della revisione dei conti abbia trovato difficoltà a reperire i documenti relativi alle certificazioni. “Se ho compreso bene questo tema – ha detto – è una cosa che ritengo grave perché spendere delle cifre per una società di revisione e controllo quando sussistono dei funzionari preposti al controllo delle procedure amministrative, significa avere delle lacune”.

A tutti ha risposto l’assessore Barbara Scifo, spiegando che la conversione dei mini alloggi in posti di sollievo è stata obbligata dalla necessità di adeguarsi alla normativa, perché dei nove alloggi esistenti ne erano stati convertiti solo cinque, che venivano utilizzati come ricoveri di sollievo senza autorizzazione e senza adeguamento alla norma regionale, che prevedeva un numero di 9 complessivi, con certe caratteristiche. “Lì – ha spiegato – era stato iniziato un processo di conversione, che non era stato ultimato e solo alla fine di questo processo sarebbero arrivati l’agibilità e l’adeguamento. L’ufficio tecnico non avendo competenze tecniche  in materia per ultimare il processo e colmare il deficit, si è avvalso di esterni”.

Sulla qualità della rsa e sui costi, Scifo ha sottolineato l’aumento in Gallazzi Vismara di patologie sempre più complesse  e anziani sempre meno autosufficienti, che comportano maggiore assistenza. “Nel 2014 è stato deciso di aumentare i servizi sanitari con un numero maggiore di ore di medici, fisioterapisti e assistenza degli asa. I costi principali sono quelli del personale. Tutti gli altri sono stati contenuti al massimo. Per cui non è che c’è stata una cattiva gestione, ma la decisione di investire sull’offerta”.

Sul trasporto l’assessore ai servizi sociali ha spiegato che in passato la Misericordia garantiva il servizio in convenzione con il comune, ma che essendo la rsa “un soggetto altro dal comune”, i rapporti della rsa con i fornitori, devono avvenire con bando pubblico. “Questo è stato fatto – ha detto Barbara Scifo – ha partecipato solo la Misericordia e si è trovata la formula della compartecipazione dei servizi”. Tuttavia sul trasporto le spiegazioni non hanno soddisfatto Carlo Giudici (ex assessore e vice sindaco nella giunta Perferi, perciò conoscitore della questione): “La Misericordia svolgeva un servizio a compensazione della locazione. La Misericordia è agganciata al 118 e non è a chiamata diretta del comune, pertanto per compensare dovrà fornire dei servizi. Lo vedremo con il bilancio di previsione, perché questo punto non è chiaro”.

Ombretta T. Rinieri