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Mimose/3, parla Capodiferro: “I condòmini sanno dei problemi, ma c’é troppo squilibrio sulle spese”

L’amministratore interviene sul caso dell’area commerciale degradata e avanza proposte

2014-12-10 09.36.06ARESE – Mimose rovescio della medaglia. Parla Daniele Capodiferro, da sei mesi l’amministratore dei venticinque condomini sui quali ricade l’onere della manutenzione della piazza e della parte del parcheggio a destra, entrando dal passo carraio, dell’area commerciale. I costi per illuminazione, pavimentazione, fioriere, marmetti, grate e sistemazione delle buche pesano unicamente sulle tasche delle  venticinque famiglie che si affacciano sulla piazza, anche se sul comprensorio ci passa il mondo intero.

La situazione non è di facile gestione – spiega Capodiferro – come ho potuto verificare prima di Natale al catasto e nella documentazione in comune, perché in realtà nella problematica interagiscono tre proprietà differenti, quelle dei box sottostanti la piazza e della palazzina dei portici, di cui recentemente ho preso in mano l’amministrazione, e la proprietà della fila dei negozi dove c’è la pizzeria piuttosto che la vineria o la cartoleria, che è gestita da un altro amministratore. Ogni edificio ha la sua parte di pertinenza. A noi spetta la piazza pedonale, che è la parte più grande. Di là spetta il parcheggio sul lato sinistro del passo carraio.  Poi vi è il supercondominio delle Mimose, che si sviluppa all’interno della piazza con centinaia di appartamenti, che a sua volta è gestito da un altro amministratore ancora, che però non partecipa alle spese della piazza. Il problema è nato in fase di costruzione, perché sul lato sinistro del comprensorio,  dove ora vi sono i negozi, in realtà doveva sorgere l’Unisuper con ingresso sul parcheggio. Ma in fase di completamento il super è stato trasformato in una serie di vetrine a se stanti”.

2014-12-19 09.07.232014-12-19 09.07.462014-12-19 09.07.54Così la mancata realizzazione del supermercato ha determinato una divisione squilibrata dei costi di gestione della piazza pedonale, perché se si fosse saputo al momento della costituzione del supercondominio, che invece di un blocco unico, sarebbero state aperte le porte sulla parte laterale del caseggiato, anche quei locali avrebbero dovuto parteciparne alle spese. E il motivo anche per il quale alle Mimose una parte dei negozi sono sotto i portici e una parte no. Oggi alle spese della piazza concorrono per il 50% i proprietari dei negozi e per il 50% i 25 condomini in rapporto con i propri millesimi.

“i condomini dei portici – continua Capodiferro – sono consapevoli delle problematiche,  tant’è che con il mio arrivo si è fatta una scaletta degli interventi più urgenti. Ma stiamo parlando di lavori cospicui, perché nel tempo da una parte le manutenzioni si sono accumulate e dall’altra quando sono state fatte non sempre è stato fatto un buon lavoro, come per gli autobloccanti”.

2014-12-10 10.42.562014-12-10 10.42.302014-12-10 09.33.15Ai costi per le riparazioni urgenti se ne aggiungerebbero altri indotti, che i condomini non sono disposti a sopportare ulteriormente, la cui organizzazione non passando  dal condominio, finisce per ingenerare incomprensioni e attriti con i commercianti. Esempio? “Per esempio – racconta l’amministratore – tra giugno e luglio è stata organizzata in piazza una manifestazione. Ha ottenuto il patrocinio del comune.  Ma a noi nessuno ha chiesto il permesso. Si è tenuta la domenica, il lunedì la piazza era uno schifo per la sporcizia e ai condomini è costato un intervento supplementare della propria impresa di pulizia. E nonostante le nostre lamentele, l’episodio si è ripetuto a settembre”.

Per il comprensorio Mimose, i bandi del comune per la distribuzione degli incentivi per il commercio a risarcimento per l’arrivo del centro commerciale nell’ex Alfa Romeo sono quindi un’occasione importante per tentare una riqualificazione dell’area che vada a sanare anche le vecchie ruggini.  “Stando alle informazioni assunte in comune tra la metà e la fine di novembre – dice speranzoso Capodiferro – il condominio potrà chiedere attraverso i proprietari dei negozi dei portici dei finanziamenti sostanzialmente per sistemare la parte pedonale della piazza, quindi marmi, pavimentazione, fioriere, grate eccetera dopodiché, in parallelo, alcuni di questi fondi, sarebbero indirizzati al rifacimento del parcheggio”.

2014-12-10 09.36.50Se con le risorse dell’amministrazione comunale si potrà abbellire l’area commerciale delle Mimose, come fare per andare incontro alle richieste anche dei commercianti della parte ex super, che vorrebbero poter mettere sulla piazza dei tavoli od organizzare degli eventi?

“Con una regolamentazione ad hoc – spiega Capodiferro – da contrattare con i condomini, ma valida per tutti i commercianti. Mi spiego meglio. Non si può dare al locale dove adesso c’è lo Zoi il permesso di mrettere fuori i tavolini, perché se domani arriva un pub che sta aperto fino alle 3 di notte la cosa non va bene. Ma sarebbe possibile, per esempio, dare un permesso tra le 8 e le 14, e tra le 16 e le 20 quale regola base per tutti in cambio di una compartecipazione alla manutenzione della piazza. Potrei portaqre una proposta del genere in assemblea condominiale e sentire il parere dei condomini”.

Nella regolamentazione andrebbe introdotta anche la parte dell’utenza pubblica per tutti quei problemi che la riguarda e che spesso è causa di liti tra la piazza e i balconi. Capita spesso, per esempio, che i bambini saltino sulle grate dei box o che ci passino sopra con biciclette e monopattini o che ci buttino i sassi attraverso i buchi.  

“Lì è una questione d’intelligenza – considera l’amministratore – perché se tu mi butti i sassi e sotto passa una macchina chi paga il danno? Le grate non possiamo eliminarle, perché servono per l’aereazione dei box”.

Ombretta T. Rinieri

(Il Notiziario – 9 gennaio 2015 – pag. 66)