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La Gallazzi Vismara accende gli animi in consiglio comunale

La residenza sanitaria assistita di Arese casa di riposo Gallazzi Vismara

La residenza sanitaria assistita di Arese casa di riposo Gallazzi Vismara

ARESE – La casa di riposo Gallazzi Vismara è stata al centro della discussione in consiglio comunale in fase di approvazione dell’assestamento di bilancio 2014-2015. In particolare l’opposizione, con Giuseppe Bettinardi (Arese al centro) e Ugo Scarparo (m5s) hanno recriminato sull’aumento delle rette della rsa a carico dei degenti e dei loro parenti e della nuova richiesta da parte del cda di un contributo per 40mila euro.  “A riguardo di questa richiesta – ha domandato Scarparo – è stata citata la maternità di una dipendente della farmacia, ma per la maternità non è l’Inps che interviene?”.

“La maternità di un ente pubblico – gli ha risposto l’assessore alle partecipate Giuseppe Augurusa –  non è quella dell’ente privato per cui noi non abbiamo lo sgravio. Inoltre la discussione con il cda ha riguardato la sostituzione, ossia se ricorrere a un lavoro subordinato o a una delle figure atipiche. Vi è stato un ricorso alla Corte dei Conti per chiedere lumi su una soluzione o l’altra e ciò ha allungato i tempi. Rispetto invece ai 40mila euro,  la questione è più complessa e riguarda i mini alloggi, che non erano omologati e si è avuta la necessità di intervenire immediatamente: se non avessimo fatto l’adeguamento lo scarto sarebbe stato di 243mila euro rispetto ai 40mila. Il tema vero del 2015 sarà come renderemo disponibili i mini alloggi e quindi come introiettare risorse”.

La risposta di Augurusa ha suscitato l’impeto di Carlo Giudici, che lo ha visto in consiglio comunale particolarmente battagliero: “Non è che fossero inadeguati o mini alloggi – ha sottolineato – ma è il cda che ha deciso di modificarli trasformandoli in ulteriori posti come residenza sanitaria assistita”. A Quel punto è intervenuta l’assessore Barbara Scifo: “Tale decisione – ha ricordato – era già stata presa ai tempi del direttore generale Luigi Piana. I mini alloggi erano stati trasformati in parte ma non tutti quelli trasformati erano stati adeguati alla normativa dell’Asl venendosi a trovare in una situazione, tra virgolette, di illeicità normativa. Per questo l’Asl ha deciso di omologarli e poi di continuare con la trasformazione anche degli altri. Ma la spinta prima è stata data da un adeguamento cogente perché per l’Asl eravamo fuori norma”. Poi precisazioni anche sulla sostituzione maternità della farmacista. “Vi era un vincolo normativo che ci impediva di autorizzare un aumento di costo del personale. Abbiamo quindi temporizzato finché non è arrivato un adeguamento normativo che ci ha permesso la sostituzione. Però vi sono stati dei mesi per cui il personale della farmacia era sottodimensionato e ciò ha inciso sul fatto di poter essere più in attivo”.

L’altra modifica importante al piano triennale ha riguardato i lavori di bonifica dell’amianto e dell’impianto tecnico per le scuole elementari di via Col di lana e di via Dei Gelsi, che si erano interrotti a causa degli importi troppo elevati (un milione sul primo istituto e 700mila sul secondo). Il 20 novembre da Roma è arrivato l’ok per lo sblocco di due tranche da 300mila euro di finanziamenti a fondo perduto per i due lavori. In variazione di piano la giunta ha quindi rimodulato il progetto e impegnerà 500mila euro sull’elementare di via Col di Lana e 300mila su quella di via Dei Gelsi.

Infine nell’ambito degli impegni finanziari per il marketing territoriale presi da Tea, l’operatore del centro commerciale erogherà quest’anno 10mila euro e 20mila nel 2015 per illuminare durante le feste natalizie le facciate del municipio e delle chiese SS Pietro e Paolo, San Bernardino e Maria Aiuto dei Cristiani.

Ombretta T. Rinieri 

(Il Notiziario 12 dicembre 2014 – pag.80)