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Un’opera di Massimo Cacciapuoti per la rassegna “Un libro e il suo autore”

2014-11-19 21.52.242014-11-19 22.19.16ARESE – “Noi due oltre le nuvole” dello scrittore campano Massimo Cacciapuoti è il romanzo scelto da Mariagiovanna Danielli e da Maria Grazia Cislaghi per la decima rassegna culturale e didattica  ‘Un libro, il suo autore’ . L’evento,  organizzato ogni anno dalla libreria salesiana Esodo in collaborazione con la biblioteca comunale di Arese, ha coinvolto in questa edizione le scuole medie di Arese, Bollate e Garbagnate, gli istituti ‘Puecher’ e  ‘Mattei’ di Rho, i licei ‘Majorana’ di Rho, ‘Primo Levi’ di Bollate, lo scientifico ‘Falcone Borsellino’ e il liceo artistico ‘Fontana’ di  Arese.

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Un primo incontro ‘radiofonico’ tra Cacciapuoti e una delegazione delle scuole  è avvenuto il 13 novembre grazie ai microfoni di Radio Panda di Garbagnate cui è seguito l’incontro ‘dal vivo’ con gli oltre settecento ragazzi (che durante l’estate hanno letto il libro)  mercoledì 19 novembre al Cinema Teatro di Arese  in una scenografia allestita dai ragazzi della quarta b del  liceo artistico Fontana, diretti dai loro docenti di lettere Umberto Rollino e di discipline pittoriche Ivano Ceriani. Mentre le atmosfere delle allieve della scuola di danza Arabesque di Garbagnate e le canzoni di Alex hanno ricreato sul palco le suggestioni di alcuni passi della sfortunata storia amorosa di due adolescenti.

2014-11-19 22.12.542014-11-19 22.25.44“Noi due oltre le nuvole”,  tratto da una storia realmente accaduta, narra dell’incontro durante una vacanza estiva nel Salento tra Nica e Sandro. Lei quindici anni, lui sedici. Lei un genio in matematica ma scantonata dai suoi compagni per questo suo talento. Lui malato di un tumore, non può andare in spiaggia perché il sole gli accelera il processo cellulare ed è costretto a rimane per lunghe ore rinchiuso in camera. La mamma di lei e la mamma di lui combinano l’incontro affinché facciano amicizia. Lei va a trovarlo un po’ malvolentieri, ma inaspettatamente arriverà l’amore al posto della semplice amicizia. Per il breve tempo della vacanza lui dimentica un po’ il dolore e travolto da lei affronterà la luce pur di andare al mare una volta, pur di tuffarsi insieme da una rupe nell’acqua cristallina.

noidueLa metafora dei sentimenti adolescenziali vissuti nel presente ci sta tutta, anche se Cacciapuoti rispondendo a una specifica domanda ha escluso di aver avuto in mente un canovaccio preconfezionato. “E’ vero che l’adolescenza è il momento più complesso della nostra vita – ha detto – però non volevo fare nessun accostamento tra l’adolescenza e il dolore e la sofferenza. Semplicemente mi è piaciuta la storia e l’ho raccontata”.

Il romanzo non ha un lieto fine, ma lascia il segno dell’importanza dell’attimo e che in fondo dolore e sofferenza insegnano sempre qualcosa, fosse anche superare le paure.   Ed è proprio  il senso dei sentimenti che hanno voluto cogliere i ragazzi dell’artistico nel rappresentare i personaggi di Nica e Sandro: la sagoma di lei imprigionata in una bottiglia di coca cola a significare il suo senso di frustrazione per il senso di impotenza di una malattia ineluttabile e di un dolore più grande di loro; la sagoma di lui che saluta mentre si allontana con il berretto in testa a nascondere il capo senza capelli e il sorriso sulle labbra a significare che non è più disperato.

Ombretta T. Rinieri

(testo completo dell’articolo pubblicato sul settimanale Il Notiziario del  28 novembre 2014 a  pag.82)