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Il Comune ha 2,5 milioni per rilanciare il commercio

Ioli chiede ai negozianti di decidere insieme come spenderli 

2013-11-23 12.02.08ARESESono 2,5 milioni i fondi stanziati dalla proprietà del nuovo centro commerciale a compensazione per il forte impatto che la nuova grande struttura di vendita avrà sui singoli commercianti. Con anticipo sul previsto, l’amministrazione Palestra ha ottenuto la quota parte per Arese e, intenzionata a emettere dei bandi su progetti specifici per rilancio del commercio di prossimità, ha avviato con i negozianti cittadini una serie di incontri per tastarne esigenze e idee. Il primo incontro si è tenuto venerdì 17 ottobre tra il vice sindaco Enrico Ioli e l’assessore Giuseppe Augurusa e l’associazione Ascocem.  Altri ne seguiranno prossimamente con le altre realtà quali Giada, Gran Paradiso, Mimose eccetera.

“Abbiamo scelto di impiegare questi fondi per il commercio previsti dall’adp ex Alfa Romeo – spiega il vice sindaco – per rilanciarne l’attività sul territorio. In quest’ottica abbiamo quindi convenuto di non erogare contributi a pioggia. Ciò per scongiurare il fatto che il singolo commerciante interpreti  la compensazione quale sorta di liquidazione per il fatto che abbassi la saracinesca”.

 

Come saranno distribuiti i fondi?

“Verranno erogati – continua il vice sindaco – su progetti specifici, che dovranno avere un contributo di rilancio dell’attività commerciale. Vorremmo che siano i commercianti, che conoscono bene la propria realtà lavorativa,  a formulare idee e proposte su cui poi sviluppare i bandi. Per coinvolgerli nel processo abbiamo quindi con loro avviato delle consultazioni per comparti. Dal canto nostro, fra le possibili ipotesi, abbiamo illustrato nel primo incontro con Ascocem l’idea di collaborare con il comune nella diffusione del wifi sul territorio trasformando i negozi in punti della rete. Altra ipotesi, potrebbe essere una riqualificazione dei centri diffusi nel senso di una collaborazione nella manutenzione degli spazi e del verde circostante”.

 

Niente fondi ai singoli negozi?

“A noi non interessa stanziare dei fondi per cambiare una tantum la vetrina di un singolo negozio – precisa Ioli – a meno che ciò  non consenta di rilanciare l’attività commerciale”.

 

E’ pur vero che se il centro commerciale avrà al suo interno nuove caffetterie, edicole,  cartolerie o negozi di abbigliamento questa concorrenza impatterà nel privato del singolo commerciante di Arese….

“Per questo vogliamo capire da loro – chiude Ioli – quali strategie sono più opportune per aiutarli a fronteggia l’arrivo del centro commerciale. Per mantenere vivo il commercio locale cosa serve? E’ più giusto che siano i commercianti a darci le loro idee, perché magari alle Mimose serve degli interventi e al Giada ne servono altri ancora. L’idea è: ragioniamo insieme sui contenuti del bando per rilanciare il nucleo del commercio”.

Ombretta T. Rinieri

(Il Notiziario – 24 ottobre 2014 – pag.   )