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Expo Gate, il granoturco ha fatto la differenza

dettaglio_DOPO_EVENTO_1280x400MILANO – A  Expo 2015 bisogna abituarsi per tempo. Loghi, manifesti, locandine, eventi, manifestazioni con continui richiami all’esposizione internazionale che aprirà i battenti a maggio 2015 non sono altro che un incessante tam tam mediatico a uso e consumo dei cittadini. Rientra in questa campagna di comunicazione anche  Expo Gate, lo spazio d’intrattenimento culturale davanti al Castello Sforzesco aperto appositamente lo scorso maggio, esattamente un anno prima dell’evento.

I padiglioni avveniristici in via Beltrami, che in realtà non avevano incontrato un granché di consenso, sono diventati improvvisamente popolari quando a  fine luglio è spuntato nel giro di una notte un campo di granoturco determinando la svolta: la curiosità ha prevalso sull’indifferenza e, in un mese,  40mila persone si sono immerse fra le pannocchie scoprendo un vaso di pandora pieno di iniziative ‘attraenti’, dalle conferenze sul tema della nutrizione ai laboratori per i bambini.

Da ieri è attivo anche un sito con tanto di palinsesto in rete.   Scorrendolo, da segnalare la presenza in Expo Gate dall’1 al 21 settembre dello studio di produzione Big Fish che offrirà consulenza musicale e tutoring agli aspiranti producer.

O.T.R.