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Basta corruzione, petizione di Libera e Gruppo Abele

omertà3-300x300Libera e il Gruppo Abele hanno promosso già nel 2013 in occasione delle elezioni nazionali la campagna ‘ Riparte il Futuro,  che raccoglie una serie di provvedimenti legislativi per combattere la corruzione in Italia, nella considerazione che sull’argomento  vi sono già in Parlamento una serie di proposte di legge in attesa di essere varate. In Internet è attiva anche una petizione, perché a differenza del presidente del Consiglio Matteo Renzi, che  ha lanciato le consultazioni sulla giustizia prendendo tempo fino a settembre, le due associazioni di impegno civile sono convinte che non vi sia bisogno di nuove consultazioni per conoscere il pensiero dei cittadini sul fenomeno criminoso in quanto, già oggi,  mezzo milione di firmatari della petizione chiedono al governo che si agisca subito.

Cinque i punti dell’agenda di Riparte il futuro per combattere la corruzione:

1) prescrizione non vuol dire assoluzione, mentre spesso è utilizzata per lasciare impuniti i colpevoli; 2) adesione alle convenzioni internazionali per contrastare i conflitti d’interesse dei funzionari pubblici e dei rappresentanti eletti dai cittadini; 3) contrasto a riciclaggio e auto riciclaggio, considerati reati civetta dei corruttori messi in atto attraverso i capitali in nero accumulati grazie all’evasione fiscale; 4) Freedom of Information Act italiano per avere una Pubblica amministrazione, ossia la petizione chiede la pubblicazione  online, in formato open data e chiaramente leggibili, i dati su amministrazione, bilancio, utilizzo delle risorse, concorsi e bandi d’appalto; 5) chieste in  Italia e in Europa risposte concrete sul whistleblowing (proposta di legge della parlamentare Francesca Businarolo), ossia la protezione per coloro che denunciando la corruzione sul luogo di lavoro, contribuisce a smascherare gravi illeciti esponendosi a ritorsioni e minacce. Anche di morte.

O.T.R.