MILANO – (o.t.r.) – Vi è un filone giudiziario che lega il Mose a Expo. Vi lavora da maggio il procuratore aggiunto Alfredo Robledo la cui indagine è ora coordinata dal procuratore Edmondo Bruti Liberati. L’indagine, condotta dal pm Roberto Pellicano, nasce dall’inchiesta su Infrastratture ombarde e collega anche l’inchiesta su Expo e Sanità.
Piergiorgio Baita, arrestato nel gennaio del 2013, ha raccontato ai pm veneziani i meccanismi per vincere gli appalti nell’Expo: «Prima si fa un bel ribasso e poi si recupera. Tutti cercano di alzare il prezzo sulle varianti».
E’ quanto accaduto con la piastra di Expo aggiudicata alla societàMantovani grazie a un ribasso del 41,80 per cento. Ma poi in sede di varianti i costi sono lievitati a causa dei ritardi.
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