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Pe4 sempre più problemi…e nessuna risposta

Parlano i residenti della zona esasperati da viabilità, polvere, zanzare e ambrosia 

2014-05-29 12.49.482014-05-29 12.49.46GARBAGNATE – Al posto di campi verdi e alberi, uno squarcio marrone grande 102.216 metri quadrati. Al posto del mais coltivato, ambrosia altamente allergizzante che nessuno falcia più. Al posto di una nuova viabilità con interramento del tratto di Varesina (o via Peloritana) strade interrotte e chiuse che dividono gli abitanti della frazione di Bariana da quelli cittadini costringendo gli uni e gli altri a lunghi giri alternativi per evitare la via Montenero ridotta a un colabrodo a causa del passaggio continuo di camion per la movimentazione della terra e dei mezzi di lavoro pesante e i cui marciapiedi sono impraticabili. Perfino l’ingresso del centro sportivo comunale è contornato da reti arancioni da cantiere e macerie varie.  Al posto dei seicento posti di lavoro promessi, il degrado.

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Così si presenta oggi a Garbagnate l’area incompiuta del Pe4 dove doveva sorgere il centro commerciale approvato nel novembre 2010 dall’allora giunta Marone e rivelatasi, letteralmente, un buco nell’acqua, dato che quando piove le profonde fosse lasciate dalle scavatrici per creare le fondamenta della costruzione di vendita si riempiono di acqua stagnante divenendo l’ambiente ideale per le zanzare.  Una ferita al territorio lombardo e anni di disagi per i cittadini segnano quest’opera incompiuta, la cui fine infelice è stata determinata in corso d’opera dall’approvazione da parte dei comuni di Arese e Lainate dell’Iper sull’ex Alfa Romeo. Troppo vicini i due centri commerciali.

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Regina Lamberti, insegnante, abita nel condominio sulla via Peloritana, proprio prospiciente gli scavi. Dal suo balcone l’infelice panorama. “I lavori sono partiti due anni fa – racconta – con un grande impegno da parte di una decina di operai che lavoravano dall’alba fino a oltre il tramonto la sera. Erano organizzatissimi e avevano molti mezzi meccanici. Per noi il disagio maggiore è stato quando hanno fatto il muro di contenimento al confine con il nostro palazzo. I rumori sono stati veramente assordanti.  Tuttavia si è sopportato sapendo che arrivava il centro commerciale che almeno a mio modo di vedere poteva anche essere positivo per la zona. Purtroppo hanno chiuso la via Stelvio, che era un viale alberato che ci collegava a Bariana, e abbattuto tutti gli alberi creando questa desolazione. Adesso per andare dall’altra parte bisogna fare un bel pezzo di

2014-05-29 12.49.48cinzia curti1statale o fare la via Montenero. Come si fa a lasciare un’area in queste condizioni? Eppure si capisce che hanno speso davvero tanti soldi”.

A Bariana vi sono le scuole materne ed elementari, la posta, la farmacia, la chiesa e l’oratorio nonché il centro polifunzionale dove si può leggere o ascoltare e vedere dvd. C’è il Parco del Bosco nonché il passaggio per quello delle Garbine. Al di qua, vi sono invece i supermercati Unes, Tigotà, Bricoman, il benzinaio, ristoranti, il Mc Donald e il bowling .

Dal comune pare non arrivino risposte. “Ma – continua Lamberti – io personalmente non mi ci sono recata perché lavoro fuori da Garbagnate e non ho tempo, però so già per esperienza personale che le risposte sarebbero vaghe. Sette anni fa lavoravo ad Arese e dovevo prendere l’autobus, il Qt8. Mi mi servivo della fermata qui all’angolo di via

2014-05-31 09.56.21CIMG0163Montenero e in comune avevo chiesto semplicemente una base cementata  perché lo aspettavo nel fango. L’allora assessore ai lavori pubblici  mi aveva assicurato che in brevissimo tempo sarebbe stata fatta questa pensilina, ma se lei passa adesso è ancora così”.

Nello stesso palazzo della signora Lamberti, abita anche Anna Buzzi, casalinga, che mi mostra un’altra angolatura del panorama color caki. Dalle sue finestre si scorge l’ingresso del centro sportivo ed è possibile avere un’idea della profondità degli scavi. Soprattutto laddove è stato smantellato lo storico distributore della Q8. “Prima dei lavori – dice con rammarico – qui era tutto verde ed era pieno di persone che andavano e venivano. Ora c’è molta ambrosia. Io sono allergica e mi reca molto fastidio. Una volta il comune mandava qualcuno a pulire regolarmente.
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2014-05-31 10.04.30Adesso non viene più nessuno. Con la via Stelvio chiusa non si può più andare a fare una passeggiata al parco a meno di prendere la macchina e io non prendo la macchina per andare a fare la passeggiata. Non è più bello. Per due anni  abbiamo avuto il disagio dei rumori e la terra che volava dappertutto. La sera finivano tardissimo, con le luci”.

Nei ricordi della signora Cinzia  Curti, consigliera, che abita nel palazzo da ventotto anni, si parlava di costruire in zona già ventidue anni fa. “Avevo la bambina di 4 anni – ricorda – quando hanno abbattuto la Cascina Storta perché dovevano costruire”. Quindi quando sono partiti i lavori erano un po’ nella natura delle cose. Anche lei conferma il disagio durato due anni. “I lavori iniziavano alle 7 e finivano alle 22,30 – racconta

– ma si sopportava sapendo che erano lavori che dovevano essere fatti. Si

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sperava che il centro commerciale tenesse più pulito perché in alcune parti dell’area verde c’era gente che scaricava rifiuti. Invece ci ritroviamo la Varesina tutta buche e cavalletti e la via Stelvio chiusa. Per portare i bambini a scuola a Bariana devo fare il giro della rotonda del Bricoman perché sulla  via Montenero con i passeggini non si può camminare. Ora che i lavori sono fermi, potrebbero riaprire la via Stelvio, almeno pedonale”.

Angelo Paradisi è invece un signore in pensione che abita a Bariana. “Io abito in un posto meraviglioso – dice orgoglioso – dove passa solo l’autobus ogni tanto. Però non possiamo più andare a fare la spesa a piedi all’Unes. Ci hanno tolto la strada in mezzo e molte persone si
lamentano perché non possiamo più andare né di qua né di là. Siamo obbligati a prendere la macchina quando abbiamo cose pesanti. Hanno chiuso anche lo sbocco sulla Varesina in fondo a via Europa. Perciò disagio su disagio. Ci hanno preso un pezzo di parco e buttato giù gli alberi anche lì. Stesso problema anche dove c’è la piscina del centro sportivo. Hanno fatto una strada che doveva uscire sulla Varesina. L’hanno chiusa per fare le fognature e non l’hanno mai aperta.  Del resto del centro commerciale se ne parla da ventitré anni. Doveva essere già costruito quando ho comprato la casa io!”.  Una cosa è certa, avrebbe evitato agli abitanti di Bariana di dover attraversare la Varesina per fare la spesa.

Ombretta T. Rinieri

(Il Notiziario, 6 giugno 2014 pag. 69)