- Detto Schietto - https://www.dettoschietto.it -

Studenti e docenti del ‘Fontana’ attori comici per un giorno e amici per sempre

Da sinistra verso destra Rodrigo Robbiati, Monica Tonnellato, Silvia Rossi e Davide caviglia

Da sinistra verso destra Rodrigo Robbiati, Monica Tonnellato, Silvia Rossi e Davide caviglia

ARESE – BOLLATE –  Scherzando scherzando al ‘Fontana’ sono nati degli attori. Le gag dei sedicenni Rodrigo Robbiati e di Davide Caviglia, che in classe rivisitavano in chiave ironica piccoli episodi fra insegnanti e fra insegnanti e studenti, non hanno fatto arrabbiare le loro docenti d’inglese Monica Tonnellato e di lettere Silvia Rossi, le quali cogliendo la genialità della coppia hanno avviato un progetto teatrale culminato in uno spettacolo molto divertente andato in scena in Villa Arconati,  durante il week end “Una scuola di delizia”.

L’aula come un set. Insegnanti e studenti attori per un giorno. Dietro le quinte un’inedita squadra animata da stima, amicizia e perché no, affetto sincero. Lo si percepisce nettamente incontrandoli. Insegnante e regista, Monica Tonnellato ha colto la genialità dei suoi studenti e li ha avviati alla commedia dell’arte. Ne è nata una lezione di pedagogia e una visione di vita.

“Li ho in classe da due anni e ho notato subito la loro genialità  – racconta con un largo sorriso Monica Tonnellato – e così ho deciso di coinvolgerli nei vari spettacoli che si fanno a scuola durante l’anno, partendo dal fatto che Rodrigo e Davide sono molto bravi nell’imitare alcuni personaggi. Abbiamo quindi creato un canovaccio e dato un po’ di ritmo alle scenette delle entrate e delle uscite e ogni volta i ragazzi improvvisano. Gli si dà una linea, uno schema guida, ma ogni volta inventano qualcosa di nuovo e lo spettacolo non è mai uguale. La cosa bella è che loro sono così, ma che si sono fatti anche molto guidare. C’è stata molta collaborazione”.

“Quello che rappresentano Davide e Rodrigo – aggiunge Silvia Rossi – sono episodi veramente successi. Per esempio io sono andata una volta in classe durante il mio giorno libero mentre c’era una  lezione di Monica perché mi ero dimenticata di dare i compiti. Magari era un momento un po’ sbagliato e c’è stato tra me e lei un piccolo frizzo, di quelli che ti permetti quando sei molto in confidenza. Loro hanno memorizzato e lo hanno trasformato in gag divertenti”.

“In classe si lavora tantissimo – racconta Rodrigo – ma c’è anche il momento dello scherzo, che può essere nei corridoi, durante l’intervallo, o nei cinque minuti finali della lezione e questo è bellissimo”. “La cosa fantastica con i ragazzi – spiega Silvia Rossi – è che quando si riesce a instaurare con loro un rapporto umano tu rimani comunque la loro insegnante a trecentosessanta gradi. I piani non si confondono e si riesce a scherzare, anche a prendersi in giro, ma sempre con un grande rispetto”.

“Il mio insegnamento – dice Monica Tonnellato – non è un ruolo. E’ la mia vita. E’ la mia  vocazione, come quella di avere dei figli. È tutto dentro. Credo nell’importanza di spaccare il ruolo: io non sono in un ruolo, io sono una persona”. “Anche per me è così – dice convinta la collega Silvia – quando tu sei una persona sei una persona sempre . Quando fai la prof, quando sei una collega e quando metti su una cosa così con i ragazzi”.

Ombretta T. Rinieri