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Arte e legalità

Umberto Rollino, professore di lettere al liceo artistico di Arese 'Lucio Fontana', promotore del progetto 'Arte e <legalità'

Umberto Rollino, professore di lettere al liceo artistico di Arese ‘Lucio Fontana’, promotore del progetto ‘Arte e legalità’

ARESE – BOLLATEArte applicata alla legalità. Il progetto ha preso le mosse al liceo artistico ‘Lucio Fontana’ di Arese per iniziativa di Umberto Rollino, insegnante di lettere, impegnato sul fronte della legalità da molto tempo con l’associazione Sao (Saveria antiochia omicron) di Milano, un centro studi sulla criminalità organizzata. L’intervento di Jole Garuti di Sao, a coronamento di un percorso durato un anno scolastico,  è stato fra i momenti più seguiti dal pubblico dell’evento  “A scuola di delizia” in Villa Arconati.

“Sono del parere – racconta Umberto Rollino – che per sensibilizzare i ragazzi al tema della legalità siano importanti gli incontri con le varie personalità conoscitrici del fenomeno criminoso, ma che poi i ragazzi  stessi debbano diventare protagonisti. Noi li abbiamo fatti diventare protagonisti dicendo loro: trasformate in opere d’arte le emozioni che i racconti che avete ascoltato vi hanno suscitato”.

Oltre a Garuti, gli studenti del Fontana hanno incontrato esponenti di Libera di Arese,  poeti e scrittori, anche  stranieri,  che hanno raccontato cosa stava accadendo per esempio a dicembre in Siria o la lotta in difesa dei diritti delle donne in Sudafrica.  Legalità a trecentosessanta gradi.

“Assolutamente sì – conviene Rollino – perché il problema della legalità è far capire quella scelta etica che ti permette di capire da che parte stare”.  Ma quando si nasce in un territorio criminoso o in una famiglia già coinvolta e sei volente o nolente già bollato la scelta etica è oggettivamente difficile. La paura può essere paralizzante. Bisogna riconoscerlo.   “Io ho portato la mia esperienza personale – spiega il professore di lettere del Fontana – sono napoletano e per trentacinque anni ho vissuto in una città dove sul tram quello che ti siede accanto probabilmente è un killer. Mi è capitato di avere fra i miei alunni studenti che erano direttamente imparentati con personaggi della criminalità organizzata. Però ho fatto mia la lezione di questi anni. E’ importante far conoscere ai ragazzi ciò che accade e dargli la prospettiva che c’è una diversa possibilità di vivere la vita. Non sono scelte facili. Ci vuole molto coraggio e non sempre ci si riesce. E’ difficile quando tutto è posto sul piano della convenienza: se da un lato c’è qualcuno che arriva lavorando con difficoltà a fine mese e dall’altro c’è qualcuno che spacciando droga con estrema facilità arriva a fine mese, la scelta diventa difficile. Ma quanto costa fare una vita criminosa? Non ha molto senso avere una bellissima Ferrari e non poter uscire dal tuo quartiere perché altrimenti ti fanno fuori”.

Un uomo che vomita soldi. Sotto delle mani che pur di prenderli si sporcano a loro volta. E’ l’opera originale realizzata da Chiara Maestrelli della IIC del Liceo Artistico Fontana di Arese

Un uomo che vomita soldi. Sotto delle mani che pur di prenderli si sporcano a loro volta. E’ l’opera originale realizzata da Chiara Maestrelli della IIC del Liceo Artistico Fontana di Arese

Sono questi i discorsi concreti che aiutano i ragazzi a ragionare.  “Io ho fatto mia la lezione di Giancarlo Siani – dice Rollino – un giornalista ucciso dalla camorra nell’85, il quale quando andava nelle scuole spiegava che fare il giornalista era per lui mettere in condizione le persone di conoscere ciò che accadeva perché conoscendo le cose si è in grado di scegliere”. Esiste sempre il libero arbitrio. “Certo – dice Rollino – perché altrimenti diventa retorica. Ma insisto. Ritengo che il lavoro importante da fare sia sulla conoscenza. Per esempio quest’anno abbiamo discusso molto su ecomafia, e allora io ti faccio capire cosa significa per noi ma anche per quelli che verranno dopo di noi, inquinare l’ambiente. I ragazzi del percorso di architettura, per esempio, si sono immaginati come utilizzare un bene sequestrato alle organizzazioni criminali. Quelli del corso di pittura hanno dato libero sfogo alle loro emozioni dopo i vari incontri. Sull’argomento è stato preparato anche un cortometraggio a completamento di tutti gli inidirizzi della scuola”.

Quest’anno è stato l’anno zero. Il progetto legalità è partito al liceo artistico dove lavora Rollino. L’anno prossimo partirà anche al liceo scientifico Russel di Garbagnate.

Ombretta T. Rinieri