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I lavori partiranno da viale Resegone e ci saranno altri incontri con i cittadini

advancedresizetoolARESE – Quando gli interventi viabilistici previsti  dalla giunta Palestra in città saranno approvati dalla società di validazione Asacert,  i lavori di modifica degli assi Resegone, Gran Paradiso, Nuvolari e Moro dureranno un anno.

Nel quadro dell’apertura a maggio 2015 di Expo e di quella del centro commerciale,  i tempi per mettere in sicurezza l’abitato rispetto al traffico d’attraversamento che inevitabilmente vi sarà,  sono ormai molto stretti.

Si è così arrivati a ridosso degli eventi con l’idea dell’ineluttabilità di quanto viene avanti. Del resto, già all’epoca della giunta Fornaro, che si era ritrovata nel 2009, appena insediata,   la patata bollente del centro commerciale sull’ex Alfa Romeo quale passaggio di testimone dell’amministrazione Perferi, agli alti vertici in Regione Lombardia, gestione Roberto Formigoni,  per acquietare e dissolvere le proteste del Comitato Difendiamo Arese e di quelli dei comitati cittadini di Rho e Lainate  che si erano saldati in un tutt’uno, si risolsero ad avviare l’iter procedurale stralciando la viabilità.

 

Il capitolo è rimasto dietro le quinte per tre anni come una spada di Damocle, pronta a colpire la qualità della vita di Arese e il suo patrimonio immobiliare,  senza possibilità di ritorno. Ora, dicono i politici,  non c’è più tempo per inventarsi qualsiasi altra cosa che non sia quella di modificare la circonvallazione interna di Arese e o, come i fautori di Arese al Centro (gli ex Udc) sostengono, riesumare la tangenzialina già progettata nel piano provinciale a ridosso delle case in ‘Collina’.

 

Ad allungare ulteriormente la fase di inizio lavori è la società di validazione che sta verificando che il progetto iniziale del Pim, cui sono state apportate dall’attuale giunta Palestra varie modifiche dopo le sollevazioni degli aresini degli ultimi mesi, risponda ai canoni di legge.

 

Noi avremmo voluto partire anche prima – hanno detto il sindaco Michela Palestra e il suo vice Enrico Ioli in conferenza stampa il 24  aprile scorso durante la presentazione del saggio del progetto viabilistico cittadino che sta girando con un filmato sul sito del comune – ma i tempi sono slittati rispetto alle intenzioni iniziali della data ultima del 31 dicembre 2013 a causa  degli elementi in più che man mano sono emersi. Abbiamo fatto degli approfondimenti , accolto richieste, cambiato progetti”.

 

Tutto si è allungato, ma senza deviare dall’idea politica di fondo di dover “mettere in sicurezza gli assi cittadini per governare i cambiamenti al contorno cittadino che comunque impatteranno su Arese”. Quando l’Asacert , scelta con un bando pubblico tre mesi or sono e i cui costi sono a carico di Tea, licenzierà il progetto i lavori inizieranno partendo dalle rotatorie per poi passare ai collegamenti tra una rotatoria e l’altra.

 

“Fortunatamente – ha considerato Ioli – essendo le strade di Arese larghe e dovendole stringere, si potrà lavorare senza quasi mai chiudere le vie. L’intervento partirà dai punti cruciali quali quello di viale Resegone all’altezza dell’innesto della statale Varesina, che dovrebbe nel frattempo essere declassata”.

Il validatore non entra nelle scelte politiche, limitandosi a controllare che l’aspetto tecnico del progetto risponda nelle sue componenti alle normative. “Per esempio – ha detto Ioli – deve verificare la congruenza del computo metrico.  Deve dirci se quel pezzo di marciapiede costa duemila euro o no. E’ a tutela dell’ente pubblico. La validazione è obbligatoria. Si sarebbe potuta fare internamente, ma si è deciso di esternalizzarla scegliendo fra cinque professionisti”.

 

“Con il validatore – ha detto il sindaco Palestra – abbiamo un dialogo continuo in modo che si possa intervenire sul progetto ogni qualvolta ci siano sue indicazioni di incongruenze. E’ per questo che non possiamo ancora rendere disponibile alla cittadinanza il progetto completo. Ma per rispondere ugualmente alle richieste dei cittadini che continuano a pervenire in comune, abbiamo deciso di caricare sul sito un saggio del piano nelle sue linee generali. Naturalmente con la cittadinanza faremo anche altri incontri pubblici, ma per avere le indicazioni su come costruire questo percorso informativo dovremo aspettare i  tempi della validazione. Inoltre, finché Asacert non validerà il progetto tutti i documenti continueranno a non essere pubblici perché la comunicazione prima deve arrivare agli enti o istituzioni o cittadini e poi deve essere avviato il processo di messa a disposizione di tutti del materiale. La difficoltà sta nel misurarsi con un processo che è in itinere che nei tratti della progettualità e della definizione ha una logica e un principio che non sono in discussione, ma che nei dettagli,  soprattutto in un piano così ampio e  complesso con oltre cento tavole, è difficile entrare”.

Ombretta T. Rinieri

(Il Notiziario – 1 maggio 2014 – pag. 65)