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Il Consiglio ha adottato il Pgt

Tra gli obiettivi popolazione a 20.500 abitanti, 35 mq di verde a persona e potenziamento nelle ciclabili 
giunta palestra-cc27.9.13ARESE – Con l’approvazione a maggioranza e la sola astensione di Laura Antimiani (m5s) del piano dei servizi e del piano delle regole (il documento di piano era già passato a febbraio) è stato adottato nel consiglio comunale del 27 marzo scorso il piano del governo del territorio di Arese, la cui approvazione definitiva dovrà avvenire entro il 30 giugno 2014.  Gli aresini hanno tempo fino all’8 maggio per prenderne visione e fino al 9 giugno per presentare le  eventuali osservazioni.
Fra i punti fondamentali del Pgt di Arese vi è l’obiettivo di una popolazione residente a 20.500 abitanti, i servizi pubblici pari a mq 1.176.646, di cui in previsione 414.863 che si vanno a insediate con un rapporto ad abitante pari a 57,40 mq (la legge regionale parla di un minimo di 18 mq ad abitante) e con un rapporto di verde pubblico pari a 35 mq/abitante. Previsti trenta chilometri previsti di piste ciclabili, il potenziamento del trasporto pubblico e investimenti pubblici ammonta per 33 milioni di euro le cui fonti di finanziamento sono già state individuate. Il sistema del verde di fatto è una corona che circonda Arese da Nord a Sud quasi senza soluzione.
Il Pgt recepisce i macro obiettivi che la giunta Palestra adottò il 25 luglio 2013, a un mese dal suo insediamento. Quali:  popolazione a 20.500 abitanti; sviluppo residenziale nel tessuto urbano consolidato, a eccezione di quanto già convenzionato e non ancora attuato; contenimento della trasformazione di suolo agricolo; censimento delle aree di rigenerazione, recupero e riqualificazione;  riqualificazione delle aree dismesse e della trasformazione degli ambiti industriali in zone a prevalente riqualificazione residenziale; contenimento delle capacità edificatorie su tutti gli ambiti; applicazione dei principi di perequazione e incentivazione legata alla bioedilizia    e alla qualità architettonica; attuazione di politiche per la casa in rapporto allo sviluppo edilizio; riconnessione del sistema del verde;  incremento della dotazione di servizi pubblici e miglioramento di quelli esistenti; valorizzazione dell’edificato esistente e in particolare dei centri storici; sviluppo e sostegno delle attività artigianali, consolidamento delle attività produttive esistenti, incentivazione nuovi insediamenti produttivi qualificati; recepimento delle previsioni urbanistiche dell’adp ex Alfa Romeo; attuazione degli obiettivi contenuti nel piano della mobilità e nel piano generale del traffico urbano con attenzione alla rete ciclabile e alla tutela delle utenze deboli.
Secondo la relazione tecnica tenuta dal geometra Sergio Milani, nel piano delle regole per gli elettrodotti vengono realizzate delle fasce nelle quali confinare una serie di  attività che potrebbero creare i presupposti di potenziali criticità per la salubrità. Al riguardo vengono recepite le normative per le fasce di rispetto e ipotizzati corridoi tecnologici in caso di interramento degli elettrodotti. Confermate le zone per il recupero abitativo e del sottotetto, mentre viene potenziata la valenza del vincolo paesaggistico.
Il piano delle regole prevede il monitoraggio costante, ossia la verifica che le norme siano coerenti ed efficaci e vadano nell’obiettivo che l’amministrazione si è prefissa: ogni due anni verrà fatto il punto della situazione con la possibilità per il consiglio comunale di modificarle e adeguarle con una procedura di Vas alle eventuali mutate esigenze della città.
Il piano dei servizi prevede un censimento dei principali attuali edifici e funzioni pubblici per allargarsi con un’analisi di previsione sulle esigenze future sulla base degli indirizzi indicati dal documento di piano per lo sviluppo della città andando a determinare i bisogni che potranno insorgere. Lo strumento delinea anche servizi e  risorse economiche con l’indicazione altresì, attraverso il concorso pubblico e privato, di quali aree l’amministrazione intende acquisire al patrimonio pubblico e per quali vocazioni.  Il piano dei servizi non è vincolato e può essere anch’esso modificato da future deliberazioni del consiglio comunale.
Per quanto riguarda la mobilità la disciplina riprende il piano urbano del traffico. Determinati anche i rapporti tra le funzioni delle attività private e le garanzie di servizi pubblici che queste devono garantire alla città: in caso di costruzione di un’abitazione devono essere stabiliti anche i servizi a supporto per non creare sofferenze ai servizi vicini esistenti e mantenere lo standard qualitativo della città. “Ad Arese – ha spiegato Sergio Milani – la dotazione dei servizi del piano è diversa da quella stabilita dalla legge regionale o dallo standard di altri comuni vicini in quanto è più alto e tale standard più elevato deve venire a essere rispettato anche in futuro pena il suo deterioramento”.
Edilizia sociale. E’emerso che le nuove esigenze portano verso l’affitto e non verso la vendita, perciò si va nella direzione di elevare la quota di edilizia convenzionata o di monetizzare maggiormente tale quota per consentire al comune di sostenere le famiglie senza un’abitazione.  Riconfermati i principi della perequazione urbanistica. Ossia, il riconoscimento a un cittadino cui è stato sottratto un bene per una funzione pubblica di avere un giusto ristoro in termini di capacità volumetrica da spendere nel territorio attraverso l’atterraggio su altre aree.
Organico al Pgt è anche il documento di piano, che distingue gli ambiti di trasformazione urbana, quelli di contemplazione urbana, di recupero storico urbano  e di trasformazione urbana. E’ un documento strategico della durata di cinque anni, ma destinato ad allungarsi per effetto della riforma della Legge regionale 12. Esso prevede gli ambiti di trasformazione urbana (atu), che ad Arese corrispondono  prevalentemente a quelli dell’accordo di programma sull’ex Alfa Romeo.
In consiglio comunale, l’assessore all’edilizia Enrico Ioli ha confermato che filosofia di base del Pgt licenziato dalla giunta Palestra è la non edificabilità del suolo e l’individuazione a Nord (ex Alfa) della vocazione industriale della città, mentre a Sud è previsto un terziario o un produttivo leggero. La consigliera del pd Paola Pandolfi , intervenendo sulla considerazione di Giuseppe Bettinardi (ex Udc, Arese al Centro) circa il ritardo con cui veniva presentato il Pgt, ha ricordato che dai banchi dell’opposizione il suo partito aveva chiesto la riduzione del consumo del suolo e che ciò si è raggiunto solo con questa Amministrazione di centrosinistra. “Negli anni scorsi i tecnici sono andati avanti da soli – ha detto – si procedeva per piani integrati, senza il piano di governo del territorio e bisognerebbe chiedersi il perché”. E Ioli ha ribadito che si sono persi gli anni dal  2005 al 2014 “perché è mancata una politica di governo del territorio”.
“Apprezziamo l’uso attento della perequazione, ma critichiamo il numero obiettivo degli abitanti a 20.500, le vie d’acqua per l’Expo e rileviamo come sconcertante la lettera di Italmac (società a Sud di Arese, ndr), che da anni investe nella sicurezza, e che ora si sente dire che è indesiderata. Dov’è la lungimiranza di questa amministrazione?”, ha ribattuto Laura Antimiani del m5s.
Ombretta T. Rinieri
(Il Notiziario – 11 aprile 2014 – pag. 72)