ARESE – La giunta Palestra ha incaricato il legale Roberto Ollari (28mila euro la parcella) di avviare azione di responsabilità nei confronti degli amministratori cessati della Fondazione Arese cultura e sport. Un provvedimento analogo era stato intrapreso anche dall’allora commissaria Anna Pavone il 2 maggio 2013, allorquando stabilita l’illegittima della consegna del centro sportivo “Davide Ancilotto” alla società Intese e appurati danni e incuria alle strutture, aveva incaricato gli avvocati Marsico e Chiarolanza di Milano di proporre azione legale contro la presidenza Pierluigi Pogliani della fondazione che con la manifestazione d’interesse aveva dato in gestione il centro sportivo a Intese in pendenza di contratto.
La nuova delibera si è resa necessaria per la rinuncia degli avvocati Marsico Chiarolanza all’incarico e ha trovato nuovo rigore dopo il parere della Corte dei Conti che addirittura ha ritenuto illegittimo a Facs del centro sportivo già nel 2005. E per chiudere definitivamente il capitolo fondazione, la giunta ha presentato a fine febbraio la richiesta al Tribunale di Milano di nominare per Facs uno o più commissari liquidatori al fine di dar seguito al decreto regionale di estinzione dell’organismo emesso il 24 dicembre 2013.
Intanto si attende entro marzo la pronuncia del Tar Lombardia sull’azione avviata dalla seconda presidenza dio Facs, quella di Stefano Carli, contro l’Amministrazione comunale per la mancata ratifica delle dimissioni degli organi direttivi di fondazione e conseguentemente per la mancata nomina di quelli nuovi. A seconda della decisione del tribunale amministrativo ricadranno sul comune o su Facs taluni oneri, come per esempio quello della mancata opposizione a Intese grazie alla quale la società di Alessandro Chiappini ha potuto questa estate pignorare delle apparecchiature del centro sportivo.
O.T.R.
(Il Notiziario – 7 marzo 2014 – pag.73)