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Ok della regione allo scioglimento di Facs

Palestra: “Abbiamo agito correttamente”

E sulla viabilità spiega: “Scelte fatte a tutela dei cittadini”

palestra-sindacoARESE – Con delibera numero 12756 del 24 dicembre scorso,   Regione Lombardia ha accolto la richiesta di scioglimento di Fondazione Arese Cultura e Sport proposta dalla Provincia di Milano il 3 dicembre. Tempi veramente rapidissimi rispetto alle procedure standard.  Ora si aspetta la nomina di un liquidatore da parte del Tribunale di Milano. A darne notizia mercoledì mattina nel corso di una conferenza stampa è stato il Sindaco in persona Michela Palestra insieme con l’assessore allo Sport Roberta Tellini,  che insieme hanno anche commentato il parere della Corte dei Conti .

Siamo molto soddisfatti della richiesta di estinzione. Il processo è stato molto rapido e nelle motivazioni né la Regione né la Provincia – ha sottolineato il sindaco – ci hanno avanzato chiarificazioni  a testimonianza che la linea da noi seguita è stata corretta, ossia non essendoci più lo scopo in quanto il centro sportivo è stato dato ad altri, e il patrimonio, che sono i due motivi fondanti di Facs,  è stata ritenuta valida la scelta del sindaco di non nominare più gli organi di fondazione. Mentre è importante sottolineare, a scanso di equivoci,  che la relazione della Corte dei Conti trattasi di un parere e non di una sentenza. La scelta fatta dava forza e coerenza alle decisioni di questa amministrazione, la prima che ha agito nel merito”.

 

Il “parere” della Corte dei Conti sta tenendo banco sul web come anche il tema della viabilità. “Ci stupisce che a fronte di una relazione che ricostruisce una storia lungo otto anni – ha considerato Roberta Tellini – venga divulgata solo la coda relativa a questa amministrazione”.

 

“La linea di questa amministrazione – ha proseguito Palestra – non è quella di nascondere le cose sotto il tappeto per le cose fatte precedentemente. E qui ci si collega anche al tema della viabilità, ossia le scelte portate avanti sono a tutela dei cittadini a fronte di decisioni prese sull’ex Alfa precedentemente le cui conseguenze noi ci troviamo a gestire e a dover intervenire sul tema della sicurezza prima dell’arrivo di Expo e del centro commerciale. Perciò quando si dice che non si fa la tangenzialina (premesso che Rho non la vuole sul suo territorio) non vuol dire sostituire un intervento a un altro perché temporalmente non sono paragonabili: il nostro progetto è compatibile con l’arrivo del centro commerciale e di Expo; la tangenzialina no”.

O.T.R.

(Il Notiziario – 17 gennaio 2014 – pag.64)