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Arese ora si divide: meglio la nuova viabilità oppure si deve “riesumare” la tangenzialina?

Salgono i toni del dibattito, in atttesa dell’open day di sabato in municipio

2013-11-23 12.22.14 assetto viario complessivo sovrapposto degli interventi previsti dalla Provincia di Milano e viabilità di attraversamento interno di Arese rielaborato da Aresini.itARESE – Questo sabato 23 novembre l’Amministrazione Palestra guiderà in municipio i cittadini in un percorso di informazione sulla futura viabilità.  Dalle 10 alle 17 gli aresini prenderanno visione di grafici, mappe e video sul progetto approvato a suo tempo dalla commissaria Anna Pavone cui la giunta sta apportando una serie di modifiche che appesantiranno la fluidità stradale con rotonde e differenze altimetriche ai passaggi pedonali in modo da rallentare e così scoraggiare in Arese il traffico d’attraversamento esterno. Contemporaneamente, fuori dal palazzo comunale, gli aresini.it faranno controinformazione con quella che ormai da qualche settimana è divenuta una prova di forza mediatica tra giunta e opposizione.

Nel frattempo il Comitato Difendiamo Arese –  sull’onda della richiesta protocollata in settimana da Arese al Centro e Arese la città che vogliamo volta a riesumare la tangenzialina – è sceso in campo diffondendo mercoledì un comunicato stampa con il quale ha deciso,  a seguito di un incontro avuto con il sindaco Michela Palestra e con il vice sindaco Enrico Ioli,  di supportare l’azione della giunta.

“Le nuove strade –  afferma – non riducono il traffico bensì il contrario oltre a consumare il suolo”, riferendosi anche al progetto edificatorio che il Fondo Sansovino (lo stesso che sta costruendo Arese Sud e che è proprietario dei terreni agricoli su cui verrebbe realizzata la tangenzialina) potrebbe realizzare sull’area verde concomitante.

Rassicurato dalla giunta Palestra sul permanere del no alla tangenzialina “perché inutile a risolvere i problemi di flusso”, il Comitato ritiene che la viabilità interna proposta sia tale da disincentivare l’attraversamento della città da parte dei non residenti diretti alla fiera e al nuovo iper.  In pratica, e non è opinione solo del Comitato, il tutto si trasformerebbe addirittura in un vantaggio per gli aresini che potranno in futuro contare su un accesso privilegiato alla metropolitana di Rho fiera, mentre gira la voce fra gli addetti ai lavori che Rho difficilmente riuscirà a realizzare lo scavalco di Terrazzano e Mazzo perché non vi sarebbero i fondi nonostante la nuova strada sia prevista dalla Provincia.

Nello Nelli e Sara Belluzzo, fra i fondatori del Comitato Difendiamo Arese

Nello Nelli e Sara Belluzzo, fra i fondatori del Comitato Difendiamo Arese

“La viabilità esterna ad Arese – sostiene il Comitato – con la nuova sistemazione della rete esistente (Varesina)   e di quella prevista su Garbagnate a Nord in area ex Alfa, pronta prima dell’apertura del centro commerciale dovrebbe creare un flusso di traffico adeguato”. Inoltre,  “…in vista di Expo dovrebbe trovare soluzione la nuova linea di trasporto 561”. Per farla in breve, il connubio Variante Varesina e rallentamenti, saranno in grado di tenere alla larga da Arese i non residenti.  Poi la stoccata all’ex Udc: “Non si può non commentare la proposta di Arese al Centro per un progetto alternativo. Leggendola non si può non pensare alle lacrime del coccodrillo, in quanto i firmatari, che una volta si chiamavano Udc, sono gli stessi che hanno sistematicamente e pervicacemente appoggiato la realizzazione del centro commerciale e delle nuove residenze nell’area Alfa Romeo  (risultato che hanno ottenuto), nonché della famosa “tangenzialina” parallela all’autostrada e del cosiddetto “peduncolo” in fondo a viale Sempione”.

Nel comunicato, oltre a ricordare gli interessi del Sansovino, il Comitato sottolinea   la presentazione a Rho (i terreni sono sul suo comprensorio,ndr) da parte di Finbrico dello studio di fattibilità di un albergo di dieci piani e di un centro benessere.

“Se ho la cancrena alla gamba preferisco tagliarmela piuttosto che morire”, è l’analogia medica di  Massimiliano Seregni, che a suo tempo aveva marciato in piazza al fianco del Comitato Difendiamo Arese contro la tangenzialina,  e che oggi rivaluta l’opzione dell’ex Udc. “Lo so anch’io che la scelta migliore sarebbe quella di non avere nuove strade e nuove case – afferma – ma il nostro comitato aresini.it ragiona su fatti oggettivi secondo cui la nuova viabilità è prevista dagli enti sovra territoriali, che i soldi ci sono perché sono stanziati da Tea la quale, una volta realizzato il centro commerciale, avrà tutto l’interesse a facilitare il flusso e il deflusso da e per Milano attraverso la tangenziale Ovest senza pagare il pedaggio autostradale e a facilitare l’andirivieni da  Rho Fiera. Andirivieni che comunque si creerà in Arese indipendentemente anche dal centro commerciale: meglio la tangenzialina che morire di rumore e smog”.

Ombretta T. Rinieri