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In Consiglio il problema Facs: si decide di aspettare la Provincia

Per ora nessuna nuova nomina, anche se la Lega si è “candidata”

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ARESE – Il 26 settembre scorso Fondazione Arese cultura e sport ha tenuto banco in consiglio comunale. Due mozioni, presentate rispettivamente dai consiglieri  Luigi Muratori (Pdl e Arese in Testa)  e Laura Antimiani (m5s) e un’interrogazione di Giuseppe Bettinardi (Arese al Centro) hanno animato la discussione in aula, senza addivenire, tuttavia, a decisioni di svolta. La maggioranza ha preferito attendere l’esito  dell’incontro in Provincia del 2 ottobre.

Ma andiamo con ordine. La mozione Muratori sollecitava la giunta a sciogliere fondazione in modo da evitare futuri danni all’amministrazione comunale. “Ritengo moralmente non corretto – ha considerato Muratori –  tenere in balìa delle persone che si sono impegnate per un anno. La normativa impone il rinnovo delle cariche entro 45 giorni dalle dimissioni. Invece sono passati un anno e 8 mesi. Ricordiamoci che il consiglio d’indirizzo è stato nominato dalla maggioranza. E se la Provincia arrivasse tardi cosa andremo a dire ai cittadini?”. “Il nostro voto è contrario – gli ha risposto il capogruppo del Pd Luca Nuvoli – le dichiarazioni di Muratori potrebbero essere anche condivisibili, ma è una strada subordinata rispetto a quella principale, che è quella della Provincia. Bisognerà andare a verificare le responsabilità degli attuali amministratori di Facs e di quelli precedenti, senza dimenticare quelle politiche. Aspettiamo la Provincia perché per fondazione potrebbe nominare un commissario liquidatore facente funzioni”.

“Attendiamo l’esito dell’incontro in Provincia  – ha detto l’assessore allo sport Roberta Tellini – perché è l’organo preposto a relazionare la Regione. Peraltro abbiamo intrapreso degli atti per adire alle vie legali che finora non erano stati fatti da alcuno”.

Sul problema di trovare dei sostituti agli attuali consiglieri di Facs che a costo zero si prendano l’onere di risollevare le sorti della fondazione, è arrivata a sorpresa la proposta del consigliere della Lega Nord Vittorio Turconi. “Come si ricorderà il nostro partito uscì dalla maggioranza proprio in polemica sul centro sportivo. Ci abbiamo messo la faccia e ci abbiamo messo anche la mano firmando un esposto alla Magistratura. Ora, come atto di responsabilità, ci metteremo anche le persone se ciò dovesse servire a sbloccare la situazione. Così andremo anche a controllare i conti visto che Facs dal 2005 al 2011 ha avuto oltre 1,7 milioni di contributi dal Comune sotto diverse forme”. E, in settimana, Turconi ha reso nota l’intenzione di presentare al  prossimo consiglio comunale un’interrogazione specifica sui mandati di pagamento effettuati dal comune a fondazione.

Laura Antimiani, prendendo spunto dalla cronaca, ha presentato una mozione racchiusa in quattro domande specifiche: “Quali passi  sono stati fatti e come avete intenzione di procedere con Facs? Dato che il Comune è fondatore promotore, socio al 48% e tenendo presente che la carica di presidente di Facs è vacante da 18 mesi. Qual è il debito complessivo di Facs nei confronti di terzi? Se non conosciuto, quali passi sono stati fatti per venirne a conoscenza? In relazione ai beni pignorati da Intese e alla  susseguente opposizione del comune che tempi si prevedono per tornare in possesso dei suddetti beni?”.

Le ha risposto direttamente il sindaco Michela Palestra confermando quanto già pubblicato sui giornali, ossia  la partecipazione dell’amministrazione all’assemblea di Facs dove ne ha contestato le mosse, i controlli sui titoli di proprietà dei beni pignorati da Intese, la verifica del comportamento degli organi di Facs a seguito del pignoramento, l’aver proceduto a un nuovo inventario dei beni del centro sportivo, l’aver richiesto a Facs lo spostamento della sede legale e  l’aver incaricato un legale per proporre opposizione di terzo al pignoramento. Opposizione che però sta scontando  il problema del trasferimento del Tribunale di Rho e che quindi sarebbe al momento bloccato per una questione di attribuzione di competenza. Oltre all’aver chiesto l’intervento della Provincia, il sindaco ha informato della notifica al Comune da parte del presidente Stefano Carli e del consigliere Manuel Foglio di un loro ricorso al Tar della Lombardia al fine di ottenere l’accertamento dell’obbligo dell’Amministrazione comunale a provvedere  in merito alle dimissioni da loro formulate. “L’Amministrazione – ha dichiarato Palestra –  provvederà ad attivare le opportune difese”. Sulla situazione economico patrimoniale di Facs, la giunta avrebbe richiesto a settembre una relazione dettagliata a fondazione la cui risposta pervenuta, a detta del sindaco, non integrerebbe in alcun modo le informazioni già note.

Insoddisfatta della risposta Antimiani che non ha capito quale impedimento incontri il Comune a nominare un nuovo presidente di Facs al fine poi di estinguere e liquidare fondazione. “Rischiamo di protrarre i tempi delle cause in corso – ha rimarcato – in maniera indefinita e di pagare spese legali ai legali per decine di migliaia di euro”.

Bettinardi ha chiesto chiarimenti sui difficili rapporti tra Comune e Facs “appresi dalla stampa” e ha chiesto l’istituzione di un tavolo di  lavoro tra sindaco, assessore allo sport, presidente di Facs, capigruppo e legali. Gli ha risposto Tellini concedendo il tavolo, ma con esclusione di Facs ritenuta ‘controparte’ e, per il resto,  ripetendo quanto già reso noto attraverso il Notiziario il 6 settembre scorso. Come Antimiani, anche Bettinardi si è dichiarato non soddisfatto dalle risposte perché a suo dire fanno scaturire ulteriori dubbi e domande. “Se mancava il  numero legale – ha domandato – perché si è continuato con la discussione invece di procedere a una nuova convocazione data l’urgenza degli avvenimenti? Mentre non comprendiamo perché non si ritenga utile il coinvolgimento di fondazione. È inutile ricordarvi cosa rappresenta attualmente e giuridicamente Facs e il ruolo dell’amministrazione  quale socio fondatore dell’ente”.

Ombretta T. Rinieri

Il Notiziario – 4 ottobre 2013 – pag. 64