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Augurusa: “La vicenda è molto complicata”

Giuseppe Augurusa, presentazione ufficialeARESE – “Con lo scioglimento della convenzione il comune non c’entra più nulla con la fondazione Facs –  è la posizione dell’assessore alle partecipate e controllate Giuseppe Augurusa – perché fondazione non è assimilabile a nessun’altra partecipata. Non è Gesem, non è la casa di riposo dove vi è un capitale sociale. In Facs l’amministrazione non ha partecipazioni azionarie. Vi è una quantità di soldi pubblici messi lì inizialmente per attivare la fondazione  e poi, nel corso di questi anni,  per compensarne la difficoltà di gestione del centro sportivo. L’obiezione che fondazione non avesse soldi per opporsi al decreto ingiuntivo non risolve nulla, perché la sua  mancata opposizione  ha determinato un titolo esecutivo per Intese”.

Se il comune non intende più partecipare a Facs perché non ne ratifica lo scioglimento?

“La fondazione – risponde l’assessore – in queste condizioni può essere sciolta soltanto dalla Provincia di Milano, questo vorrei che fosse chiaro. Noi non abbiamo l’autorizzazione a porre in liquidazione”.

E perciò se la Provincia non scioglie fondazione anche il comune non si può sottrarre da quanto accade in fondazione…

“Noi siamo partner – insiste Augurusa – nella determinazione della costituzione di Facs. La distinzione tra fondazione e società è fondamentale”.

Quindi il  comune è uscito da fondazione?

“Non si entra e non si esce da una cosa di cui non si è formalmente soci – asserisce Augurusa – Un socio esce,  uno che partecipa a una fondazione stanzia del denaro a fondo perduto. Di conseguenza non è né dentro né fuori”.

In Facs chi risponde per i debiti verso terzi?

“Questo è il problema vero – dice Augurusa – probabilmente alla fine non pagherà nessuno, perché i crediti non saranno esigibili in quanto fondazione è una scatola vuota. Purtroppo la vicenda è molto complicata anche dal punto di vista giuridico. L’amministrazione comunale non è un socio di fatto e non è un socio di diritto”.

Chi è il soggetto giuridico di fondazione?

“Il presidente di Facs, Stefano Carli, che è l’unico con potere di firma”.

La Corte dei Conti potrebbe anche intervenire visto che il Comune  ha stanziato del denaro che è finito a fondo perduto?

 “La Corte dei Conti  potrebbe ovviamente intervenire di fronte a una denuncia – considera l’assessore alle partecipate e controllare –  dovendo però dimostrare qual è il danno erariale vero. Ma in questo caso il danno erariale non vi è per fondazione. Semmai nasce con la concessione del centro sportivo a Intese che non è in grado di gestirlo. Di questo ne rispondono, come ho detto più volte nelle mie due campagne elettorali, gli amministratori”.

O.T.R.

versione completa dell’articolo pubblicato su “Il Notiziario” del 2 agosto 2013 – pag. 57